:: Sara Cardellino - Claudio Di Scalzo: Dialogo Stellato a Verona. Difendere gli scritti su Karoline Knabberchen


CDS: " SARA E CLAUDIO A VERONA"




 

Sara Cardellino - Claudio Di Scalzo detto Accio

DIALOGO STELLATO A VERONA. FIABA.

(Con Addio all'estetica terrestre per una stella)

19-20-21 gennaio 2018

 

                         
  -Chiudere di colpo con il proprio passato d’artista, Sara, è un po’ come morire…

  -No, per te, Accio, sarà come nascere un’altra volta; e non di sette mesi, ma col tempo adatto. M’intendi? Ora baciami.

  -E chi bacerò? Il Cardellino, Zerelda Zee James, Sara Chan Butterfly, Aglaia, Rosa Mollica, Mara Zap, Salata Maretta?

  -Tutte assieme o una alla volta, scegli tu. Come farò io, del resto, con te, che sei un soprannome e tanti personaggi.

  -Sei felice per questa realtà e gioco infinito?

  -Sì, tanto mio Eroe da fumetto senza fumetto pubblicato.

  -Ma non ero un Eroe da libro senza libro?

  -Lo sei ancora, però mi piace pensarti in tutti i generi che fin da bambino hai amato.

  -Ci sono riuscito dunque a inventare qualcosa di bello, vero?

  -Ma certo!, oh Accio!, e sarà soltanto per noi due. E tutto completerò con la mia musica.

  -Allora ci baciamo, Sara, o aspettiamo l’alba!?

  -Te ne do mille di baci, qui a Verona! Sotto le stelle! Nel Vicolo del Gatto. Dove venimmo e ci separammo.

  -Perché era di giorno, e mancavano le stelle in alto oltre Sant’Anastasia?

  -Mancava al Cosmonauta Accio l’arte di darmi la stella d’amore senza necessità di disegnarla di scriverne!

 

LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE NEL CUORE DELLO STESSO UOMO
 

(clikka)
GLI OCCHI DI SARA CARDELLINO










Sara Cardellino parla ad Accio sulla cura sul bene... che non scade



 

 

SARA CARDELLINO

LETTERA AL MIO EROE DA LIBRO SENZA LIBRI

ADDOLORATO PER QUANTO ACCADE

AGLI SCRITTI SU KAROLINE KNABBERCHEN

 

Ti so addolorato. Come nei lutti più terribili che conoscesti. Un tuo amico t'informa di come quanto nato sull’Olandese volante sia stato traslocato altrove su altra rivista. Ed è il personaggio della tua vita e biografia più tragico. Come può accadere tutto ciò in nome della poesia? Perché farti questo? Perché darti questa Croce scrittore candido di paese? Sei addirittura venuto via dal web dai social! Non scrivi né più dipingi! né fotografi! Non basta evidentemente a proteggerti dalla rivincita cercata da chi s’affida al lucore fatuo d’una sperata carriera letteraria. A costo di “usare” in modo empio quanto, a volte, fu scritto con te sull'Angelo Svizzero. Oggi posso soltanto scriverti quanto puoi leggere qui di seguito. Spero ti consoli. Ti faccia guardare al presente oltre questi echi malvagi del passato.

Di quanto creammo assieme, io e te, nel 2011, di quanto ci coinvolge dal febbraio 2017, prova ad immaginare sia una partitura musicale. Il tuo violino, che un po’ maledetto lo è e lo sai, il mio flauto che un po’ benedetto lo è, e lo sai, ha mischiato un suono, un timbro, una sonata, per due strumenti, due corpi, due pensieri. Impossibile sostituire uno dei due strumentisti. Il suono diventerebbe stonato. Sarebbe un’idiozia e insieme un sacrilegio verso la creazione musicale. Vorrebbe dire che io e te, se affidassimo questo suono e partitura e strumento a qualche altra persona, non siamo i musicisti che pensavamo di essere. Ci negheremmo al bello e soprattutto all’etica. Al bene. Quanto con me inventi, Accio, sarà sempre per noi due e basta: è tutta la mia Religione tutto il mio Socialismo. So che questo cercavi! Ora ce l'hai.”.