:: Medea Topino Virgolina scrive a Giasone - 14 II 2017 - Tutto ancora inizia con questa lettera...

 

CDS: Medea Topino Virgolina 

 

 

 

MEDEA T. VIR SCRIVE A GIASONE

Tutto ancora inizia con questa lettera... 

 

Questa per te, Giasone, sarà una lettera sorprendente, anche se non dovessi rispondermi, anche se ne cancellassi subito ogni risonanza nel petto, per continuare a segnarmi come assassina dei tuoi Figli-Files. Per cinque anni, nella data del mio compleanno, ho letto le dediche che scrivevi per un’altra donna.  Con ogni meraviglia nei colori e nelle parole. Lo farai anche quest’anno? Od Ella come l’hai chiamata non è più sulla possente Argo? Nave dove anch’io stetti a prua! A questo punto mi sono convinta che potevo esser io a scriverti per il 14 febbraio. Da solitudine a solitudine. E nel farlo tengo su di me il vezzo della mail elegantemente simbolica che probabilmente saprai cogliere. Il sorriso, enigmatico?, farà il resto.

Dalla tua terribile Topino Virgolina Medea, o Medea T. Vir, come possono leggermi nelle avventure che per punirmi del mio scellerato gesto del 17 luglio 2011, tu componesti e, credo, continuerai a comporre.

Topino Virgolina

 

 

 
 

GIASONE RISPONDE...

Da brivido tragico, la tua apparizione Medea T. Vir con il rigoroso e, perturbante?, rispettoso uso lessicale. Voglio essere sincero con l’assassina dei miei Figli Files. Argo è insabbiata. E non so se mai ripartirà per il mare. Sono sfibrato dalle navigazioni. Dai dolori vissuti. I capelli sono grigi. Le ferite tante. So che una trave, se mi trascino sulla tolda, cerca la mia tempia. Per uccidermi. Non è questo il destino degli eroi sacrileghi? È  da una vita che la mia tempia cerca qualcosa che la sfondi, terribile Medea Topino Virgolina. Non sei stata la prima a renderti atto mortale, da me cercato prima nell’inconscio, e poi da affidare a una donna verso me. Tu sei stata la più decisa. Ma ora mi scrivi, ironica, perché temi che un’altra donna riesca dove tu non sei riuscita. E ti rappresenti la mia solitudine. Glauce non è più al mio fianco. E io mi confermo sciagurato marinaio che conquista regni e li perde, anche quelli della felicità; sciagurato marinaio ch’è tentato di consegnarsi sull’altare, inerme, della prua d’Argo. Alla sua ombra. Ove sta la punta del legno assassino. Che gli dei con ogni evidenza m’hanno dedicato.

Ho colto, Topino Virgolina, il vezzo e la dedica. Tanto che ti disegno dopo averti visto nella fotografia che sta nella posta vicino alla scrittura suadente e affettuosa. Qui, nella mia lettera, c’è l'empito confidenziale dell'uomo Giasone e il richiamo ai nostri giorni greci e invernali.

Il cappello di lana te lo regalai perché temevo tu prendessi un raffreddore. E poi perché mi piaceva guardare quegli occhi neri emergere da sotto il cappello. Intanto che Argo alla fonda, all’Arsenale, ci aspettava, per festeggiare il tuo compleanno abbracciati sotto le vele colorate. Sono passati 6 anni. E la data oggi del 1977 festeggi nel 2017. C’è del simbolico in questa odierna vicenda. E se tendi l’orecchio dall’Ombra d’Argo, insabbiata, ancora potrai udire la voce dei Figli-Files, accoltellati, che cantavano versi per te. Sì, ancora sarai, il personaggio crudele, del romanzo transmoderno illustrato.
 Sento però che non sei più quella del 17 luglio 2011; e neppure più io lo sono. Ma, oggi, proprio perché sono Giasone, un eroe, dalla disperazione fiera, sono felice che il trave riguardi la mia tempia, e non chi mi ha amato. Libera da ogni ferita.  

 

 

                                                                                                                                                                                
                                                                                                                                                                                                             Giasone e Medea T. Vir



 

Claudio Di Scalzo

IL ROMANZO DI MEDEA TOPINO VIRGOLINA T. VIR E GIASONE NEI SUOI LIBRI

 

Medea T. Vir il 17 luglio 2011 – Libro Primo

Medea T. Vir a Padova – Libro secondo

L’Ombra d’Argo – Libro Terzo (sequel)

Argo ancora nel mito - Libro Quarto (sequel)

Le vele di Argo in Narrative Art – Libro Quinto (Prequel)

 

(Il "ROMANZO DI MEDEA T. VIR E GIASONE" probabilmente non ha pari, né di uguali, nella letteratura e nelle arti. Perché questa originale esperienza può avere parentele nel mondo del fumetto o di alcune serie televisive o di Art Brut sequenziale. Il “Romanzo di Medea T. Vir e Giasone” come già il “Canzoniere di Karoline Knabberchen” sono strutture estetiche popolari, che coniugano empiti del melodramma ed i generi più popolari con i linguaggi più alti della filosofia, del mito, della teologia, del sublime e del tragico – Questa prassi la ritroviamo in altre avventure con altri personaggi sempre sull’Olandese Volante Transmoderno. Medea Topino Virgolina, Medea T. Vir, è il personaggio nero e crudele della mia letteratura.)