:: Accio: La mostruositą di Cyrano. A Sara Cardellino

 

CDS: "Cyrano il 12 gennaio 2017" - Acquarello  ematita su carta 20 x 30

 

 

 

 

Claudio Di Scalzo

LA MOSTRUOSITÀ DI CYRANO

(Personaggio transmoderno per Sara Cardellino)

 

Cyrano è un personaggio che vive in coppia con me Autore e con quanto il colore, nei sui fondamentali nei suoi complementari, rimanda all’immaginario specchiante gli organi in azione nella passione nell’amore nella politica.

Cyrano s’appropria di una sorta di mascherata dei significanti, con la sua mostruosità che non sta soltanto nel naso ma in ogni esagerazione comportamentale - rendendolo inaffidabile? - per agire nel reale con piena esuberanza di finzione.

Nel petto di Cyrano sulla punta della sua spada avviene lo svelamento passionale, l’ardore s’inanella in una sorta di mostruoso eccesso linguistico - nell’alcova addirittura seminale, si vaticina, arrivi fino a 12 eiaculazioni nel giro notte-giorno con l’amante, 13 col colpo in canna dice il moschettiere soddisfatto di sé tra le cosce e i seni - dove il simbolico si moltiplica rompendo ogni limite. Della creanza, del gusto, della correttezza, dell’etica e anche dell’estetica, contraddicendo, mostruosamente, la sua poesia la sua arte. Ma è proprio in questa scissione che attiene al bene/male (sta anche in Dio dice per giustificarsi Cyrano) che si verifica l’autonomia della biografia di Cyrano, in reale vita e arte, da ogni altro comprimario della scena estetica del suo tempo.

Il prezzo che Cyrano paga è alto. Intanto la sua mostruosità gli impedisce di vivere l’Amore. Rivelato-Rivelante. Che cerca da un’esistenza e per il quale morirà. Cyrano muore tante volte quante sono gli agguati in cui cade. Tante quante sono le volte che Rossana non lo intende - perché dovrebbe amarlo intero, anche nella sua parte mostruosa -  e lo fa morire solo con la sua piuma bianca incompresa svettante sulla sua mostruosità. Fino alla prossima resurrezione in qualche altro genere estetico. Non più parole e magari fotografia e dipinti.

Cyrano è un anacronismo nel contemporaneo duemila. Vive in tempi diversi dove eredita le sue mostruosità di comportamento così come il sublime che è capace di recitare dietro lo schermo della letteratura. Cyrano si conosce si scopre soltanto morendo. La spada sbatte contro la l'architrave sfogliata dei simboli, s’agita verso la luna irraggiungibile, e intanto muore… e qualcuno dalla sala gli grida pure che dovrebbe vergognarsi per come ha distorto la sua vita in un’inutile duello e attesa dell’Assoluto senza sapere bene cosa fosse. Eppure anche il finale è da commedia tragica, Cyrano scherza con la sua fine! ha troppo naso troppa mostruosità per concedersi o essere accettato dal sublime… ha soltanto la piuma… la pagina bianca che ha sempre sporcato con qualche atto più che cattivo... assurdo. Perché lo spadaccino più forte di tutti nei segni può essere ucciso soltanto con l’agguato e da se stesso che all’agguato si reca sapendo che un trave spurio e volgare - linguistico! - calato dall’alto gli spezzerà la schiena.

 

 

La vicenda del mio Cyrano – lo scrivo come autore che fiero presenta il suo personaggi vivendoci in coppia, perché anch’io ho le mie mostruosità anch’io devo vergognarmi di qualche azione crudele compiuta in tutta innocenza!, è quanto in questo gennaio 2017 ho di più caro! e di più intimo! e mi garba morire con lui. Tanto il tempo codificato da altri, dagli spadaccini senza nerbo e al servizio sempre di qualche boria personale o partito, non sanno che Cyrano vive in una distribuzione doppia del Tempo. Ritornerà in qualche altro combinato di forme  e generi inattuali come il suo incedere con la piuma bianca tra le mani da offrire al Nulla. 

E Rossana? che farà Rossana dopo che Cyrano sarà morto da solo con la sua piuma? Non si sa! Il racconto transmoderno non lo dice. Potrà prendere la spada e infilzare chi ha detto al suo eroe mostruoso che doveva "vergognarsi" per la sua vita e la sua arte! Potrà raccogliere la piuma-pagina è scrivere la sua opera tragicomica con protagonista chi Cyrano amò, cioè lei, senza conoscerlo se non per la sua mostruosità rifiutata. Potrà attendere che torni da qualche tempo anacronistico e inattuale con lui che spavaldo, ancora vivo e mostruoso, recita: "ogni morte per Cyrano non vale!" -  Perché i personaggi non muoiono - se non il tempo di una sofferenza "mostruosamente irraccontabile" - a morire senza ritornare è l'Autore.