:: CDS: Autoscatto color bel tratto di Sara Murray nel 2009 col vampiro prime prove


Autoscatto AIFONNE della più vampira delle donne
molto meglio dell’eros metafisico di John Donne
 Giugno 2009, Venezia





Claudio Di Scalzo

AUTOSCATTO COLOR BEL TRATTO DI SARA MURRAY NEL 2009 COL VAMPIRO PRIME PROVE.
PRESENZA VENEZIANA DI MARTIN HEIDEGGER.
(DALL’ALBUM DEI RICORDI CHE NON SCORDI SE MORDI)

Fotografica alterità rima con transmodernità, mi dissi, vedendo l’autoscatto di Sara Murray. Come vampiro, uso alla notte, ancora pensai: seno e collo dopo mezzanotte me lo ciuccio. E la virtualità, proseguendo nella mia filosofia in rima, rimuginai non può sostituire la realtà.

A quel punto diventai vampiro manualisticamente filosofo, ricordai Martin Heidegger nella conferenza del 1950 “La cosa”, dove armeggiava sulla distanza e vicinanza mutata dalla tecnica con le sue velocità. E siccome come personaggio, pure come pseudoautore, provo gioia feroce a ficcare il filosofo della Selva Nera, l’ultimo, quello che mi garba e capisco meglio, in incredibili presenze da romanzo avventuroso e sensuale: seppi, dal piccoletto, che la fotografia la tecnica che la presiede mutava il rapporto di vicinanza con il seno dell’amata da vampirizzare nel giugno 2009 che giungeva. A quel punto col buio fitto però venne la pràxis e di me, di Sara, esseri nel tempo mutante duemila, poco m’interessò. Venezia che fosse reale o decadente non valeva: contava il dente e il seno.