:: Laforgue e Misteriosa Dama R - LA SIGARETTA. Con dialogo stellato e pipistrelli giugno 2020. E "Traduco come sulla foglia il bruco"


Laforgue e Misteriosa Dama R
 Matita grassa Conté n. 2, china, acquarello su carta ruvida porosa - 30 x 40 





Laforgue e Misteriosa Dama R

LA SIGARETTA.

Con dialogo stellato e pipistrelli giugno 2020



 

JULES LAFORGUE (1860 – 1887)

LA SIGARETTA
 

               Oh yeaah sto’ monno è banale, l’altro cielo di socialismo
               panzane! Disilluso vo moscio verso la mi’ sorte;
               per passà ir tempo, aspettando la morte,
               fumo sur muso delli Dei du webbe et media sigarette fini.

               Orsù, viventi, spettaolarizzatevi sur socialle: teschi futuri.
               Mùa-h ir sottoscritto, blu labirinto che verso cilu scodinzola
               m’attorciglia nell’estasi illimitata m’intontisce
               ‘ome fussi svoltolato agli effetti di 1000 chimiche pasticche.

               Mi ficco nel roseto Eden sogni lisci,
               duve elefanti in calore si ciulano nella lenta
               danza delle zanzare, in incredibili valzer.

               E doppo ‘ando rimuginando sulla poesia mi scrollo,
               contemplo, ir cccòre colmo di zuccherosa gioia,
               ir famigliare mi' pollice arrostito ‘ome ‘oscia d’oca.



 


Misteriosa Dama saRa




 

LA CIGARETTE

Qui, ce monde est bien plat: quant à l’autre, somettes.
Moi, je vais résigné, sans espoir à mon sort,
et pour tuer le temps, en attendant la mort,
Je funte au nez des dieux de fines cigarettes.

Allez, vivants, luttez, pauvres futurs squelettes.
Moi, le méandre bleu qui vers le ciel se tord
me plonge en une extase infinie et m’ endort
comme aux parfums mourants de mille cassolettes.

Et j’entre au paradis, fleuri de reves clairs
où l’on voit semeler en valses fantastiques
des éléphants en rut à des chreurs de moustiques.

Et puis, quand je m’éveille en songeant à mes vers,
je contemple, le creur plein d’une douce joie,
mon cher pouce roti comme une cuisse d’oie.

da “Le sanglot de la terre” - 1878

 







 

CONVERSAZIONE E STELLATO CON CONSIGLIO DATO

 

-Accio cosa stai facendo?

-Son sdraiato sulle tegole carde nel primo notturno e tradùo Laforgue.

-Cosa? Come sdraiato?!

-Misteriosa Dama R varcato l’abbaino mi son sdriato vicino al camino. Guardo lo stellato e sul testo di Laforgue sto chinato. La sigaretta. Che tradùo di novo. Avevù-‘omprì-mi’ Sara?

-Accio Laforgue attento alla pipì dei pipistrelli sui riccioli grigi... non vorrei che un giovine pipistrello lunare ti “covidasse”. Meglio se rientri.


 


Misteriosa Dama R - Accio foto particolare





Accio

TRADUCO COME SULLA FOGLIA IL BRUCO


“La Traduzione è troppo Importante per lasciarla in mano ai traduttori di professione”, mi disse una volta Margherita Stein. Eravamo alla fine degli anni Settanta. Se esistono mie prove in traduzione è perché l’ho conosciuta amata desiderata. Lei m’insegnava la traduzione io imparavo e la traducevo personaggio, Anche perché sembrava uscita dai dipinti di Whistler. Oggi so che ho la sua approvazione per quando traduco Laforgue e Corbière. E l’Olandese Volante ne porta traccia.

Nella Traduzione ci entro con il poeta la poetessa la biografia resa personaggio. Teatro d’una Memoria di temperie culturale. Rompe la cronologia. Una specie di nuova origine. Forse ho letto Klages in maniera sforzata? Può darsi. La drammaturgia della Traduzione rima con Resurrezione e ancora Morte perché ciò stabilisce la tradotta Sorte. E così via.

JULES LAFORGUE è adatto a questa pantomima riversata pure nel vernacolo. Sigarettato. Fumato. Ma se non ci fosse la Misteriosa Dama saRa ciò per me non funzionerebbe. Se tradurre è una specie di intervallo teatrale in questo teatro devo starci con chi amo. Poi la traduzione ti tiene in una coincidenza del Presente con Passato e Futuro. Questo tempo, il suo nocciolo, lo sparge l’elettronica-web.

Ogni percezione, quotidiana è tradotta e accidentale e frammentata, per chi ha a che fare con la propria biografia (vissuto) e col web. La traduzione di Laforgue, il suo fantasma enigma di morto a 27 anni con l’amore per la Misteriosa Dama R conosciuta a Berlino, torna in nottata 2020 e relativa sigaretta. Tra linguaggio e realtà, scissa tra reale e virtuale, vi sono scarti che se intercettati evocano il linguaggio adamitico della "creazione tradotta".

Qui giungo anche col dipinto in esergo. Preso dal popolare fumetto dalle illustrazioni Belle Époque. E lo studio del linguaggio musicale metti di Satie o Debussy (conoscere la grammatica musicale è stata durissimo altro che scrivere e dipingere ma dovevo entrare nel sapere di Sara) concede che il teatro biografico tradotto abbia anche la musica a saldare i capitoletti letti tradotti e resi spettri. Gioiosi come confetti.