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Nada e Bambino

:: Claudio Di Scalzo: Accio e sarta Nada
15 Gennaio 2017

Claudio Di Scalzo:

Poesia ruotante del piccolo Accio e della sarta Nada. 

A mia madre, 18 agosto 1979 - Courtesy Galleria Peccolo Livorno.

 

 

 

Claudio Di Scalzo

(E) DI ME

(Narrative Photo con Accio e sarta Nada)

(e) di me sdraiato nella sghiaia non cancello le buchetta ture sui palmi delle mani - (e) di me sdraiato con febbri leggere sui mattoni rossi della camera verdolina  non assopisco  - crescere gracili non si decide nel grembo della madre – (e) se tutte le guazze ti bagnano non puoi chiedere di fare il Tarzan a tutti gli effetti - (e) se tutte le volte non mi fossi  voltato  a guardare male chi bene guardava mia madre forse lei non sarebbe passata indenne

 

 

- (e) se anche soffrivo nella passeggiata non abbassavo la guardia mai - d’istinto si è attaccati a chi ci ama - figurati il gracile palliduccio ben vestito con panni cuciti in casa - Ah sì! Scavare fra i calzoncini corti costa sgualciture se di timidezza riscopri tinte le tue gare - non concluse con l’alibi delle malattie ricorrenti sul calendario

 

 

- un gioco questo che ha funzionato a lungo (fino ad oggi) visto che un raffreddore mi uccide quasi – 18 VIII 1979

 

 

 


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