:: Il Mondo come volontà del Cardellino con Accio rappresentazione. 8 marzo 2019 a Venezia



CDS: "Sara Cardellino nell'8 Marzo 2019 a Venezia"





 IL MONDO COME VOLONTÀ DEL CARDELLINO CON ACCIO RAPPRESENTAZIONE

8 Marzo 2019 a Venezia

 

-Accio, cosa m’inventi per l’8 Marzo qui a Venezia…

-Te chiedi, e io ci aggeggio quarcosa.

-Penso a un insieme che sia ritratto di noi due, sol per me che mi faccia sentir regina e tu un re. Come in una novella. Però con filosofia allegra a incorniciarci con un linguaggio che possono intendere anche i pescatori di orate a Vecchiano o i gondolieri. Che pure hanno begli amori…

-Il ritratto ce l’ho già nelle mani a vedetti con il taglio dei capelli scalati, i colori pure: nero crine rosso labbra giallo verde mimosa…

-… e poi Accio?

- Oimmena… con i tuoi poi e poi… poi ci metto in vernaholo la filosofia di Arthur Schopenhauer, che per l’occasione diventa Scioppenhauer..

-Cribbio!... son proprio curiosa di scoprire cosa ne vien fuori…

-Ecco… lasciami pitturà e scrive… e se ne hai voglia… prepara, Sara, cibo e vino per la bestia al lavoro… bastano due ova fritte con una fetta di prociutto sopra… sei ‘apace di falle! … che ne ‘onsumo d’energie, non so se mi spiego, nelle mi’ ore veneziane…

-Mona!… se quanto m’aspetto lo realizzi… ti porto in una trattoria fenomenale a pranzo e a cena… e le uova fritte si mangeranno nel capanno a Marina di Vecchiano…

-Perfetto, amor mio mimosa, ora invento ogni ‘osa… e poi si va fòri ad accudì l’appetito…

 




 

Accio e Cardellino

SCIOPPENHAUER

IN VERNACOLO PISANO FILOSOFIA ALLA MANO


 

1

ESTETIAMENTE M’EMOZIONO PARECCHIO

Lo disse Aristotile logie chele, lo ribadisce Scioppenhauer, corpo e lische e vele (frullante verso il nulla che ti bolla e brulla) che la percezione der bello non necessita d’eduazione estetia perfetta né d’una ‘orporatura di ciocca benedetta. Gliè un fatto naturale in sintonia con l’esistenza der nostro ‘orpo.

S’io, Accio, sono a treppià le zolle del Campo della Barra, se ner naso, come fossi un bracco, m’ariva la percezione der profumo di gelsomino essa nun gliè ir prodotto d’un tipo d’apprendimento. Non so se mi spiego, Sara ‘ardellino. Alcun manuale o libro con l’ale di quarche saggezza spropositata, nessuna scuola o ancor più in là… università… ce lo po’ insegna. Tutto sta nella predisposizione delle froge der mi naso, insumma a vive ‘esto tipo d’emozione.

“La nozione del bello”, stabilì il cranio der mundo cumme volontà e rappresentazione, “non può acquistarsi puramente a posteriori e per via della sola esperienza: è sempre, almeno in parte, una nozione a priori”

Traduo ir tutto di Scioppenhauer, scrivendo che rappresenta una di elle emozioni basilari (per me coglie l’atteggiamento der tu’ viso, Sara, il tono della tu’ voce, anche quando sei severa con me) e ciò va a ‘orredo del rapporto cor mondo, con te, con gli altri. Se tiri le somme ciò signifia che ciò è fondamento della nostra ‘ondizione di soggetti nell’umano. Anco ner passato più lontano l’homini e le femmine n’eran provvisti seondo Shoppenhauer. L’emozione data dalla bellezza nun è variata e rende la vita meno grezza ci sia cardo in cielo o brezza. Son ‘ambiati i modi di mostralla e di falla vedé.

