:: Sara Esserino: SMS ad Accio. À rebours. 2011/2009


Sara Esserino - 2009





Sara Esserino

 SMS AD ACCIO

À REBOURS. 2011/2009

 

 

I miei sms scritti affidati a Sara Esserino sono andati perduti. I suoi, alcuni, si sono salvati dai miei cambi di cellulare. I disegni ad essi collegati chiamati ironicamente “SMS, SENZA MINIMA SOSTANZA, sottintesa estetica in astrazione, tento di recuperarli.

 




Ricezione - 21:52:36/27-7-2010

Claudio, tra il bianco e il nero in me doloroso gioco di scambio senza sosta, ascolto Vivaldi Concerto “La notte”. Note aspre degli archi, gioia disperata del flauto. Nella trama si nasconde sempre qualche estrema dolcezza. Tua Sara

 

chi appartenne al flauto traverso

tu che appartenesti alla spiga del grano

ansa inumidita del canneto

giallo meridiano del campo

ci alita molli pensieri: premendo.

 

 



Ricezione -15:09:07 /26.7.2010

 

Claudio, le metamorfosi di Accio sono difficili da ignorarsi. Anche se incombe la classicità a soffocare. Altrettanto difficile che L'esserino-Sara consideri di infilarle nel cassetto del nulla. L’unica cosa che posso fare, io Esserino, è scrollarmi questa cenere  di dosso, ché mi sembra d’essere già spenta ed è estate! Tua Sara  (Per Sara e Accio, nella crisi che incombeva fra noi, scrissi la "Compagnia della Metamorfosi". NdC)

 

 



 

11 luglio 2010
 

Ti abbraccio dalle lenzuola verde acqua. FP (Formica Puma)

 

torsione dell’acqua mulinello

piegarsi e serbare bolla aria parola

svanente sull’istupidita sassaia

 

 

                                                                                                                                                                     

 

Io soffoco il pensiero
 lo ammazzo appena nato
poi come cane annuso l’aria
 perché non resti odore
o rimpianto di profumi 

 

Ora ricezione: 21:35:31/12-7-2010

 

 

 

Claudio, Formica-Puma semidistrutta dopo il concerto, ma abbastanza soddisfatta, poi, di quanto scritto in fuga dall’ironia malaticcia. Ti mando la buonanotte dalla stanza per fortuna fresca. Dove ci amiamo dove non sono mai stanca come dopo aver suonato Bach e stu sei sopra me AH! Ecco la nuova poesiola… Tua Sara  (12-7-2010)

 

orlo ingocciato della camicia

in onde e forre mute – rete

per occhio solo sonoro la cattura

per solo orecchio da te baciato.

succhiami come agrume

lenzuola spume!

 

 

 

Indomito etrusco!, la Pumina-piumino* è KO, ma si riprenderà. Le alucce e Accioanfibio tra mare e terra e aria mi ridanno respiro e sorriso. T’abbraccio stretta. tfp (tua formica puma) – Tua Sara Tua

(*Riferimento ad un gioco fotografico sul piumino gote di Sara trucchi al suo nomignolo Formica Puma. NdC)

 

falena profezia nel primo giugno

con zefiri – implora aria la camera

prega acqua la vigna : giuntura vera

degli amanti. Gesto mordace suono di vespe

abitudine al piacere

sul vuoto distratto.

oltre mi portasti un tratto…

prosegui ancora ancora ancora:

con me anco se m’arresto raspo

son tuo godurioso graspo!

 

11-7-2010

 



 

Claudio, ho passato giorni pesanti con gambe di pietra. Ieri dopo le prove per Telemann, quasi tutto il giorno a letto. Il barocco dà alle cosce stocco? Faresti una battuta simile fossi qui?! Il caldo è sempre più perfido. La pinetina ove sei in foto giunta stamani però mi ha rinfrescata e le alucce intenerita. T’abbraccio dalla terrazza ventosa sulla Laguna che non par vera. Tua Formica pochissima Puma.

