:: Sara Esserino: Libro sparso t'č apparso? - "Timidezza e dignitą" di Dag Solstadt. Dicembre 2010


 Sara Esserino - Dicembre 2010 - Accio


 

Nel 2010 dicembre proposi a Sara Esserino, mentre allestivo il portale L’Olandese Volante, visto che non voleva pubblicare sue poesie, di scrivere presentazioni rapide di libri, che lei leggeva o aveva letto. – “Non m’interessa, rispose secca, convincere altri altre a leggere quanto io leggo”. – “Allora fallo per me, libri che possono servirmi, utili al mio cervello” aggiunsi. Ne scrisse alcune. Allestii pure la titolazione, rivolta al lettore, della rubrica: “LIBRO SPARSO T’È APPARSO?”. Ovviamente non lessi quanto proponeva. “Timidezza e dignità” di Dag Solstadt. Le davo retta, allora, solo per i compositori. Lei se ne accorse e smise.

Ritrovo nel cascinale queste prove. Caspita che accidenti di donna m’è capitato d’incontrare! C’è da mettersi le mani nei capelli, altro che nei libri!  Seppure siano passati dieci anni tondi tondi!  - (Cascinale Vecchiano – 6 dicembre 2020)


 

LIBRO SPARSO

T’È APPARSO?




Iperborea - Dicembre 2010




 
Sara Esserino
 
DAG SOLSTAD. Timidezza e dignità
 
«Era una sensazione gradualmente crescente di essere stato messo socialmente fuori gioco. Lo tormentava molto, e gli sembrava anche stupefacente che dovesse essere così. Ma era come se poco di quanto gli veniva offerto come essere sociale lo interessasse ancora davvero. Né la televisione né i giornali riuscivano più a stimolarlo. Sul perché non ci riuscissero, gli era difficile dare una risposta razionale. Comunque non ci riuscivano.»
 
Questo è un bel libro, se vogliamo “attuale”  per certi versi... anche se il termine “attuale” non mi piace molto perché non esistono libri attuali o inattuali, esistono solo libri che hanno qualcosa da dire. Eppure se lo leggiamo ci pare ovvio di legarlo all'attualità dei nostri giorni e di sentirci un po’ come il professor Elias Rukla, ovvero nel bel mezzo delle mediocrità.  L’incipit lo avete appena letto sopra, e dice molto. Ma dove è stato lo sbaglio? Perché i sogni di una generazione sono finiti su di un binario morto mentre il mondo cambia direzione? Il professor Elias Rukla sta spiegando “L’anitra selvatica” di Ibsen in una classe di annoiati maturandi (lo fa da ben 25 anni) quando è preso da una violenta crisi di nervi... Sembra un pazzo il professore mentre picchia la fontana con l'ombrello, insultando gli studenti. Questa è la fine della sua carriera, ma da qui inizia a ripercorrere la sua vita: gli anni dell'università, l’amicizia con il fascinoso Johan Cornleiussen, marxista kantiano, e la bellissima Eva Linde, diventata inspiegabilmente sua moglie. Poi inspiegabilmente il logoramento, i silenzi, i compromessi  con la realtà, e la definitiva rinuncia a qualsiasi sogno “politico”... Erano anni di grande impegno marxista quelli dell’università, di grandi speranze di cambiamenti. Possibile che fosse sparito tutto questo? e dov'era sparito? La vita dell'amico fascinoso - filosofo è esemplare: aveva sposato la bellissima Eva, avevano avuto una bambina, alla fine lui si era anche laureato seppur con enorme ritardo e la tesi non era gran che di nuovo. Johan alla fine aveva piantato tutto ed era andato a rifarsi una vita in America. In America! Addio Kant e Marx, addio filosofia, evviva il capitalismo...