:: Claudio Di Scalzo: Robert Ford sul lettino dello psicoanalista dopo il 9 gennaio 2017 quando uccise a tradimento Jesse Accio James





 

Claudio Di Scalzo

ROBERT FORD SUL LETTINO DELLO PSICOANALISTA DOPO IL 9 GENNAIO 2017

 QUANDO UCCISE A TRADIMENTO JESSE ACCIO JAMES


 

Prefazione

Dal Diario dello psicoanalista Accerry Discard.

Oggi è apparso nel mio studio di psicoanalista, a Kansas City, chiedendo di sottoporsi a cura, Robert Ford che sparò a Jesse Accio James, a tradimento, il 9 gennaio 2017, nella testa mentre raddrizzava nella sua casa, al Campo della Barra Contea di Clay-Missouri, il dipinto appeso sulla parete del veliero Olandese Volante.
Lo fece usando Facebook spinta al codardo atto dallo Sceriffo della Legge Poetica Grossa Pinkerton da Baffetti di Rame della compagnia delle miniere poetiche. Fra l’altro, maldestra e folle d’amore e odio verso il bandito, non è riuscita neppure nell’intento. Perché JAJ è stato salvato dalla moglie tornata da lui, disperata, Zerelda Zee Cardellino. (Quando salvai Jesse Accio James dalla morte con l'Ave Maria di Schubert il 9 gennaio 2017 di Robert Ford) E ora vivono felici; lui ha cessato ogni attività banditesca nei segni. Protetto dai paesani, - nella fattoria alla Barra dove sotto un ulivo riposano i James a partire dal padre Libertariom - che stimano lui e sua moglie. E se la Robert Ford capita loro a tiro la impallinano, anche pure pubblicasse, suoi libri sulla vicenda, o avendo, rapinato testi dell’odiato bandito, libri con prefazioni di Pinkerton e Baffetti di rame. Altrettanto disprezzati dai libertari delle praterie web. Dagli acquorei mari telematici.

Ho accettato il caso. Per me un soggetto simile è filone aurifero psicologico.

Da un primo scambio ho subito individuato un soggetto isterico all’ennesima potenza. Abile nell’uso mimetico del linguaggio da calcare su quello della persona con cui entra in relazione, in “rapporto umano di lavoro”. Così ha definito il suo con Jesse Accio James. Rivelatore neh!

Rapporto umano?, la dicitura burocratica, rivela rimozione, anaffettività, isteria camuffante il reale. Robert Ford era andato ben oltre il semplice rapporto umano. Alcune sue pubblicazioni enfatiche sul legame con JAJ l’hanno rivelato su pagine web poi da lei tolte di circolazione. “Di lavoro?”. Ma quando mai JAJ ha considerato la sua azione rapinosa con attacchi alla Legge Poetica imperante come un lavoro? La sua era una causa, un’ideologia anarcomunista, una ribellione utopista! Jesse Accio James non ha mai reso merce suoi scritti disegni foto. Mai cercato un’entratura un’appartenenza alla gerarchia poetica di chi celebra questo mestiere sottomettendo stando sottomesso mai scritto una recensione ruffiana mai partecipato a premi mai messosi stella da giurato per giudicare poeti mai sottopostosi a giudizio mai stato dietro targhette in conferenze grandi o smunte! Non c’è lavoro se non hai padroni o persone a cui render conto del tuo operato, bensì estetica creativa in solo valore d’uso con amici amiche compagni compagne con chi lui amava. Così scrivendo, confesso, che ho simpatia verso questo folle bandito che mi ricorda i galli che cantano torturati dopo la ribellione fallita evocati da Rimbaud. Con esseri simili le pistolettate dietro le spalle niente possono. Simpatia che metterò da parte, analizzando da dottore, scientificamente il caso poetico esistenziale malato della Robert Ford. Anche perché JAJ non era certo uno stinco di santo. 