 

procedo nel sogno

senza freni ti agogno

smuovo facile rima

come unghie che crettano

l’incavo al sasso al prune fiorito

scheggiandosi.

 

11-7-2010

 

 

 

Accio, come sono felice di saperti finalmente di fronte al mare! Sono tornata tardi, cena frugale lontanissima dal cacciucco dalle pappardelle dal pesce fritto che peschi che abbiamo gustato assieme. Ho sistemato gli spartiti per domani. Sono stanca. Spero di vedere anch’io, almeno nei sogni, acqua e pineta ove sei e arrivare lì al più presto.

A domani dalla Formica-Puma che ha già indossato le alucce salvagente perché vuole andare al largo. Tua

 

al chiaro lagunare termina coda

furente l’assolo che somiglia all’osso

di qualche persa partitura. anonima.

ciglia che pesano figliano papaveri.

presto mi addormento. In solo nodo

in te.
 

9.7.2010

 

 

 

Formica Puma segue dal satellite delle sue vibrisse il cammino di Accio, nella casa sul mare a Marina di Vecchiano nel capanno che edifica per me sulla spiaggia. T’abbraccio stretta come saetta o hai paura ti fulmini?

 

chi appartiene alla laguna

sul molo che fu di Vivaldi

sporge il tempo dell’amore

nella stagione che più gli aggrada.

il minimo raggio estivo ciò esaudisce.
 

9.7.2010

 

 

 

Claudio, è di nuovo tardi. Ho avuto discussioni varie con i miei genitori, anche se per fortuna non drammatiche come l’altrieri. Ho letto le foto praghesi e con me pure Mara Zap. Dice che della sua città ben pochi sono stati tanto poeti come il Golem. E anch’io lo penso: tre pietre preziose con aggiunta del Gatto Infelix ahimè! T’abbraccio Tuo piumino assopita. Ancora in grado di versi stupidini.

 

volano verso me

assopita nell’allegro con brio

barocco storie di aria mossa

compiaciute m’invitano

al rococò. ubbidirò.

nel chiarore acquoreo

notturno. che sia il mio turno?

se vado a Praga anch’io? lì tutto mio!
 

Ora ricezione 23:27:17/3-7-2010

 

 

 

Claudio! Non adirarti! Il mio sms è stato scritto subito dopo la caduta della linea causa fine credito! Per “terminare” intendevo il finire della telefonata, interrotta sulle risate e il pelouche! Un verbo in –are? Ce ne sono un’infinità! Saltellare, suonare, respirare, sussurrare, cucinare, truccare, sonnecchiare… Sono mille! Intanto cambio firma cambiato tempo e luci: tpm (tuo piumino nel mattino).

 

gomiti sul davanzale

mordersi pungersi strapparsi

nel vano semplice respiro.

addirizza il tiro

mio fuciliere sul da farsi

non ferirmi l’ale!

 

Ora ricezione: 7:45:51/1-7-2010

 

 

 

Adatta pausa, ma sarebbe pure adatto addio??, terminare così, con le risate con l’orsetto macchiato che mi hai spedito dipinto a giro stretto spelacchiato… T’abbraccio sorrido nel buio. Tua sara sminuscola

 

nella brace della favola pelouche

nessuno si brucia né si scotta

nel tempo di raccontarla con sms

nel tempo di decifrarla con ssstts:

il Ti Amo attorniato da moscerini.

che neppure loro si scottano.

custodisco nel sonno che viene

stagione azzardosa del bene.

 

Ora Ricezione: 22:21:37/30.6.2010

 

 

 

Claudio, vedo il tuo studio vecchianese nel cascinale di tua madre. Mi racconti che sopra questo primo piano mai terminato con infissi e pavimenti adatti ci sono le “misteriose” da fiaba soffitte. Lì non son mai stata. Sol nella casa al mare e nel capanno a Bocca di Serchio. Adesso un’algida come L'Esserino si emoziona. Tanto. Tua

 

(Sulla fotografia dell’atelier d’Accio)

quanto più affascina rivelazione

lucente degli interni di chi ami

quanto più vorresti lì contar passi

nella penombra da amanti.

