:: Claudio Di Scalzo: Leggere per me è una messa in scena...

 

 

 

 

Claudio Di Scalzo

 "LEGGERE PER ME È UNA MESSA IN SCENA"

 Performance e poesia visuale dedicata a Gabriele D'Annunzio

affidata alla rivista francese DOC(K)S di Julien Blaine.

 

Negli anni Settanta pubblicai testi e fotografie (poesia visuale e performance) su riviste francesi. Come Doc(k)s la rivista dell'avanguardia parigina.

Proponevo il rapporto con la lettura ironizzando sul mito dannunziano. Già smontato in poesia da Guido Gozzano. 
"Leggere per me è una messa in scena..."

Parco: Tamerici, ginestre fulgenti, ginepri, mirti, mandorli...
Verso il mare ove la sabbia scintilla infinita...
VIALE: ogni sostanza si tace, la luce e il silenzio risplende...
Il molle settembre tra le siepi...

La foto fu scattata nel giardino vecchianese. Da Margherita Stein. Che poi traduceva il tutto in inglese e tedesco e francese con me.

Il mare era quello di Marina di Vecchiano e di Marina di Pisa e Viareggio. Dove fu scritto L'ALCYONE da D'ANNUNZIO.

 

 

La barba che porto nella fotografia era mutuata dal simbolismo europeo. Oggi son tornate di moda. Ed è stata appunto una pubblicità in TV alla D'Annunzio ad avermi fatto ricordare che ventenne facevo il dannunziano per riviste francesi con una fidanzata lucchese di Monaco. Il gallerista Roberto Peccolo mi consiglia di ritrovare i negativi (non ci riuscirò mai!) e di esporre la serie. Come ero. Come sono. Quasi una auto-storicizzazione nel tempo del solleone. I galleristi ne sanno una più del diavolo... e sembra che la poesia visuale degli anni settanta sia tornata a tirare sul mercato del collezionismo.