Robert Ford fece di tutto per essere con lui in amicizia comunione amore. Toccando i tasti che, da isterica, seppe individuare per convincere della sua dedizione Accio James. Che sia detto in molti sapevano pure animo candido, un po’ ingenuo, monello mai cresciuto del tutto. Certo rapidissimo con le colt nel colpire segni, nell’ideare avventure, ma terribilmente candido nel credere a molte fole. Robert Ford si nominò anarchica come lui, integerrima, avendo letto suoi scritti, lo convinse che lei l’aveva già incontrato in altre vite, e che ora ancora accadeva con nomi diversi ma stesso animo, una reincarnazione di anime divise che si cercano. Accio James beveva tutto. E pian piano cominciò a dimenticare Zerelda Zee Cardellino che l’aveva abbandonato nei mesi precedenti, in un terribile Novembre 2011.

Robert Ford, addirittura, astutamente, per stringerlo a sé, in immaginario e pelle, gli disse che, contrariamente ad altre donne, “io ti prendo intero. Anche con la tua follia parte oscura e crudele. Mai ti lascerò come da bambino ti facevano spezzandoti aquiloni per invidia sull’argine del Serchio-Missouri. O come ha fatto la donna di Venezia non capendo la tua ribellione comunista abbandonandoti nell’avventura che con lei volevi vivere. Fidati”.

Quanto qui scrivo, sono i capisaldi del ritratto di Robert Ford che mi ha rivelato. Sarà fondamentale farla parlare sul lettino e scoprire la natura non ancora rivelata del suo transfert assassino. Perché, sia detto, io sono un dottore uno psicoanalista. E rifuggo dalle spiegazioni letterarie, tipo alla Wilde che si uccide sempre chi si ama, oppure alla Borges che L’Uccisore finisce per uccidersi dopo che l’ucciso cade riverso. E neppure posso accettare la spiegazione che agisce il male il demoniaco nel soggetto come da Vangelo. L’atto del Giuda che il demonio spinge a tradire Cristo nel Getsemani. Intanto perché JAJ non è certo un innocente come Gesù. Bensì un pessimo soggetto, al massimo un uomo crudele in tutta bontà. Ma pur sempre un bandito. Infatti lui del Vconosceva e confidava soltanto nella figura del Ladrone. Mica ad un ruolo di evangelista o di fedele illibato.

Qui nel West, Robert Ford se giunto ad odiare JAJ, doveva rivelargli la sua ostilità, sfidarlo a duello, e guardandolo negli occhi, vedere chi era più veloce. Aveva tutto il diritto di lasciare la Banda e il legame con il pistolero. Però MAI da dietro le spalle. MAI. Questo marchio di traditore e codardo nessuno potrà toglierglielo. E lì sta la sua malattia. Complicata dalla constatazione che, senza mira con mano tremante, non è riuscito a ucciderlo. E addirittura, il ferito mortalmente, grazie al suo tradimento, JAJ, ha ritrovato l’unica donna da lui veramente amata. Zererlda Zee Cardellino, l’adorata moglie. Giunta a soccorrerlo. Dal Male è scaturito il Bene. Perché Accio James è pure un uomo fortunato che si salva sempre in estremo.

Per forza Robert ford è ammalato e attanagliato da disturbi somatici e infermità varie psichiatriche.

Costretta a recitare nel saloon che ha aperto il suo gesto con la pistola col calcio di madreperla web che le dono Accio James e a declamare quanto preso dalla biblioteca files del bandito in materia di ornitologia erbari. Che destino tristissimo.

Però se Accio James è un candido, lei è stata proprio una sprovveduta e così chi l’ha ispirata come Baffetti di Rame e Pinkerton Legge Poetica Grossa con le loro teorie idiote stratosferiche che niente valgono, tutte di testa, per niente di cuore intrepido. Impotenti e senza colt veloci son costretti ad usare i fucili a tappi delle loro teorie e a mandare Rober Ford a sparare al bandito che cercavano di catturare e uccidere invano da anni. Ma come si fa, mi dico, a pensare di uccidere un Eroe da libro senza libro (così lo definisce Zerelda Zee Cardellino: clikka: "9 gennaio 2017. Romanzo Western del Nulla. Premonizioni che Jesse Accio James ignorò e così Robert Ford poté sparargli ...), se non ha libro, se non leggende orali dove sta; cosa vuoi uccidere? Spari ad un simulacro amato e odiato e basta. E poi vivi nel rimpianto, nella nostalgia devastante di un volto di un corpo di una parola ribelle e imprendibile. Che ti scaldava petto e spalle che ti faceva ridere spensierata.