 

O. R. 13:10:13/19.6.2010

 

 

Claudio! Sto andando, venendo sa Venezia, alle prove per il concerto della settimana prossima. È in una chiesa fuori Padova. Che temo con un’acustica da brivido. Dal finestrino vedo la linea dei colli e un sole quasi carminio… Sara in trasferta padovana.

 

mi nasce nel sangue musicale giugno

allegria di foglie in salute

nidifica tra i seni la rondine

gufo stanchezza tenta

di rubarmi gli occhi.

nel giorno però niente può

se con pensier a te mi do.

 

OR: 19:49:34/4-6-2010

 

 

°°°

 

Claudio, Claudio! Questa sera sono fuori con con due amiche per un aperitivo… sono sempre veneziana mascherina gaudente libagioni in fondo! Ti chiamo quando torno. Tua Sara Esserino sotto i portici tra l’ambra e il marmo.

 

 

divampa arabesco della strumentista

sconfitta ogni posa trista

ghirigori di saporiti drink

mi vedessi meriterei cento click!

baci rilucenti ori. Ti aspetto.

 

(Ricorda che sono corteggiatissima al tavolinetto nella Serenissima)

 

 

OR 19:24:29/3-6-2010

 

 

°°°

 

Claudio, buonanotte. A te, al Golem (in Praga) e allo scimmiotto in Vecchiano lato mare). Sara Esserino con finestra aperta sul giardino e refoli di vento che intonano ninne nanne. Verona ha di queste sorprese per l’interprete di musica da camera.

 

OR 22:57:45

 

scatto leggero della nuvola

nella Praga pensata Vecchiano

eco insistente della sera

sembra cicatrice la mia grafia

se sorrido nascosta lacrima

 

30-5-2010

 

 

°°°

 

Claudio, ho letto tutto, ogni riga. Ho sistemato dividendolo in lasse la confessione diario scritta a due mani sulle nostre “malattie comuni”. Mi fa un certo non so che di alto turbamento nel chiederti di leggerlo e di conservarlo solo nella memoria cancellandolo nel file.

Questa notte è stata orribile. Mia mamma voleva portarmi in ospedale. Ma ora sto meglio. Almeno fino al prossimo antinfiammatorio. Le poesie che ci scambiamo sulle maschere mi hanno aiutato, al risveglio. Ti tendo la mano: sorrido per come la baci preoccupato e irriverente Arlecchino verso la tua Pierrot-Sara.

 

Arlecchino nella spirale dell’orecchio

Pierrot racconta il cielo verde di Venezia

che dipinse Giorgione e nel diorama

del paesaggio racconta come nasce il nome

comune. Senza sapere a cosa serve.

Saran lampi o sereno? Chi può dirlo?

Se il palco è quello della commedia.

 

 

OR: 7:51:29/27-5-2010

 

 

°°°

 

Raggio e non saggio. Ovviamente. Simbolico anche questo? Vero Accio scarso scalzo decifratore di sms di Sara!

 

Tra muschi e licheni del cervello d’Arlecchino

Risaltava l’incarnato della sua Pierrot ironica.

 

 

 

OR 19:6:29/23-5-2010

 

 

°°°

 

 

Un po’ troppo tenebroso il rapidissimo saluto. Sibillino. “Nelle vene accaldate dell’amante trama ordito di neve”. Suvvia Accio. È troppo per questo cielo nel maggio. Avrei voluto su questo verso diario freccia con un saggio estesissimo riprendendo i miei amati e scafati latino in epoca imperiale, ma non ci sono riuscita. Me la cavo ricorrendo al bestiario che vale per nostro amoroso corrusco diario. Oh Accio se ti conosco!!

