:: Claudio Di Scalzo detto Accio: Fiori per la Nada invece di sprecarli altrove. |
Sono qui, dice la Nada, mi trovi sempre qui, in questo salotto che guarda il giardino. Passo ore a guardare i fiori che ho piantato in vasi strambi. Non ho più le forze per andare dal vasaio delle terrecotte. Sono barattoli con buetti sul fondo fatti col coltello e altri sbrecciati come me. Quando avevo ancora occhi adatti cucivo un cencino e passavo il tempo meglio. O bimbo una volta scrivimi il nome di tutti i fiori perbenino che a volte me li scordo e anche se non li ò piantati ner verso giusto né son fioriti ner mese fa lo stesso tanto me l’immagino. Non si smette mai d’esse sarta e si’uce con l’occhi. I fiori sono adatti l’accosti ch’è una meraviglia. Riordatelo di scrivemeli di tutte le stagioni che poi ci penso io a accostalli a cosa mi pare a me. Ho passato decenni a scrivere fiori a allestire giardini con erbe e piante scritte e disegnate nella tèra elettronìa sur-webbe... e non son serviti a nulla. Posati nei vasi più ricamati e preziosi. Tutto esta vegetazione à finito per vive inverni senza redenzione. Era meglio se li scrivevo per la Nada Pardini. Ma ora rimedio. Sarò ir su' sarto. Il figlio sarto gli cucirà i suoi "cencini fioriti". I più belli che mai abbia scritto disegnato fotografato. E mai passeranno dal web o da qualche libretto a stampa. Dono per la Nada per me! e li leggerò a voce mostrandoli sul palmo delle mani. Dono per mi-mà vedova di Lalo.
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