Sarà arduo guarire Robert Ford. Però mi ci provo. Fra l’altro ascolterò il rovescio di un romanzo Western del Nulla (così sta come “Ballata Anarchica nei Segni” on line custodito da migliaia di lettori-navigatori) dalla voce della piccola e stravolta e disperata Robert Ford. Che forse, se si libera in totale sincerità, se scrive senza usare i miti di cartapesta presi da Baffetti di Rame, sulla sua infanzia adolescenza giovinezza sul suo crudo proletario prosaico conteso familiare senza abbellirlo di miti pagani, rivelerà il suo capolavoro in ombra. L’ontologia reale di sé stessa. Poi se pure scrive sul suo amore odio amore per Jesse Accio James potrà raggiungere la fama che cerca da una vita e che per sempre sembra conclusa con la rivoltellata traditrice nella testa all’uomo amato e perduto.

 


Robert Ford nei giorni seguenti l'uccisione di JAJ
 

 

ROBERT FORD DAL LETTINO DICE  -  A spingermi ad avvicinare Jesse Accio James fu il proprietario di un saloon a San Francisco. Bepi Cost. La citta viveva un tumultuoso sviluppo nelle varie estetiche di parola suono immagine. In un saliscendi mercantile che riuniva perle e sassi. Ne ero travolta. Allora chiesi a Bepi Cost, anche lui anarcoide con una stravagante libreria dedicata al Pellicano, se esistevano artisti che vivessero oltre ogni luogo deputato a incontro di estetiche varie, ancora più estremista nel rifiuto di ogni appartenenza.

Bepi mi soppesò, poi, rispose: “C’è. Ma non è facile avvicinarlo. Trovarlo.”

- E perché? Chiesi di getto.

Bepi Cost taceva. Lo incoraggiai con lo sguardo con la mano posata sulla sua spalla. -“Perché è un bandito. Perché vive fuori da ogni legge. È cercato dai cacciatori di taglie. Ma se proprio vuoi rischiare raggiungi Vecchiano-Campo alla Barra-Contea di Clay Missouri. Chiedi in giro. Fai pure il mio nome. Sarà lui poi a farsi vivo. La sua esistenza si basa sulla dicotomia semplice: Ne ho voglia/Non ne ho voglia.  Se ne ha voglia ti parlerà. Da vicino. Guardandoti negli occhi. Capirai la seconda sua regola. Tutto davanti guardandosi negli occhi. Amore come odio. Colt eventualmente a decidere chi ha il segno poetico più veloce. Ma se lo sfidassi, aggiunse con un misto di rispetto e vocazione ad impaurirmi, non avresti speranze. Nessuno può vincerlo. I cacciatori di taglie lo prendono di mira coi fucili. Da lontano e in gruppo. Ma è protetto dalla stima di tanti. Che fanno muro e scorta. Filtrano le spie gli sceriffi. Lo considerano un eroe, secondo me esagerando. Non è buono. Sennò con sarebbe Jesse Accio James. Una volta mi disse: sono cattivo in tutta bontà. Mi girò una citazione da uno scrittore praghese morto di tisi che credo affermasse: Crudele in tutta innocenza. O forse mi confondo ed ho scambiato originale con calco. In ogni caso è fatto così. Pericoloso e candido. L’anarchia del singolo in attesa che tutti diventino banditi e poi rivoluzionari nei segni. Che follia! Per questo è inviso anche ai marxisti che mettono la rivoluzione o il riformismo i bei ideali al primo posto. Credo abbia letto, e malamente, Stirner e Kierkegaard su qualche manuale scolastico e li riunisce nelle sue baldanzose balzane avventure senza fine alcuno che non sia irridere ogni legge poetica. Infatti i suoi nemici giurati sono i Pinkerton come chi vive di Miti sincretisti dalla Grecia al Gange al Giappone mettendo l’ideale di sé stessi sopra il reale proprio e del mondo. Se ora sei ancora convinta di volerlo conoscere mettiti in viaggio e sennò cerca altro. Meno rischioso.”