 

corre sull’avambraccio

tarantola precipite finta febbre.

cielo bizantino di Venezia

la rende sua spezia. Se lo sapesse

chissà cosa l’amante direbbe. In sms.

 

OR: 19:04:45/23-5-2010

 

 

°°°

 

 

Claudio, in quel luogo dove vive il liutaio - oh che bel guaio! - non prendeva nessun cellulare. Ora sto vagando per i Berici e non ho mangiato niente! Neanche un pisello. Cribbio che principessa! Spero di ritrovare la strada: Appena a casa leggo il file che mi hai spedito coloratissimo. Sara Esserino senza bussola. Ma con esatti capovolti richiami ariosteschi.

 

nel quieto bagliore dei gerani

la parola nel cellulare tace

la parola poetica si smarrisce

stringo nei palmi il messaggio

dell’Orlando Furioso verso me

pastorella che in scoperta grotta

saprebbe calmarlo fosse qui.

 

 

OR 22:39:27/22-5-2010

 

 

°°°

 

 

Claudio, sono in macchina con i miei. Appena arriviamo in questo posto dimenticato da Dio dove mia madre s’intestardisce a dare lezioni di canto, Ti chiamo. Il sole è inspiegabilmente dorato sulla campagna. Il tuo in bocca al lupo è quanto mai necessario. Sara prigioniera tra madre e padre pallosissimi!

 

richiesta pressante all’Olimpo

verso dei muse eroi da Sara flautista

fate che questo giorno di maggio

non diventi per me spinoso assaggio!

Ore e ore e ore in grafia da raccontar trista.

(A Claudio che non capisce a cosa son sottoposta!)

 

OR 18:31:22/22-5-2010

 

 

°°°

 

Claudio zucca, Tua zucchina è appena rincasata. E pur nel silenzio riesce a sussurrare gli abbracci e trifolarle labbra e orecchio. A domani, arrivo, ti cucino a Viareggio. Di più non veggo né leggo.

 

Giardino fiorito di genziane

Nella citta di marzapane

Sarà tua dall’alba al dimane.

Ti basta ingordo?!

 

00:30:11/17-5-2010

 

 

°°°

 

 

Claudio! Sono determinata Formica Puma al filo del telefono mentre il tuo suona: tu tu tttuu. Invece son sol io. Dove ti sei ficcato. Mi stai tradendo?

Sto sotto un arcobaleno flebile lungo l’autostrada. Tra poco incontrerò un brutto temporale, ma a Padova c’è il sole. E un arrivo in notte serena rincuora l’interprete per domani. Spero che nel materno ostell ci sia luce. Anche sottotetto. Tua Sara verso il TUuuu Tu assente.

 

Tenace come acquaforte ti cerco

Nel labirinto vegetale e animale

Della gelosia. Che t’incida

Memoria mia abbarbicata

Desiderante. Vuoi rendermi

Post-amante? Se l’erba attira

Pioggia tu gallo io chioccia.

 

Dai Accio Chiamami. Ridi.

Ci stiamo per caso rovinando?

 

 

Ora ricezione: 17:51:03/14-5-2010

 

 

°°°

 

 

Tornata tardissimo a Venezia. Ho appena finito di mangiare. Quando finisce la partita? Dove tu sei cattivo e io buona?

 

nel ventaglio opalino della Salute

chiedo come conchiglia d’esser schiusa

in scontrosa giovinezza barocca

porgo, lo senti con che facilità? Mia bocca.

 

 

OR:21:28:05/28-4-2010

 

 

°°°

 

 

Chiamo verso le 23.30. Sui bigoli che ti cucini, per rammentarmi?, sarò comprensiva. Sara - Tua pinola

 

 

Distinguo al buio calici di gigli

Chiudersi fragili e biancazzurri

Negli ultimi fanali sull’imbracadero.

