:: Accio e Sara Cardellino: Ad August Enna antenato della Robert Ford diamo ricordo nel Romanzo Western Teatrale del Nulla.







Accio e Sara Cardellino

AD AUGUST ENNA ANTENATO DELLA ROBERT FORD DIAMO RICORDO
NEL ROMANZO WESTERN TEATRALE DEL NULLA



 

Quando sei a Venezia, e io qui nel cascinale, Sara, ripenso ai nostri viaggi. Quello in Danimarca. Quando mi facesti conoscere il compositore danese wagneriano, obliato e raramente eseguito, August Enna, che s’era nutrito de L’OLANDESE VOLANTE dell’inimitabile maestro.

Tratteggiasti la storia imitante, del danese, per causticamente ironizzare: “è successo qualcosa di simile alla Robert Ford, poverina”. Imitare il teatro musicale dei maestri senza avere un briciolo di originalità è inutile; ma pure nel Duemila imitare i maestri del ‘900; meglio affidare atmosfere simboliste wagneriane ed estetiche alla rete con un portale. Come avevo fatto io a fine 2011 inizio 2012. Ma tu, Sara-Senta, non ti eri imbarcata, lasciandomi! Mi riducesti dannato! Tanto che apparve la Robert Ford che imita oggi imita domani finì con lo spararmi una pistolettata vedendomi non più wagneriano ma “Jesse jamesiano!”. Ricordo come ridesti alla mia battuta. Io risi poco. Però il tuo ragionamento filava. Apprezzai ritenessi originale, nonostante il naufragio imposto dalla Robert Ford, il mio Wagnerismo-Web con L’Olandese Volante. “Farà la fine di Enna, senza avere neppure la considerazione minima ch’ebbe il tribolato August”; aggiungesti. E tutto finì lì.

Stamani, nel gennaio 2023 che ricorda il 9 gennaio 2017, mi metto alla ricerca on line e sulle enciclopedie di Storia della Musica, di August Enna, nato nel 1859 in Danimarca, ove morì ottantenne del tutto dimenticato, lasciando circa quindici opere una più esile e irrappresentabile dell’altra. L’unica opera, ARDENTE AMORE, che venne rappresentata a Weimar il 6 dicembre 1904, riscosse, stando alle parole di un cronista dell’epoca generoso, “Un forte successo di stima”. Ovvero applausi cortesi senza entusiasmo alcuno.

Il librettista la butta su di un acerbo Verismo mentre Enna debole penna imita il WAGNER dell’OLANDESE VOLANTE. Con scarsa originalità melodica. L’ardente titolo dell’Opera si smorza, ammoscia?, basta ripensare al turgore d’una CAVALLERIA RUSTICANA; alla forza teatrale e musicale della TOSCA pucciniana.

Nel libretto esilissimo pur’esso, ma se Enna era geniale poteva riscattarlo, un nobile signore innamorato di giovine borghese viene assassinato assieme a lei da un fanatico difensore della virtù. Il coro paesano commenta il dramma.

Insomma non c’è dedizione vocale e degli strumentisti che possa salvare quest’opera dalla mediocrità. Come non c’è affannoso dimenarsi on line da traduttrice da poetessa, della Robert Ford, che possa riscattarla dalla sua natura imitante destinata all’oblio già in vita.