Risposi d’un fiato: “Voglio rischiare: il tuo ritratto mi ha coinvolto. Voglio vedere colori e cornice da vicino.

Bepi mi carezzo i corti capelli. Quasi rapati a zero. Bonariamente. Quasi protettivo e aggiunse: -“Non ti ho detto il rischio maggiore che corri”.

Sorpresa chiesi: -“ E cos’altro ancora, di più pericoloso che cercarlo, e di doversi misurare con un uomo e una pistola tanto temibile da far sembrare la mia caricata a coriandolii? Cos’altro posso rischiare?

Cara Robert Ford, oh cara, sospirò Bepi: -“Che tu ti ci innamori!”

Questa risposta mi sorprese. Chiesi chiarimenti. “Jesse Accio James è stato abbandonato a fine 2011 da sua moglie Zerelda Zee Cardellino. Stanca distrutta dalle sue scorribande estetiche nella pianura nel Sud. Ha fatto le valigie, pur amandolo, quando ha saputo che meditava addirittura un veliero detto Olandese Volante da usare per sfuggire meglio alla caccia che gli danno sul web. La perdita di sua moglie l’ha fatto quasi impazzire. Altro motivo per cui ti sarà difficile incontrarlo di persona.

E così è stato. Giunto a Vecchiano-Missouri. A Fine 2011. Dicembre. Ho potuto parlarci soltanto al telefono. In scambi di lettere. Le sue incredibilmente coinvolgenti e le mie altrettanto. Ho capito che mi apprezzava. Ma non accettava di vedermi. Seppure insistessi. Capivo che era preso dalla figura di Zerelda Zee Cardellino in maniera costante. Mi ripromisi di scalzarla dal suo cuore. Se solo mi avesse permesso d’avvicinarlo. Accadde per qualche ora ad inizio primavera 2012 nella di città neogotica di Milan-sforzesco. Neppure la più piccola intimità. Però mi presentai con tutte le carte in regola nei segni per stargli accanto. Nella banda. Anche sul veliero se avesse voluto.

L’ho rivisto, mesi dopo, dove sbocca il Serchio-Missouri. Mare. Passeggiando, appena mi prese sottobraccio, in cerca di una gelateria, scoprii quanto fosse ghiotto, bambinesco, il terribile pistolero fuorilegge, guardata sottecchi da occhi di brace come nei western gotici come nei melodrammi, la profezia di Bepi trovò conferma: m’innamorai.



 



 

dal QUADERNO D'APPUNTI DELLO PSICOANALISTA ACCERRY DISCARD

Robert è, decisamente, un caso interessante ed inquietante. Le categorie freudiane mi sono d'aiuto ma devo sintetizzarle in un dialogo col paziente dal linguaggio semplice e praticabile. Quella sorta di paralisi dall'azione che l'ha tenuta stanca ed emaciata per quasi due anni, lontano dalla Banda, da Jesse Accio James, prima di riapparire al Campo della Barra Contea di Clay-Missouri, di cosa si nutriva? Quasi un blocco cronico. E poi, possibile non si renda conto che ha ucciso? Di certo un bandito crudele e folle nella sua non estetica nei segni, però l'ha fatto a tradimento!

Se Robert Ford, mi dice che il 9 gennaio 2017, ha interrotto un "rapporto umano e di lavoro", segnala di non rendersi conto della gravità della pistolettata a Jesse Accio James. Si interrompe così un "rapporto umano"? che poi comprendeva, secondo me, amore passionale distorto, anche da parte del pistolero sia detto!; e poi definire "rapporto di lavoro" l'avventura western nei segni, dopo che JAJ, la volle non come lavoro estetico finilizzato a qualche dominio, ma soltanto come gioco libertario anche banditesco, denota una rimozione occultamento fatale per la malata.

Nei colloqui, poi, JAJ, Robert Ford me l'ha definito "poeta geniale", che le aveva dato un canovaccio da seguire per diventare pur'essa valente nell'ideare personaggi oppure proseguire quelli dallo stesso Accio James inventati. Ma se uno si fida di te fino a questo punto, perché sparargli?