Da umorista torno in pista orfista?

Prendimi sul velluto pisano amante

A ritroso agnella negli sms belanti.

 

OR 20:31:04/25.4.2010

 

 

°°°

 

 

Eh, si, di notte tutto si veste di magia… Mara Zap aspetta trepida il Golem, ma non glielo dirà mai, perché è orgogliosa…

 

 

Nella Praga che abiteremo

Sempre orienterò tue mani

A mezzogiorno su di me. Come

Pazzi girasoli ci ameremo. Sotto

Un cielo di liquirizia o menta

Vivremo canicola leggeri.

Passione mai spenta Golem.

s’avventa se s’inventa.

 

OR 20:54:42/24-4-2010

 

 

°°°

 

 

Intendo bene, Claudio. Ma so anche che io Topino nel vicolo dei gatti è sempre in pericolo. Tanto più con un Gattaccio. Però è un pericolo che a volte vale mille tane sicure. Lo dicono pure le verduraie…

 

(a Verona stemmo assieme un giorno intero, poi litigando, Sara rientrò a Venezia. Il Vicolo del Gatto dietro Sant’Anastasia, fu nostro luogo amoroso con litigio. Prima della zuffa verbale davanti ad un negozio di verdura in dialetto veneto la proprietaria e la sua ragazza di bottega esclamarono: Ma che bella coppia… Io mi feci tradurre l’espressione. “Ma non sanno quanto peno per tenerla assieme”, ribadì Sara al mio pavoneggiarmi. ”Lo vedi!, Accio, lo scopri?... tu sei un Casanova impenitente… le attiri con una semplice espressione…” NdC)

 

Luce garrisce sull’ala del falco

al quale poco importa se la casa

  1. Lì non fa nido: di morale è privo.

 

OR: 18:34:38/24-4-2010

 

 

°°°

 

 

Claudio, gli appunti non li ho trovati. L’abbiamo lasciati sulla panchina. Qualcuno adesso colleziona i nostri versi. Non sei contento? Era bella la cravatta orrenda che indossavi e gli occhi teneri su di me. Sara Esserino

 

sole d’aprile affonda lancia

di miele fra labbra e guancia.

 

OR: 17:44:08/24-4-2010

 

 

°°°

 

Accio ho dimenticato il colore dei tulipani! Sia rosso, assolutamente rosso! Vivo e pieno, senza sfumature d’incertezza fra i petali. Per la radice è un altro discorso…Ma ora si può rimandare. Tua Sara

 

 

colleziono cenere appena

scordo il rosso della brace

nel camino; quanto ravvivi

il tulipano rosso lo spento

prato dall’inverno. pittura

la sillaba come compie

rima con me. nel tempo

d’illuderti di avermi

come musa che fa le fusa.

 

OR 14:23:42/16-4-2010

 

 

°°°

 

Dallo studiolo nella notte senza più raffiche e né scrosci. Camicia bianca nel buio . Chiudo gli occhi . Muta dietro le ciglia lunghe: “Io so”. 

 

Dalla finestra padovana la campagna.

scatta a salti sotto il filare dell’uva

sbadata lepre bufera incauta.

 

 

 

 

OR 21:53:35/11-4-2010

 

 

°°°

 

Claudio, sono in ospedale e non so quando tornerò. Ripenso alle tue parole di prima e fa meno freddo. Hai presente il vento minaccioso tra case dalle pareti colorate? Sono indifesa per troppo colore messo in Vivaldi. Stagione Inverno. In scemenze m’alterno. Perdonami. Sara t’abbraccia.

 

silente ricovero infiorato

dal turchese in mezzaluce

delle tende. Ospedale.

ho il cuore ad urna.

vi si macera concime e fiore.

 

OR: 22:02:16/15-2-2010

 

 

°°°

 

Claudio, mio papà mi regala “un orlo di Riviera”. Sul Brenta. Il sole mi accompagna e non posso rifiutare. Torno nel tardo pomeriggio. Tuo Esserino sempre caldino che si stringe a te.

