:: Karoline Knabberchen - Fabio Nardi: Biglietti postali frementi ali |
Biglietti postali frementi ali
Strettamente legata al respiro mallarmeano di queste strade assai pomeridiane immagino tu mi raggiunga, e (solo) in sogno. Lì dove sono più fragile. (Fabio Nardi - Pisa, biglietto postale, 3 settembre 1980)
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Sfrego il ricordo del tuo bacio azzurro Che taglia l’aria intorno alla stanza, Feroce intromissione di luce Sopravanza l’istante del risveglio. Capelli, nodi doppi tra cuscino e cuscino Del perpetuato incanto: ‘La tua malizia è l’acquarello delle mie giornate Su gote adorabili’, sorridi serrando La garrula voce dei tuoi trasalimenti Irreali nella frequentazione del peccato.
A KK, mia Ranocchietta
(Pisa, biglietto postale, 4 settembre 1980)
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Mio dolce Fauno,
si sveglia nella flessuosa chiarità il mio pomeriggio, in attesa di te! Ho amato un sogno?, dimmi, ho amato un sogno?
Grazioso prodigio attendo pelle su pelle, la derisione dell’istante in cui mi sottraggo – E tu mi catturi spostata solo di pochi pensieri (più arditi) I denti bianchi che mordono il lobo tenero E feroce, per quanto ti celai… Non ti sorprende la mia bocca? Sarò chiarimento di mille equivoci sulle donne. E tu sarai la mia ferinità.
A FN, mio peccaminoso Fauno
(Guarda, biglietto postale, 6 settembre 1980)
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Venere ardita, mio pentimento!
Tremo nel viluppo caldo dei tuoi seni, come gocce piccole rosa bevo, E tu mi sei pari, in lacerti e baci, arrossisco dietro il tuo collo Che trapunto con leccatine veloci.
Ti raggiungo … giocando a mosca cieca con il tuo profumino!
A KK, mio Mitologico Esserino
(Pisa, biglietto postale, 7 settembre 1980)
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