:: Accio e Sara Cardellino: Ricordi estivi a gennaio con manga e tubino nero e capanno. Kitakami-Bocca di Serchio |
Accio e Sara Cardellino
ELOGIO DEL CAPANNO DI ACCIO E CARDELLINO
Questa massima proverbiale l’ò intesa dar mi’ babbo Lalo. E da artri pescatori a Bocca di Serchio e Marina di Vecchiano. Fin da piccino. In sostanza se t’inventi ir tu’ ‘apanno per te e per chi ti garba devi esse adatto a difendine la transitoria presenza nei mesi estivi perché poi burrasche e libeccio in autunno e inverno lo sfanno. Difende da ‘osa? Se ci dormi la notte, come facciamo io e Sara Cardellino, devi sapetti difende dalle bestie: cinghiali volpi ‘ani randagi. E per questo tengo ir bambù di ‘anna soda per usallo accosto ar buio. E per bestie d’homini? se 'apitassero!… ò le mani ir bambù e la baionetta der mi’ nonno Vittorio che se la portò con sé tornando dal Carso dov’era ito in guerra parecchio ardito. Insomma per ferì la mi' Cardellina e me... devino avé la pistola. Sennò li smuso li scianguino un fottio! Il flauto di Sara, perché pensa sempre che glielo rubino, lo nascondo sulla prima rappa del pino più vicino. Ci monto sopra e la ‘ustodia la lego con lo scocce da carozziere. Lì è al siuro e ci tengo anco ir portafoglio di tutti e due. Perché quando sei in mare al largo con la barca e reti ir capanno nun gliè ‘ustodito. Anche se l’artri pescatori, con Pietrino, e quelli della banda di ‘acciatori di frodo “Bonaventura Durruti” mi ci danno un’occhiata. E anco ar flauto della bella moretta che l’à incantati parecchio col bikini col sòno e ir tubino nero.
IL CAPANNO INVERNALE FA RICORDARE QUANTO VALE (Marina di Vecchiano 20 gennaio 2019) -Lo ricostruirai il nostro capanno Accio a maggio? Per l’estate? -Lo farò più bello!, e tu qui verrai, ancora, come l’estate scorsa, col tubino nero lo scialletto di seta rosso,… Sara Chan Butterfly. E sarò il tuo ufficiale Pinkerton che pesca per la cena branzini. Cantando melodie di Puccini… -Sarai fucilato dai miei fischi… mentre luccican le stelle… sopporto Pinkerton a “sbuzzare” col pugnale il pesce… ma non te Cavaradossi che m’uccidi nei timpani “il sogno d’amore”… -Vieni qui dispettosa!… possibile che peggio del libeccio pieghi il mio entusiasmo pucciniano?...
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