 

sbiadito ghirigoro del sole.

la poiana proietta sul prato stento

nero accento rapinoso volo.

figlia con padre. Muro crepa lucertola.

L’edera argentata sconsiglia analogie.

 

 

OR: 15:43:14/14.2.2010

 

 

°°°

 

 

Claudio, sto tornando. Alti e bassi nei nervi nella postura da interprete di Bach; ma il battito resta caparbio. Aspettami come giovane vento capace di far girare il capo al fiorito perenne.

 

suono tra il salice e il pruno.

dove la primavera rischia di morire

nel sussurro inudibile. fidati di me

interprete di quanto sai solo fotografare.

 

OR 23:08:44/1-2-2010

 

°°°

 

Claudio, sono in ospedale con mia mamma, la sua solita crisi di panico parecchio teatrale, e ci resto sino alle nove. Non mi sento di lasciarla da sola con la zia ciarliera. Il cielo indaco oltre il vetro che scende sui colli, pare addolcire le ore. E l’attesa. Mi stringo a te. Sei uomo che nel pericolo c’è anche se stai a Pisa mentre ti scrivo. Domani ci sarai traversando l’Italia per raggiungermi. Riportarmi nell’ospitale casa di Venezia. Mia madre non deve sapere che ci sei. La zia ci protegge.

 

Scopro nel soprabito noci.

Sento che mi difendono dalle croci.

In eccesso in questo religioso spedale.

Conservo granello d’ironia. Meno male.

 

(Questi versicoli “garberanno” ad Accio)

 

OR17:23:08/31-1-2010

 

 

°°°

 

Claudio, l’Esserino affamato appena tornato dalle prove deve ancora esser cibato. Ti chiamo tra un’ora. Tua di nuovo sotto la neve.

 

sulla nevicata risplende mezzogiorno.

porto pallore di cammeo allo sposalizio

delle impronte verso le tue braccia.

A ritroso mi vendo simbolista.

 

 

OR: 21:12:56/26-1-2010

 

 

°°°

 

 

Claudio, sono ancora in macchina, di ritorno dall’ospedale. Posso richiamarla verso le dieci? Sua Virg

 

OR: 21:36:34

 

20-1-2010

 

°°°

 

Claudio, silenziata coi genitori in automobile, in viaggio verso Venezia. Appena libera ti richiamo. Tuo Esserino tra colli e campagne nel raggio freddo, oro inverno.

 

Ripenso al sole che batte sulla marina.

Farfallina da bassorilievo sai dirmi

Perché senza lui non vivo?

 

OR: 15:26:24/15-1-2010

 

 

°°°

 

Claudio, Claudio, prima ero in biblioteca, ora sto preparando la cena per il compleanno di papà. Altra sera senza la tua voce… Però mi consolo pensando alla Befana, che questa mattina, di fronte alle lettere, ci ha sposato. Lo ricordi? Stai attento al carbone, altrimenti!!! Tuo Esserino frangetta arruffata.

 

 

dove le ricorrenze si piegano sul petto

battito filiale diventa marzapane.

 

OR: 19:46:05/11-1-2010

 

 

°°°

 

Sara Esserino sventola il tuo fazzoletto dal cancello in fondo alla stradina lucchese. Sarò qui ad aspettarti, Amore, perché il fumetto di Formica Puma, di Sara Mollica e Marco Pachi, di Golem e Mara zap non lo troverai negli stand lucchesi. Non tardare salutati i maestri del fumetto. Torna presto dalla maestra musicista che sente freddo.

 

cadono foglie sul lento fluire

del Serchio. La statua senza mani del santo

(miracolo) sorregge l’ariosa trama dei rami.

sembra l’incipit d’una sceneggiatura fumetto

invece siamo io e te a passeggio nella campagna.