Robert Ford è preda di un'emozione, incontrollata spesso, che si chiama PAURA. Paura dei propri limiti di coraggio d'azione d'ideazione. Ciò la porta a bloccarsi. Ammalarsi. Ad una stanchezza cronica dolente. Che per sua natura ovviamente la limita. E lei si identifica con quello che fa non con quello che è. Più fa più fa bene più viene ritenuta brava, più pensa, per questo, di essere stimata benvoluta amata...

Robert Ford, invece, per guarire non soffrire nell’anima nel corpo, deve accettarsi per com'è. Non accettarsi per quello che compie. I nostri limiti, compresa la malattia, nel corpo nel carattere, la limitazione che pone, sono caratteristiche del nostro essere da accettare.

Robert Ford per capire il suo atto compiuto il 9 gennaio 2017 deve convincersi che ogni consenso verso la sua persona, come poetessa come intellettuale western come organizzatrice oppure come donna che cucina accudisce una casa compie sesso, è relativo, non è fondamentale per la sua esistenza. Le persone, gli altri, devono volerci bene, o amarci, non perché siamo bravi... devono volerci bene amarci stimarci per come siamo. Jesse Accio James l’amava perché, come lui da piccolo, Robert Ford saltava i fossati e parlava con le rane. La poesia veniva dopo e così la velocità nell’estrare la pistola o ideare avventure western rapinose.

Devo far capire, a Robert Ford, che questo atteggiamento, patologico psicologicamente, di dover fare tanto del dover far bene del dover fare per gli altri... in una ricerca continua di consenso esterno... la fa ammalare. Bloccare. Peggio... la consegna a chi si approfitta della sua dedizione "a fare" ad essere dedita ancella subordinata a qualche teoria o prassi altisonante, tipo la Legge Poetica, a stare inginocchiata, a battere "musate" nei versi di gente azzimata come Baffetti di Rame come Pinkerton Lingua Grossa. Che l'hanno usata per uccidere Jesse Accio James, sfruttando la sua malattia e frustrazione.

Quando l'ho vista, in alcuni video, pochi mesi dopo aver sparato a Jesse Accio James, in una presentazione di poeti della Legge Poetica, lei seduta accanto, con fare ancillare, ma discosta, quanto basta a dar ruolo al sapiente Baffetti di Rame che vive con lei istruendola passo dopo passo alla adatta poesia adatta cultura adatta traduzione adatto viaggio nei luoghi del mito greco e orientale... ho provato una pena infinita. Però ho scoperto, il nocciolo del suo inconscio disturbato. Ho visto la rappresentazione del suo male, della sua malattia psichica, e ho inteso perché ha tradito e ucciso l'uomo amato e poi odiato. E, credo, visto come ne parla, di nuovo amato misurando la sua assenza da assassinato. Nella sua vita. E ancora vivo nella gioia western, posate le pistole, con Zerelda Zee cardellino. (clikka: Quando salvai Jesse Accio James dalla morte con L'Ave maria di Schubert il 9 gennaio 2017 di Robert Ford

Nei primi tre anni di scambi con Jesse Accio James, che non gliene importa niente di essere amato per cosa fa in estetica, ma per come è nella vita quotidiana, comprese le spensierate scemenze, Robert Ford si è rasserenata, è stata felice. Non c’era più chi la giudicava. Essendo costretta  a fare a mostrare di cosa era capace. Però la vita errabonda del bandito, le sue imprese rapinose nei segni, la sua scanzonata pratica creativa, ha impedito la vita in comune, quel tanto che bastava perché, tornando da sola Robert Ford, provando la sua attitudine nei segni, non sentisse quanto era “meno brava” del pistolero. Fino a farne una malattia. Se lei scriveva un testo JAJ ne impilava dieci, con una facilità che l’irritavano dopo l’ammirazione. E quel suo non dare importanza a quanto scriveva e illustrava non lo prendeva più come un atto ribelle comunista, bensì come noncuranza imperdonabile verso i linguaggi che rendono diversi, superiori, intellettuali, le persone. Robert Ford a questo aspirava. Ha cominciato a pensare che se JAJ non considerava fondamentali, per la vita, quando lui scriveva, era ovvio che non desse importanza manco a quanto, lei, con impegno e fatica e pure con guai fisici inventava.

