:: Zerelda Zee Cardellino in intreccio linguistico con Jesse Accio James: Sul 14 febbraio 2023 della Robert Ford con Rameau |
Zerelda Zee Cardellino
clikka Sull'OV i capitoli August Enna antenato della Robert Ford
Alla vigilia di questo 14 febbraio 2023 - in "intreccio linguistico" con il mio sposo JAJ - ho cercato di capire, con indagine psico-poetica-linguistico musicale, che caratura avesse la poesia della Robert Ford nella Banda dei Segni di Jesse Accio James prima di sparargli a tradimento (in eccesso d’amore che rifiutato venne virato in odio) il 9 GENNAIO 2017 essendosi venduta alla Legge Poetica Pinkerton. I macchinosi poemi della Robert Ford - indirizzati a qualche ritenuto Re Sole della Critica - con citazioni necessitanti l’enciclopedia dei miti per sfogliarli, traduce, per barocchi palchi teorici, riti triti di cartapesta modellati finto marmo. Ciò m’è restato impresso della sua “opera” letteraria: dopo averla letta presso editori da incubo in siti grondanti autoreferenziali incensamenti: ed è per questo che quanto scrive l’accosto ai lati negativi di Jean-Philippe Rameau. La poesia della Robert Ford è accademica e di corte. Cerca il plauso di chi ritiene governi le sorti della poesia ma sono accademici fintamente all’opposizione dei vari Luigi XIV. Poesia decorativa sontuosa con nuvole di polistirolo architetture di carton gesso, cimieri su muscoli palestrati con citazioni enfiate, dee in crinolina e calze a rete anaffettive. Manca nei suoi versi la Verità Drammatica. Il Tragico sembra arco di fico. Non si può tendere né freccia può lanciare. Spettacolo di finzione con scarsa originale rappresentazione. Forse il destino d’ogni paludato classicismo greco o latino riversato nella contemporaneità duemila sovra bassi Monti.
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