Scioppenhauer si riollega a un collega, appunto ir Kant delle “Osservazioni sur sentimento der bello e der sublime” per enuncià che l’emozione estetia della Bellezza ci lavora da sempre ‘orpo e sentimenti. Tutti sanno distingue i neri e bianchi denti.

La fisiologia cerebrale nun esisteva ai tempi der Kant passeggiante come un orologio preciso viandante ma oggi un poinino possiamo diccelo che l’emozione della bellezza transita ne’ circuiti der cervello dalla ‘ulla in avanti.

Trasmettitori attivi ar tempo de’ mi’ parenti etruschi e de’ tu antenati gondolieri nati. Dammi retta Cardellina... Scioppenhauer c’illumina mattina e marina.

I neuroni rendon l’homini meno ‘oglioni. Passa da lì la percezione der bello. Scoperta parecchio ‘omunista e cristiana seondo me. Bel privilegio della nostra specie anco senza diventà fissati negli studi nelle umane lettere.


 



 

2

AMORE CARBURA DELLA BELLEZZA IR MOTORE

L’amore carbura motoristicamente la bellezza. L’affermò pure Maiakoschi con Lili Brick per spiagge e boschi. L’amore ti marchia, ti bolla, ti segna, e anco t’impregna, di bellezza: lo fa con la gente con le ‘ose con ogni ente caramellandolo fondente. Sorridi Cardellino con questo me filosofo divulgatore vicino del prode Arturo perché son grande e piccino di siuro puro!

Vaggo avanti.

L’amore punta sul suo soggetto d’amore un’energia ‘osmia più forte di quarsiasi firm sullo schermo, in moto o da fermo. Pratone ispirò appunto Scioppenhauer.

L’amore t’accellera energia su ogni via facendoti transità in ogni ‘osa dell’universo esprimendosi in doppia forma: come forza naturale sollecitante ir simile a unissi al suo simile, io te Sara siamo simili ma anche opposti e a quanto pare l’innesto l’incastro l’unione funziona a meraviglia perché chi anche si separa, cumme nui, letia poi si ripiglia, amor grando e vecio tien forte il brando e brilla; come tensione dell’anima nostra vostra d’essi (se non son fessi) verso la realizzazione.

Nella tua persona, Cardellina, uccellina amata, questi due momenti in me si fondon e a vorte mi debordano in magma. Da una parte in te rionosco un complemento-completamento di me stesso, e poi qualità che superano le mie. E ci vor poo potresti dimmi. Ma lo rionosco anche senza che tu me lo dia, perché son stilnovista e ti scelgo guida, perché li miei pensier rendi da ferro in oro come una regina Mida. Poi in te ‘olgo, ‘oglio, e ciò accade per ogni amante sulla tera, quarcosa che mi fa diventà me stesso ar meglio sempre pimpante e non lesso.

E confido sia per sempre, perché l’amore che scade come il latte non è adatto a me né a te. E poi Scioppenhauer afferma che nell’amore assoluto, che non ha bisogno di cultura a cui chieder aiuto (riguarda tutti anche chi à ir diploma di quinta elementare come mi-mà la Nada con Lalo), non vale passato presente futuro, la coppia d’amanti vive il lato in luce non lo scuro. Non ci vòle calcolo, razionalità, troppo ragionamento, tutto con naturalità va verso il suo compimento-completamento.

La bellezza nasce dall’incrocio sopra riordato: come in un’illuminazione di fari accesi notte e giorno accelleriamo nella felicità. Tutto diventa bello e flusso desiderante. Da volé andà sempre più avante. Rivelazione torsione sciolta frizione curva senza moderazione. Oggetti paesaggio cielo mare Pisa e Lucca e Venezia e la Marina di Vecchiano e il Lido son quelli che son sempre stati ma siamo noi, io e te, Accio e Cardellino, che cambiamo la realtà, e la viviamo, semplicemente, bella, a noi adatta, andando, pascoleggiando, di fratta in fratta. Di onda in onda.