Allora ha preso ad odiare JAJ. Perché nel frattempo entrata in contatto con Pinkerton e Baffetti di Rame si è sentita gratificata dal suo fare, operare estetico, che veniva riconosciuto come unico, importante, addirittura superiore a quello del bandito che senza regole non poteva durare a lungo. Anzi era necessario sparisse dalla circolazione perché la sua stessa presenza sovvertiva la necessità che la Nuova Legge Poetica s’affermasse. Diretta eseguita da poeti e poetesse che sapevano cosa fare cosa teorizzare. In gerarchia. Verticale. Altro che le stupidaggini di Jesse Accio James che riteneva la prateria-web e l'acquoreo-web come orizzontali, per eccellenza, senza autorità nè capi ove vivere reale-virtuale e avendone voglia estetica senza renderla merce. Robert Ford aderirà prima nascostamente, e sparato al bandito, enfaticamente alla Nuova Legge Poetica con la benedizione per il suo fare indefesso di Baffetti di Rame che in senilità avrà la soddisfazione di avere una discepola tanto disponibile.

Ma la vera essenza di Robert Ford era quella che vise con Jesse Accio James od è quella che vive con Baffetti di Rame? Se il suo presente sta nella seconda ipotesi: non guarirà mai,l né mai produrrà qualcosa di degno in estetica che non siano rimasticature del ramato assoldato dalla Compagnia del Rame. 

Intanto però devo stare ai fatti. Reali. Incontestabili. Il 9 gennaio Robert Ford ha ucciso l’uomo che l’aveva accolta nella banda a partire da come era, lui definendosi scemo, addirittura Accio, che aveva piacere gioia di stare con chi pensava a lui simile. Robert Ford per compiacerlo era giunta addirittura a dirgli: "io ti prendo intero, come sei, nel carattere negli atti che compi". E lui le aveva risposto: "Brava, 'osì mi garbi. Io fo lo stesso. Ognuno è 'ome gliè stato figliato. Perché mai arabattassi a segui Leggi estetie o a sembrà ello che magari nun siamo. Se te stai 'on me amami perché so nòtà per km nel Missouri-Serchio, so stà nei 'ampi ad amare per ore e poi magari se proprio ci tieni che riesco pure a centrà con la fantasia ogni genere estetio". Pensava questo fosse il "Patto" che li legava. JAJ per questo si era fidato, fino a volgerle le spalle il fatidico 9 gennaio 2017 mentre raddrizzava il dipinto dell'Olandese Volante. 

Robert Ford avrebbe dovuto rovesciare, nella sincerità, la sua affermazione: "Prendimi Accio, per come sono, intera, coi miei limiti, senza necessità che debba giungere per forza ad alcuna abilità nei segni con la colt".

Non l'ha fatto. Robert Ford, codarda, per questo, ha consegnato così al mito, alla ballata anarchica nei segni, Jesse Accio James. Bandito ucciso che "Eroe da libro senza libro" si salva per il ritorno di Zerelda Zee Cardellino. Scoprendo quanto bene stima complicità lo circondasse.  E, parimenti, e ciò è parte oggi del suo soffrire malattia, il disprezzo che circonda i Pinkerton e quanto lei ebbe a compiere. E quanto in amore si sia sbagliata perdendo l'oggetto del suo amore in una maniera terribile. Cercava il tragico studiando miti greci solo sui libri e con l'ausilio poi di Baffetti di Rame. Dovrebbe scrivere invece poesia, io glielo consiglierò come psicoanalista per guarire, sul tragico suo gesto rivelandone gli intimi e occultati motivi.  

Che San Freud la protegga in questo percorso. 

                                                                                                    
                                                 



 Zerelda Zee Cardellino, felice nel vento del Campo alla Barra, pensa al marito JAJ
            finalmente al sicuro dai Pinkerton e dal cordardo Robert Ford,
             che sta seminando il grano. 
          Il bandito e pistolero nei segni non c'è più. 
     Ogni vita estetica anche la più ribelle portava infelicità alla coppia.


 

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