:: Il mondo di oggi di ieri in fieri. Archivio di Accio e Cardellino vivo.

Il fotografo malizioso con un certo mestiere sa che il celeste fu di Magritte...

A Viareggio pixellata senza veste ti ho abbordata - Estate 2017




Accio

IL MONDO DI OGGI DI IERI IN FIERI. ARCHIVIO DI ACCIO E CARDELLINO VIVO.

Sembra un film Netflix, a volte, quanto mi riporta e fa scoprire Sara Cardellino, nella sua casa veneziana, sul nostro legame da lontano da vicino separazione compresa. Il motivo? Semplice. Sul suo pc fisso e portatile, dove scrivevo fino al 2011, dove scrivo spesso dal 2017 lasciai ho lasciato lascio scritti foto di lei di luoghi dipinti tavole. Personaggi raccolte poesie visuali. Gli originali. Che io non ho né in reale né virtuale proprietà. Che riscopro. Passati dieci anni. Passati 3 anni. La serie “Tu Callas io callassato”, quella “Occhiali neri oggi ieri”, “antiche civiltà per noi in beltà”, “San Valentino gingillino”, “Compleanno steso colorato panno anti-iato”; “Tu giapponese ne fo le spese”; “Bandito ti sparo col dito me lo succhi se non ti stucchi del raro”…

Estetica declinata in narrative photo poesia visiva cartoline journal visivo razzi bozzetti fumetti.

Scopro che Cardellino, da separati 5 anni 5 mesi, ha scritto lei utilizzando la classica il melodramma in aggiunta a testi miei disegni fotografie. In totale silenzio. Come facevo io in totale clandestinità per la perduta beltà. Del resto come Olandese maledetto, wagneriano di Vecchiano, continuavo a cercare la mia Senta. Sperar di ritrovarla. Testardamente.

Una foto sgranata nei pixel di lei al mare virata celeste diventa dittico giocoso nell’agosto afoso. Poi scompare come il giorno al mare. Resta traccia, se riappare, lei sempre poco vestita riprendo tra le braccia. E il tempo passato nel piacere è giocato.

 


A Viareggio pixellata nel celeste da saggio t'ho abbordata
senza veste tu-ti sei arrabbiata nello scuro or sei costumata (Accio)