:: Una sola infinitą di Sara Cardellino. A Venezia a Vecchiano. Con proverbi e Puccini


Sara Cardellino sente la scemenza di Accio e dice a breve "Ma Claudio!" 
Tavola 30 x 40 cm - cartone duro - ottobre 2017




Claudio Di Scalzo

 A VENEZIA A VECCHIANO. UNA SOLA INFINITÀ DI SARA CARDELLINO.
 
(con proverbi con Puccini)

 


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Siccome dico spesso delle scemenze… siccome uso espressioni vernacole cattive… siccome ho un soprannome, Accio, che mi segna fin da bambino… Sara Cardellino, anche a Venezia di recente… se dico qualcosa che va “fuori del seminato” che “sfrasca il giardino” (tutti espressioni che lei veneta tenta di pronunciare assieme ai suoi proverbi che mi garbano come li pronuncia) lei se ne esce con l’espressione: “Ma Claudio!!” tradotto che dici! che combini!... lo pronuncia in maniera talmente affettuosa che mi conquista… mi garbava sette anni fa… figurati adesso!… allora ho cercato di cogliere col fumetto la sua espressione… mentre alza il sopracciglio e prima di dire la fatidica frase: “Ma Claudio!…”

Questa mia “scemenza” le garba tanto. Io lo so! E a volte la recito! Per Lei. Sara Cardellino che segue l’ispettore Coliandro in TV, la prima serie quando stavamo assieme, e la nuova che siamo tornati coppia, con particolare entusiasmo… pensa che anch’io perdo sempre nelle arti, risolvo spigolose indagini dove capito per caso, prendo le botte, e gli altri si prendono i meriti… e lei mi ama per questo. E io sono contento che vada così la faccenda… perché a me della carriera letteraria o di essere ritenuto artista non m’importa… ma di chi mi prende il capo e mi bacia… proprio come un personaggio dei fumetti o da romanzo popolare… quando ho perso quasi tutto… questo m’importa! Tanto. Tantissimo. E poi ci disegno sopra… “Ma Claudio”.

Questo meccanismo ha prodotto personaggi ironici e umoristici. La letteratura e l’arte però viene dopo… “Ma Claudio!”. Sono apparsi nel 2009 Golem e Mara Zap: Rosa Mollica e Marco Pachi, Salata Maretta e Covato Poco… Sono parenti di Paperino e Paperina, Olivia e Braccio di Ferro… Andy Capp e Flo.


 


"Sara Cardellino dialettale ma anche Mara Zap" 
ottobre 2017


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La Mia filosofia è semplice. E’ quella di un uomo semplice. “Bisogna stare alla pari”. E allora se io uso i proverbi pisani e lucchesi, voglio imparare anche quelli veneziani e veneti. Per intendere, alla pari, la mia Cardellina. Che me li gira. Per farmi divertire o consolarmi. Se mi capita qualche guaio. Qui l’ho disegnata mentre mi dice: "Le bone parole onze, e le cative ponze" …Tradotto: "Le parole buone ungono, le cattive pungono" (e sono utili, oneste, vere) … - Ma, nella tavola, potrebbe essere anche Mara Zap o Rosa Mollica.



 


"Sara Cardellino a Venezia
che poi regala gli LP di Puccini alla Nada ammalata"
Tavola 30 x 40 su cartone duro, tecnica mista
ottobre 2017





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Qui Sara Cardellino è un signora musicale che a malapena riesco a catturarne il fascino. Interprete di Bach e Vivaldi e Schubert con il flauto traverso che lascia turbati e coinvolti. Però questo disegno come tanti altri, più che alla sua figura di musicista e di latinista che sa scrivere in forma classicamente pura, va alla donna che da quando ha saputo mia madre sofferente, nel dolore di cuore, e che pende dal gennaio 2017 sull’abisso;... lei dalla Domenica delle Palme quando ci siamo reincontrati, le ha mandato uno stereo compatto (li stanno riproponendo sul mercato) con LP di Puccini.

Quando sono tornato a Vecchiano mi è venuta incontro la Nada che mi dice: “Accio, ascolta che bella musica” E ho sentito le note della Bohème. “Mamma ma dove hai preso il giradischi e i dischi?” – Me l’ha spediti una signora musicista, mi ha scritto che t'ha conosciuto a una cena con Il Pazzo, anni fa, il tuo amico barbiere, ogni mese ne ne manda uno”. Sara ha inventato un bugia, non ha mai incontrato il Pazzo, morto nel 2005, però è stato il modo adatto per far accettare il dono. Così la sarta Nada può sempre ascoltare un disco nuovo: la Butterfly e la Tosca di Puccini e poi Cavalleria Rusticana di Mascagni e poi il Verdi del Rigoletto. “Che bel dono, Accio, ringraziala tanto, quando starò meglio invitala a pranzo, mi ci portava il tu babbo a sentire l’opera a Torre del lago quand’era vivo. Sono meno sola in casa con la musica di Puccini”

Ecco, questa, è Sara Cardellino.