:: Accio scrive a Sara Cardellino: Riflessioni con Gemma Galgani d'uno scasato per l'8 dicembre 2018 e l'anno che viene 2019. Con ricordo del 9 gennaio 2017


GEMMA GALGANI




Accio scrive a Sara Cardellino:

RIFLESSIONI CON GEMMA GALGANI
D'UNO SCASATO PER L'8 DICEMBRE 2018
E l'ANNO CHE VIENE 2019.
CON RICORDO DEL 9 GENNAIO 2017




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In questi primi giorni di dicembre, Sara… spira un’aria che mi stila nello struggimento. Fuori le fronde della magnolia muovono all'adagio il resto della nottata quasi contrappunto nascosto al sognante.

Tra pochi giorni l’Otto dicembre e vorrei accendere almeno un lume che dia orizzonte al dolore spoglio d’una nascita, mia, che immacolata non si è per nulla rivelata.

Gemma Galgani si definì una “povera scasata”. Aveva perso la casa e ogni affetto. Non aveva dimora dove prima l’aveva giovinetta. Il fallimento economico del padre la privò di tutto. Miseria e altre mura scarne sconosciute. Anch’io negli ultimi decenni sono stato “scasato”. On line nei siti che ideai. L'ultima volta il 9 Gennaio 2017!

L’amore e la poesia che pensavo casa mia non esiste più.

 


VOLTO SANTO IN SAN MARTINO LUCCA - CRISTO E GEMMA NELLA PAROLA


 

Però la povertà data da non avere casa perché le mura sono state vendute nel fallimento, il dolore che ciò porta fitto, è ancora poca cosa a scoprire d’essere povero nella “casa del cuore”. Scrive Gemma Galgani. A non avere la coniugazione con l’altro del verbo amare si è scasati quasi irrimediabilmente, neppure il perimetro di stanze abitate perdute danno requie.

Io Scasato ho trovato ancora casa in Sara Cardellino che avevo perduto nel novembre 2011.

Sono nato nella postura di chi è portato al riso alla gioia al divertimento, anche con generosità e semplice candore, a vivere ogni dedizione amando, con i segni e la fedeltà,… e ho visto ogni “incendio dell’amore” perdersi. Prima che tornasse “La donna che visse due volte nel cuore dello stesso uomo”.

Chi porta il peso delle ferite affettive, aperte dalla disgrazia, dal tradimento e dalla morte, ha nel calvario di S. Gemma Galgani, una misura di dominio libero e persino gioioso. Chi spegne l’amore o la tramuta nel puro istinto bestiale ha ancora in lei una contromisura, dove la lezione dell’Amore, semplice e non scostante, è vita vissuta per la vera armonia, per la vera libertà e, soprattutto, per il “dono”, come rivelazione evangelica del “dare la propria vita”.

 

 “Preghiera in quartetto per ritrovare casa oltre l'autunno e l'inverno:
“Padre Figlio Spirito Santo Gemma”
Poesia visiva ed erbario per Sara Cardellino - 8 dicembre 2018




 

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Gemma Galgani, assieme a figure del movimento operaio, al bolscevismo (per me l’eresia proletaria comunista è una forma di Vangelo contro il male economico-capitalistico nel mondo) mi ha dato le forze per accettare il fallimento di 40 anni di vicende mie nell’estetica pur dentro una prassi cristiana e anarco-libertaria.
 

clikka 12 santi per L'Olandese Volante
 

Ho sempre avuto repulsa mista a nausea per chi impernia la propria vita sulla presunzione dell'intelligenza, sui saperi poetici volti al dominio su chi vive di libri letti e da leggere e di citazioni espellendo la vita reale e soprattutto gli umili i candidi i poveri nella cultura.

Tra i miei maestri ho Lalo camionista Il Pazzo barbiere e Jeanne Hèbuterne e valgono molto ma molto di più di chi storpia vanitosamente Deleuze o Lacan o Heidegger.

Mi fanno pena e tristezza chi dinanzi ad autonominatisi colti intellettuali prova vergogna; fino ad annichilirsi, come persona libera, a battere “musate” nelle prove letterarie prese ad imitazione e venerazione. Tanto più se donna. Riducendosi al servaggio, nei linguaggi teorici, per ricevere patente di colta poetessa

Gemma Galgani definita isterica da un disgraziato dottore positivista imbevuto di saperi ha soltanto il suo corpo malato e sofferente e “la testa un po’ matta” da donare a Cristo crocifisso.

Gemma ha il “dono delle lacrime” che sono “acqua profonda del cuore” e le poche conoscenze apprese a scuola poi interrotte per la miseria sopraggiunta in famiglia.

Gemma sconta la povertà economica e quella del sapere e le prese in giro perché è una “ignorantella”.

Però poi capisce che Cristo giunge soprattutto agli “inespressi” ai semplici ai “minimi” in sapienza perché a loro porta la sapienza celeste.

Cosa valgono i libri letti le teorie artificiose… valgono nulla!… sono “pula” residuo del grano… che altri otterranno panificato. Dio porta a Gemma l’inaudito del conoscere e del sapere attraverso lo “scasamento” e la sofferenza e l’umiliazione. 

Sull’umiliazione subita può sorgere la salvezza. Forse soltanto Kierkegaard, ne “L'Esercizio del Cristianesimo”, può essere utile leggerlo per capire il viaggio terreno di Gemma. La sua Mistica semplice che è letteratura elementare, bambina, affettiva.

 



Accio e Cardellino sull'argine del Serchio.
Pasqua 2018 a Venezia. 
Con Karoline Knabberchen e il Bambino sulla sedia.
Tomba di Lalo e del Pazzo



 

Io che sono stato Bambino sulla Sedia a recitare poesia a forza ho in Gemma una protettrice nell'umiliazione. Ancora impostami il 9 gennaio 2017.

In quei giorni ho inteso, Sara Cardellino, che Cristo, era tornato dal chierichetto di Don Gino, perché “scasato” perché ogni scrittura ed estetica poteva dirsi perduta e inutile. Ero tornato il Semplice che sono sempre stato e che tanti scritti e immagini avevano storpiato. Se non ci fossero stati più questi scritti... sarei stato avvicinato non come scrittore o artista... ma soltanto – da chi poteva amarmi – come uomo semplice… come Accio.


 


Gemma Galgani



 

Tu… Sara hai visto soltanto quest’uomo.

E sei tornata, ad abbracciarmi (clikka) la Domenica delle Palme 2017, dopo che nel 2011 mi lasciasti.


L'addio a Villa Malcontenta 20 novemmbre 2011