:: Claudio Di Scalzo detto Accio: Dichiarazione sul mio umorismo crudo accanto a Sara nel nudo. Con omaggio a Marcelle e Corbière.


Cardellino Marcelle puppe a pera belle vere in jeans Corbière a Genova
Foto Accio 






Claudio Di Scalzo detto Accio
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DICHIARAZIONE SUL MIO UMORISMO CRUDO ACCANTO A SARA NEL NUDO.

CON OMAGGIO A MARCELLE E CORBIÈRE.

 

Io sono un umorista nato e concretizzato che picchiando musata poi nel tragico ò dovuto darmi una sterzata. Tragico in amore e famigliare e comunistico sparpagliare. Però poi torno all’umorismo al riso al gioco che mi sembra sempre poco.

Con Sara Cardellino, quando la coppia sul tratto Venezia-Pisa ha suo scatto, ciò si evidenzia.

Gioisco a scoprire che mi ama perché un altro con cui ridere scherzare litigare giocare in amore, pure con me che per età prima o poi mi vo a sfracellà, non lo troverebbe manco dal Polo Nord al Polo Sud.

Godo a sapé ch’è per questo ch’è tornata nell’aprile 2017, prima d’ogni mio mestiere nelle arti, per gioà con me, nell’umorismo a Tressette. A scopa. Cala tu una carta io l’altra. Segno rosso segno nero. Colore. Re Regina Fante.

M’inorgoglisco a pensammi nipote di Palazzeschi sotto ai campestri freschi; di rinnovellare Tartarino di Tarascona con la mi’ bellona; altre volte Don Chisciotte sciagure a frotte; e poi il Barone di Münchhausen sparato sulla palla di cannone della finzione.

Mi garba vedella che ride e si trastulla. Anco se si gratta un sopracciglio. Inchiodo l’auto e la bacio con ardito cipiglio.

Quando poi mi fa narrà il mio sul webbe da 22 anni star, allora sì che ridiamo! Perché uno più grullo di me non si trova e insisto nella cova.

Anco la vicenda dell’Olandese Volante, al riso presta il fianco, con la pistolettata della Robert Ford il 9 gennaio 2017; anco vicissitudini delle riviste on line precedenti: da Tellus a Tellusfolio nel lazzo prendin volo e necessario scolo.

Son candido artista e appena la vedo nuda divento madido e mi getto ancor apripista. Ma se lei l’è di parere ‘ontrario diventa il K2 e non vo da nessuna parte e devo scalà la vetta dove m’aspetta lei a me stretta.

Stamani in rima a dir la verità fo prima.

-Accio perlomeno un frammento, per rivelar il mio ad amarti tormento, me lo scrivi a conclusione di tutto questo motteggiare?

“La strinsi come fosse un cilicio. Mi baciò l’ombelico dicendomi: “Micio micio! Sei proprio figo! Dispettoso dammi il coso!” Ogni mia scelta di penitenza finiva in orgasmica vicenda.