:: Accio: Sara Yume Capei Corti |
Claudio Di Scalzo detto Accio IL GIAPPONESE DEL GIOVEDÌ per Sara Yume Capei Corti Riccio che annusi il bucato del prete sai dirmi quali sacramenti servono per portare bel tempo sull’infanzia che vissi? Ci piove tanto in ogni stagione e non ci crescono funghi come sulla lettiera del bosco dove t’aggiri.
Quando ne ho fantasia scrivo una poesia alla maniera Zen per il risveglio di Sara Esserino poi Capei Corti: per la Giapponese di Venezia. Ciò racconterà un Giapponese pisano, Accio, che zenzando scrive per l'amata, presente poi perduta, che assume nomignoli giapponesi sempre nuovi: stavolta "Yume" tradotto "Sogno". A volte capita che ricci appaiono nei sogni a me lontano dalla perdura Sara.
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