:: Accio e Sara Cardellino: Di Karoline Knabberchen ad Ardez valgan anche gli scherzi. Agosto 2022 con David Pohle.


Karoline Knabberchen a Guarda, estate 1982
Foto Fabio Nardi con teleobiettivo






Accio e Sara Cardellino

DI KAROLINE KNABBERCHEN AD ARDEZ VALGAN ANCHE GLI SCHERZI.
AGOSTO 2022 CON DAVID POHLE.











 

 

Qui in Engadina, ad Ardez, nei luoghi di Karoline Knabberchen (1959-1984) - non a Guarda dove ebbe casa dove vivono suoi parenti, i genitori sono morti da tempo, dove non sei voluto tornare - vedendo qualche fotogramma superstite delle tante foto distrutte dalla madre dopo la morte, che tu Claudio/Fabio mi riveli, con Karoline che ride allegra, trova conferma quanto ho intuito: il legame di lei con il fidanzato si basava, prima dell’esito tragico dell’agosto all’isola Austvågøy delle Lofoten, molto anche sul divertimento: sulla gioia sulla spensieratezza.

Posso immaginare, per mia stessa esperienza, la battuta improvvisa pisana, giochi parole, buffonerie, recite episodiche, imitazioni, che donavano a Karoline la risata cristallina, sia che fosse come lì in foto, a Guarda, sia che viaggiaste in Europa, sia che foste in barca sul mare pisano.

Così a questa lontana esplosione d’allegria, alla poetessa e filosofa col vestitino rosso sul biondo, che nessuno conosce nei suoi fulminanti frammenti di pensosità né nei versi che scrisse, accosto un musicista poco ricordato, di gran valore nell’epoca barocca: con capacità espressiva originale. Come la coppia Karoline con Fabio produsse grande varietà di segni e immagini, così DAVID POHLE, nato nel 1624 a Marienber, scrisse sonate e brani vocali sacri. Non è il riso qualcosa che attiene alla divinità? Anche se di Cristo nei Vangeli non si conosce risata?!

Pohle probabilmente studio con Heinrich Schütz a Dresda. Dal 1650 al 1652 fu strumentista a Kassel. Iniziava la sua erranza, vita d’arte errante. Non lo fu anche quella di Karoline Knabberchen e Fabio Nardi?! Intanto approntava conquiste musicali nella società del tempo. Nel 1653 fu alla corte di Gottorf in Schleswig-Holstein; poi primo violino presso la corte di Magdebourg poi Maestro di cappella a Halle, Weissenfels, Zeitz e Merseburg, dove muore nel 1625.

In Pohle sono esaltanti il gioco dei contrasti e chiaroscuri tipicamente barocchi: densa scrittura mai pesante. Non era denso quanto scrisse KK non era tutto necessario si tenesse in quella forma? Sì! Perché KK ebbe padronanza retorica varietà e intensità di linguaggio accostando prosa diario filosofia versi. Ed era così giovane! Esattamente quanto compie Phole nelle sonate. Innovatore con spregiudicata tensione nel derivare idiomi strumentali e vocali da mottetti madrigali danze fughe. Sicuramente ci saranno state esplosioni improvvise di risate e gioie eseguendo musica o riponendo strumenti. Esattamente come Karoline Knabberchen che ideava contrasti e accostamenti inusuali nella lingua madre e poi in quella, padroneggiata stupendamente, italiana.

Sia questo riso, sgranante l’immagine, eco che torni a tenerci uniti: noi tre, anzi noi quattro! Karoline Sara Claudio Fabio!