:: Bruno Ritter - Claudio Di Scalzo: La forca in Val Bregaglia

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Claudio Di Scalzo

LA FORCA IN VAL BREGAGLIA

Nel dipinto di Bruno Ritter viene evocata la storia di violenze e torture che anche in Valchiavenna e Val Bregaglia s'accesero nel passaggio dal medioevo all'età moderna... e realmente a Vicosoprano ci sono sale in un palazzo dove veniva amministrata la giustizia, violenta, nell'epoca considerata... e la gogna-forca emerge ancora come la fotografia conferma nel bosco, Cudin, vicino a Stampa. Nella Svizzera-Bregaglia

 

 

Foto Bruno Ritter

 

 

La pittura di Ritter grazie al genius loci ricorda la storia nascosta e regionale alpina e dilata la gogna a simbolo universale del male che storpia corpi e coscienze chiamandosi diritto. Amministrazione della giustizia. Serve ricordare che il nostro Alessandro Manzoni con "La Colonna Infame" e nella tragedia l'Adelchi rammemora il medioevo fin dentro la modernità del seicento e come innocenti o semplici disgraziati venissero stritolati dal meccanismo di ferire e uccidere come esempio. Se questo messaggio, contro ogni tortura, lo compie il pittore, evitando ogni scadimento nella facile e politica propaganda, con i toni accesi dell'espressionismo tragico e con il reale fotografato, diventa un'estetica utile per il presente e contempraneamente una doppia opera d'arte.

 

 

DOCUMENTI

(…) che li suddetti delinquenti (i due fratelli Pedranzini, autori del furto di due caval!i a Loppia in Valbregaglia, NdR) siano consegnati nelle mani del carnefice e condotti nel Iuogo del Patibolo, ove siano loro tagliate le teste e poste sul Iegno di detto Patibolo e li corpi i interrati ivi fra le colonne a pubblico esempio e condannati li detti delinquenti a tutte le spese. - Dato in Vicosoprano li 1 Ottobre 1795 - Giacomo Maurizio, Notaro

Quale sentenza fu a dì suddetto puntualmente eseguita alla presenza del Magistrato e una moltitudine di popolo.