:: Sara Esserino e Sara Capei Corti in consonanza e dissonanza con Accio. 1


Sara Esserino in consonanza col sole boschivo - 2010 - Foto Accio





SARA ESSERINO E CAPEI CORTI IN CONSONANZA
E DISSONANZA CON ACCIO
ovvero
CONSONANZA DISSONANZA IN BALDANZA RICORDANZA







Sara Esserino in dissonanza col tempo nella chiuso giardino
2010 - Foto Accio




 

(PREFAZIONE) - Se i due termini CONSONANZA e DISSONANZA li riferiamo a situazioni non musicali ecco che essi possono riguardare la coppia ACCIO/SARA ESSERINO SARA CAPEI CORTI SARA CARDELLINO.

L’operetta “CONSONANZA DISSONANZA IN BALDANZA RICORDANZA” la pensai sulla scorta di quanto Sara nel 2010 mi disse sulla consonanza-dissonanza nella musica nel suono partitura.

I termini applicati ai suoni, mi disse, si rivelano facilmente (facile per lei!, pensai) se si premono assieme due tasti vicini del pianoforte, a distanza di un semitono, per esempio un do e un do diesis, poi due tasti a distanza di ottava, un do e il do più acuto, qualsiasi persona che ascolta (anch’io? mi chiesi preoccupato assai) identifica la consonanza nel secondo caso la dissonanza nel primo.

Mi balenò l’idea che avremmo potuto scrivere assieme in consonanza e talvolta in dissonanza. Non sapevo certo che Sara, un anno dopo, mi avrebbe lasciato, il 20 novembre 2011; e la dissonanza avrebbe galoppato con lei Sara Capei Corti; ed infatti la parte dell’operetta, che riguarda lei tosata l’ho svolta tutta io, poi tornata come Cardellino l’abbiamo ripresa in consonanza dissonanza, senza anche stavolta rivelare quanto è dell’uno quanto è dell’altra, assieme.

Quando scrivevo per Sara Capei Corti dissonante, da solo, ricordai, e ci sorrisi, perché Sara avendomi detto che la “dissonanza” è presente nell’esecuzione di suoni “assiepati” in uno spazio ristretto, io facendolo nelle soffitte del cascinale oppure nell’orto, ero perfettamente nella dicotomia: immaginandola lei ariosa e libera e sposata ahimè a Linton in Laguna e in giro per concerti. Invece anche lei stava nell’assiepato, pure dei ricordi, nelle sue stanze, ma questo non lo sapevo.

Ci aiutava, mi aiutava da solo, a scrivere per Sara Capei Corti, aver appreso che nella musica contemporanea ci sono ampie “concentrazioni sonore” che prendono il nome di CLUSTER o grappoli e su tutti John Cage, disse Sara.

Cluster su tastiera premendo con una mano tasti bianchi contigui e con l’altra i tasti neri; oppure cluster ancor più assiepati sugli strumenti ad arco, affidando loro intervalli ancora più vicini che non un semitono. Il cluster esempio di massima dissonanza, insomma.

Avevo quanto necessitavo per proseguire l’opera scritta a quattro mani con due.

Mi ficcai anche in studi da solo sulla questione: sui significati non musicali: consonanza s’accosta alla piacevolezza delizia bellezza… la dissonanza all’impiccio incomodo seccatura fastidio noia malessere.

E BACH? Ricordai che il Maestro ineguagliabile, il preferito da Sara, col sapiente alternare momenti consonanti e dissonanti poteva anche offrire a chi ascoltava… frastornamento.

E si diventa frastornati senza rimedio! scoprendo di aver perduto, nel mio caso a fine 2011, l’amore di Sara! E ciò dopo che Fabio Nardi aveva perso, perché si era suicidata, Karoline Knabberchen.

Come risalire dal gorgo della dissonanza? Intanto proseguendo nei segni, tutti, anche se ad essi nessuna importanza davo ai fini di un ruolo nell’estetica. Perché a me interessava la consonanza e pure la dissonanza che poi si ricomponga in altra parola atti pensieri vita comune. Sara Cardellino, tornando da me, per salvarmi la Domenica DELLE PALME 2017, ha permesso accadesse.

 

Ps

Adesso devo ritrovare file, appunti, e ricomporre o comporre per la prima volta in unitaria sequenza quanto assieme e da solo scrissi. E se non li trovo tutti li riscriviamo oppure ne facciamo a meno. Perché può essere poesia anche avere consonanza sula scelta della pasta da buttare in pentola o dissonanza con cosa condirla.

 

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                                     LA BANDA DEL PAESE ARRIVA IN LAGUNA

                                    (2010)

                                    Nostro suono è tragicomico

                                    -non sia chiesto alla musica

                                    d’aver peso mondano

                                    sarebbe come chiedere al sorriso

                                    sulle labbra di produrre rumore-

                                    guardate ascoltate maschere in gondola

                                    quanta realtà sia nel nero delle sete degli archi

                                    come consonanza offra spiragli all’azzurro

                                    fino all’ultimo ponticello che non sospira.

                                    Consonanza e dissonanza per artisti e amanti

                                    non attiene alle leggi della fisica: speranza e disperazione

                                    frantumazione e unità: buio lucente degli opposti:

                                    ho una ghironda con me Sara: la manovella giro e rigiro.

 

                                                                        ...CONTINUA (se altri file ritrovo)