:: CDS: Alfabeto per un giorno di febbraio 5 - a Sara Esserino

CDS:  "Alfabeto per un giorno di febbraio" - 5.2.2011 - a Sara Esserino 

"Febbraietto giorno africanetto"

 

 

 

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ALFABETO PER GIORNO DI FEBBRAIO

a Sara Esserino

(5.2.2011)
 

Passione selvatica fiera fiata nel bianco il nudo nel rosso il sesso nel nero la scrittura nell'ombrosa peluria: a questo paesaggio Tende - Tambura la savana amorosa  l’abbacinata maschera che occhio avrà (protettivo molto vivo) per l’intreccio per la fronte solare  per il canto passerino nel mattino sul comodino degli amanti svegliarino  – L’alfabeto di questo giorno accoglie il sangue sulle ansanti  ciglia  che mistica piglia (direi figlia, direi mette al mondo) forme pregiate e desiate – Africamente nel chiaro febbraio spolpate  -
 

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PERCHÉ ALFABETI PER GIORNO DI FEBBRAIO

Lettere d’alfabeto, segniche o disegnate, totalmente inventate, con le quali a febbraio 2011, ogni giorno, compongo parole da far “leggere e vedere” alla donna amata. SARA ESSERINO. Soltanto a lei offro, in segreto, la chiave per decifrare l’alfabeto. Ogni giorno una composizione diversa. L’alfabeto segreto per Sara Esserino è però il titolo alla cornice in scrittura che contorna l’alfabeto. Anche qui, per comprendere il testo, bisogna conoscere l’alfabeto-titolo, e dunque tutto rimane segreto, e per due, per due artisti intrecciati. Ovviamente se non esistesse questo legame, lo stesso penserei l’opera segnica-visuale, ma non la realizzerei. L’ho fatto per anni. Sarei lo stesso un autore cattivaccio, agli occhi della donna che sa di latino versificazione musica col flauto traverso, ma non ci sarebbe bisogno che parole e colori si materializzassero. Non m'interessa pubblicare libri o esporre in galleria. E lo potrei fare con facilità. Questa è l’originalità della mia vita nell’estetica. Nessuno può giungere fin qui. Anarchismo e cristianesimo francescano puro. Ora invece questa necessità c’è, che la parola appaia e suoni (e la tecnica web la pratico per questo scopo riversandovi i miei diversi mestieri) perché esiste la donna che a breve raggiungerò, a Venezia, in Cannaregio, suonerò il campanello della casa, e lei apparendo sulla soglia, con il dono della sua ironia dagli occhi luminosi scuri, dirà: “ Alfabeto a febbraietto mistero perfetto”.

 

... CONTINUA