:: Castagnaccio dolce di Accio ricordando Sara Castagna alla Mapplethorpe. 2009


Sara Mapplethorpe castagna che in acqua si bagna - Settembre 2009
Bocca di Serchio - Marina di Vecchiano





CASTAGNACCIO DOLCE DI ACCIO

RICORDANDO SARA CASTAGNA ALLA MAPPLETHORPE

CHE IN ACQUA A SETTEMBRE SI BAGNA. 2009


 


PREFAZIONE


Ho diverse ricette, di cucina povera toscana, adattate a partire dal 2009 dal povero Accio Cuoco per Sara ricca signora. Sono testi umoristici spesso in rima manifesta e nascosta. Il piacere han come posta!

Questa del castagnaccio rima col soprannome Accio e con la foto della veneziana che a settembre entra in acqua, uscendo dal capanno, a Bocca di Serchio, dove pescavamo, con tunica che la rende ai miei occhi unica. Le sfogliamo in casa nei giorni di Lucca Comics 2022. N’è passato di tempo ma d’aver cucinato e fotografato son contento. E lei… in ritrosia educata… con me! Lo sento! La rima nel nostro verso dei sapori funziona ancora. Dopo tanto fumetto ecco foto di schiena di bell’aspetto… tonica alla Mapplethorpe? Foto Facile, sia detto: FO.FA. Il risultato non è del fotografo ma della modella. 

NOTA: Queste ricette in foto-disegno sono, ovviamente, quanto di più distante dalla solfa "Politicamente Corretta" e dalla accosto "Cancel Culture", riguardo all'eros alla fotografia dipinto del corpo femminile. E per me sono salvifiche. Perché se esse sono in FO.FA Foto facile e in FU.FA Fumetto facile... ci sono capolavori ed estetiche che non possono certo essere scempiate perché dei dementi delle dementi han dichiarato guerra all'immaginario che va avanti da un millennio!   


 



 

Il Castagnaccio, meglio se cucinato da Accio, è un dolce della cucina povera e tradizionale Toscana. Nei tempi andati, lontani assai, gli ambulanti lo vendevano per strada preparato in grandi teglie e padelle. Così mi raccontava mia nonna Messinella Gavolozzi vedova di Vittorio Pardini nei primi anni sessanta nel cascinale ed erino già spariti di giro.

Lavo l’uva passa e la metto a rinvenì nell’acqua tèpida. Come Sara Esserino che nel settembre 2009 entra nell’acqua ancora caldina a Bocca di Serchio nella Marina.

La farina di ‘astagne setaccio con mestiere goloso alla Accio assieme ad un pizzìo di sale e poi gradualmente, come tu entri in acqua, mescolo un cucchiaino di olio latte zibibbo.

Ottenuta crema liscia ci unisco pinoli buccia d’arancia grattugiata, mi grattugio l’occhi a vedetti con la camiciola zuppa, foglioline di rosmarino, incavo dei fianchi fino nello stretto costumino.

Imburro la teglia, il gluteo sòdo mi dà carica e sveglia, ci verso il composto – Accio tieni le mani a posto! – ungendo la superficie con gocce d’olio. Ti metto la solare crema? ancora il sole strina, Sara, fai la giudiziosa signorina!, rifiuti d’esser strofinata allor la teglia in forno sia posata.

Cuocere il castagnaccio a 200° per mezzora finche la crosta non diventa spessa. A guardarti Sara m’elevo, non per Messa ma per la mossa!

Il tutto va servito quando i centimetri dell’insieme son nella desiderata altezza. Cottura perfetta per gola piacere della Sirenetta che nel settembre 2009 del suo cuoco fa le prove.