:: Sara Cardellino: Musica e Arte. Intreccio o binari separati? Manualistica per la coppia.


Professoressa Sara Cardellino spiega Musica e Arti ad Accio il 19 II 2023






Sara Cardellino

MUSICA E ARTE. INTRECCIO O BINARI SEPARATI?

MANUALISTICA PER LA COPPIA

 

Accio a scuola, nel banco del cascinale, con la dottoressa Cardellino! Mentre ascolta e annuisce le dedica un disegnino. Io amo questa professoressa tanto più giovane di me (la amerei anche se fosse all'incontrario lei con la mia età e io con la sua!) e sono al SERALE come vècio artista a prendere almeno licenza di Terza Media come professionista.
 



 

Sulla domanda se per la Musica e l’Arte valga separazione, come nei binari ferroviari o intreccio crocicchio, svolgo manualistica per la coppia. Se io, Cardellino, sono musica a lato poesia e tu, Accio, arte-estetica con a fianco parola, possiamo intrecciarci o seppur pensandolo proponendolo nei personaggi nella vita reale siamo separati?

Non resta che affidarci alla Manualistica cioè alla Storia della Musica dell’Arte che contiene Maestri, quelli veri, noi, io e te, siamo rifrazioni, saperlo ci diverte e ci fa restare umili e, lo credo fermamente, adatti a vivere assieme in ogni caso: sia che musica e arte si scambino sia che rimangano separate nei loro esiti estetici!

SEPARAZIONE O INTRECCIO?

Iniziò lo scrittore E.T.Hoffmann in uno scrittarello del 1810, dove la distinzione tra musica e arti figurative è totale e necessaria. “Come vi è potuto venire in mente di trattare plasticamente quest’arte (La Musica, NdC) che è proprio l’opposto della plastica?” Non contento l’autore del Perturbante “Mago Sabbiolino” nel 1814 ribadisce: “I due poli opposti l’antico e il moderno ovvero il paganesimo e il cristianesimo, sono in arte la plastica e la musica. Il cristianesimo annientò la prima e creò la seconda”.

Sulle orme di Hoffmann proseguono August Wilhelm Schlegel e Jean Paul. Antitesi senza discussioni tra Plastica e Musica. Cioè la musica se è estetica lo è contrapponendosi al dominio di ogni scultura dipinto disegno!

Al contrario Schelling con la Filosofia dell’Arte e pure Spengler col suo arcinoto Il Tramonto dell’Occidente (da tutti citato e mai letto) sono interessati e plaudenti non alla contrapposizione bensì all’incontro scambio. Schelling addirittura auspica musica e architettura dalle fondamenta al tetto.

“E Nice? Che dice?” Riprendo la battuta di Accio, indisciplinato allievo, che mi cita Zucchero Fornaciari in una canzone da perenne Hit parade, per sintetizzare che il filosofo dello Zarathustra prima wagneriano e poi anti… scrive nel 1871 nei “Frammenti della Primavera” commentando il dipinto di Raffaello dedicato a Santa Cecilia patrona della musica, che mai suono si udirà da questa bellissima figura perché le due dimensioni non sono compatibili.

Il Novecento invece sarà perlopiù a favore, teorizzandolo e praticandolo, a favore dell’incontro intreccio osmosi! Alleanza fra musica e arti figurative e astratte.

Gli espressionisti, tralascio nomi, in genere affermeranno “il suono del colore”. Boulez incontrerà e si ispirerà a Paul Klee. Stockhausen addirittura progetta una esposizione grafica della musica appesa in mostra come dipinti!

Su tutto, per la narrativa, il capitolo VIII del Doktor Faustus di Thomas Mann e cioè le conferenze di Wendell Kretzschmar. Da ricordare, e qui non so scegliere né rispondere, mi aiuti lo studente Accio, quella intitolata: “La Musica e l’Occhio”: dove viene sviluppata l’idea secondo la quale la musica è si arte però mancante di sensualità. Cioè con inclinazione alla castità-ascesi!

Vedo Accio scuotere il capo… a breve ricorderà dal 2009 in avanti i nostri accoppiamenti poco giudiziosi, temo anche l’onanismo me assente per 5 anni e 5 mesi, il vulcano del nostro ancora accoppiamento musica e arte per camere e prati e mare dal 2017 in avanti… eccolo l’indisciplinato!, si alza dal banco e viene a baciarmi tutta… che faccio gli metto una nota, musicale, negativa?, lo espello dal cascinale?... o accetto, oh se mi coinvolge, che aveva ragione Schelling, la nostra Filosofia dell’Arte Cardellino e Accio, necessita di musica-parola-pittura… e, con tutto il rispetto, sia Hoffmann sia Mann si sbagliavano di grosso. Su noi due di sicuro!!