:: Aglaia: ascoltando la Suite Bergamasque di Debussy. Ma tu non sei qui.

 

 

AGLAIA
ASCOLTANDO LA SUITE BERGAMASQUE DI DEBUSSY. MA TU NON SEI QUI.

AL MAESTRO DELLE ONDE

 

 

Je prends mon petit-déjeuner con l'amor mio Debussy. Sai quanto le colazioni visionarie m’aiutino poi nelle prove da camera in Laguna a sopportare le follie di questo mio mondo.

Ascolto la "Suite bergamasque" e tengo in vista, non li leggo, tu li sapevi a memoria, i versi di Verlaine dalle "Fêtes Galantes": ho apparecchiato anche per lui, caffè e biscotti. Niente Laudano.

Ricordi, Maestro delle Onde, quando mi conducevi a passo di danza dal divano alla libreria con questa musica; eleganti fintamente Belle Epoque; e tu, per impressionarmi, declamavi "...'qui volt charmant masques et bergamasques'! ... Al Clair de lune ti bacerò ancora... ma la strada è lunga ancora... dal divano alla finestra almeno!" Allacciati impertinenti e realisticamente seducenti! E questa decadente minuscola passeggiata sfociava irrimediabilmente in risa.

Brivido mattoide, a ripensarci stamani, di infinita dolcezza. La tua mano sul mio fianco, temeraria. I baffi sale e pepe che mi sfioravano appena l'orecchio, mentre sussurravi ancora i versi del devoto a Watteau. Mi ci porti a Citera?, bisbigliai.

Avevo, sulla pelle, la stessa sonorità rarefatta della partitura, erano le stesse sospese dissonanze della Suite a farmi spumeggiare inchini con rapinose ardite mosse nel minuetto... Il nostro dialogo tra voci sospirose, era composto di accordi staccati, ampie volate e brevi episodi polifonici.

Tempo rubato nel preludio moderato: ieri od oggi?

Non soffro più di quei bruschi mutamenti d'umore, quella 'malancholìa' che mi sospingeva a notte, tu assente, in labirinti privi di ragione… perché ora ne riconosco l'incedere come alito sulla nuca; e non mi lascio sorprendere. Ma se non avessi ballato con te, spensierata, in sala da un divano alla libreria giocando nel Tempo Rubato del Preludio di Debussy in Fa maggiore… ancora non avrei difese.

Le tue mani che tante volte han fatto corolla al mio viso, alle mie lacrime, sono state farmaco per lo scoperto nuovo sorriso giunto. Han lenito quanto di me non puoi conoscere: è questo il nostro più luminoso segreto: e il più nascosto.

Attendo la primavera quando tornerai. Mi manca la tua fisicità. Del resto, tutto conservo di te. Anche la lettura zoppicante nel tuo francese di Verlaine!

Ti bacio, come sai. Tua, sempre, Aglaia

 


 

 



 

CDS/NOTA

AGLAIA (legata al MAESTRO DELLE ONDE/CLAUDIO) è personaggio che rimanda a SARA. Dal 2009 diventa protagonista di un romanzo transmoderno e polifonico a quattro mani. Evocante il melodramma e l'immaginario della musica classica. Aglaia è stata pubblicata sull’Annuario TELLUS 30 “Nomi per 4 stagioni. Dall’Illuminismo a Internet”, 2009. Nella sezione IMMAGINARIO/PESCA WEB dell'OLANDESE VOLANTE appare quanto è cornice visuale, “pescata sul web”, dedicata con didascalie al personaggio di AGLAIA.

 


I due fotogrammi identici della Chiesa degli Scalzi

a Venezia dove ha inizio il romanzo anche visual-musicale

di Aglaia e del Maestro delle Onde

   ben si adattano al rapporto autori/personaggi
 

AGLAIA IN MELÒ SULL'OV