 

OR 13:26:20/29-10-2009

 

°°°

 

Suoneria squillante, non ho paura di far vibrare le corde tese che congiungono ricciolo  aponte. Lo senti il crescendo del mio canto per te, Amore, caldo fremere tra crini dell'archetto?

 

OR 7:58:36/19.8.2009

 

 

°°°

 

 

Terrazza notturna sulla pianura ricamo di luci pulsanti, immenso giardino di candele in respiro silenzioso. Amore mio, il vento gioca con la gonna che conosci. Poso le mani sulla ringhiera e penso alla perfezione dell'abbraccio. Delle bocche. Delle mani. E i sento, Claudio. Dappertutto. 

 

OR 20:56:57/15-8-2009

 

 

°°°

 

Apro gli occhi carezzati dal vento più lieve, quello che tu soffi per me, Amore. Mi accogli nel tuo giorno con voce profonda di dolcezze. E io corro a te, Amore. A perdifiato.

OR: 8:22:57/11-8-2009

 

 

°°°

 

Claudio, Claudio, non permettiamo che tecnologie malfunzionanti tolgano voce all’amore superlativo! t’aspetto

t’aspetto

t’aspetto.

Tua Sara Pane – Tuo dentino (sul glande malcapitato nel bacino).

 

OR 16.54:03/10-8-2009

 

 

°°°

 

Tramonto lento, quasi snervante, sui mattoni rossi tentata casa di fiabe. Scrivo sul vetro testo invisibile: tu solo puoi leggere, in segreto d'amore. 

OR: 21:57:37/26-7-2009

 

 

°°°

 

Mio amore, sto tornando dalla Riviera. Le ville sono dorate. Presto le guarderemo insieme. Questa sera più che mai mi concedo di sognarlo.

 

OR 18:35:23/15-7-2009

 

 

°°°

 

 

Inesauribili connubi di lettere!. Cosa dice di ToSca lo sai? Claudionero, guardo il segno che mi hai lasciato con il morso; lo bacio e lo ricambio con il mio incisivo scheggiato. Dolcemente, non temere la pulsante Sara Pane. Tua picciona in volo pindarico leggermente hard.

 

OR 17:39:38/12-7-2009

 

 

°°°
 

Non piove. È sabato. Sono a Padova e quest'uomo non lo sopporto più. Non batte la pioggia il grigio borgo e io quest'uomo l'amo ogni istante di più. 

OR 13:54:03/11-7-2009

 

 

°°°


Ultima sera, Amore, domani sarai lontano da me. Sottile ago di prova d'addio sopportata perché sicuro arrivederci. Saluto le pareti, i mobili, la pineta. I luoghi dove mi hai conosciuto, tutto di me, dove le mie lettere ti hanno trovato. Dove ancora ti troveranno. 

 

 

OR: 18:59:52/5-7-2009

 

 

°°°

 

Fa caldo in questo tramonto di campagna. Il vento non soffia e la poetessa sa dire solo poche parole, neanche in rima: CLAUDIO TI AMO SI’ SI’ SI’.

 

OR 19:59:48/3-7-2009

 

 

°°°

 

Dormirà ancora Claudio? Ma io non lo voglio svegliare, gli do soltanto un bacio lento e silenzioso, nascosta dietro le quinte delle prove in teatro. Che Vivaldi ci scaldi! …

 

17:03:09/30-6-2009

 

 

°°°

 

 

Bisbiglio d’amore libero e assoluto per Claudio da Sara imprigionata… per ora.

 

OR 15:15:10/26-6-2009

 

 

°°°

 

OR 21:39:38/24-6-2009

 

 

°°°

 

E mentre lo fai io lecco il tuo orecchio destro zucchero filato – Sara Pane

 

OR 12:18:38/23-6-2009

 

 

°°°°

 

Da un viaggio in camera… ALL I WANT IS YOU e a seguire DESIRE

 

OR 12:04:13/23-6-2009