:: Claudio Di Scalzo: Partendo da una foto di Kertesz

 
 
Parigi - Pont des Art
 
 
 
 
 
 CLaudio Di Scalzo
 
“Agenzia per viaggi” partendo da una foto: Kertész
 
La foto André Kertész l’ha scattata a Parigi nel 1932. Si vede il Pont des Arts e difatti la foto così è titolata. Prima che il nostro viaggiatore vada a Parigi in cerca di questo ponte forse ci conviene, a tutti e due, a questa mia Insolita Agenzia per Viaggi (A x V) partendo da una foto, di “guardare” meglio l’immagine.
Chiediamoci chi rimane in questa foto. Chi va verso l’altra sponda o chi raggiunge la statua? Io scelgo chi va verso la statua e siccome dietro c’è l’orologio e dunque il tempo, saranno proprio queste lancette a congelare le vite che vediamo. Queste persone le incontrerete aspettandole ai piedi della statua. Se il monumento c’è ancora. L’orologio di Kertész nutre la radice di quel presente lontano, strappa i morti al non esistere, li rende turisti per sempre in un immaginario senza esito; essi, badate bene, completeranno, amichevolmente, la vostra presenza a Parigi da sponda a sponda in giorno qualsiasi che verrà.
 
 
André Kertész (Budapest 1894-New York 1985) è stato uno dei massimi interpreti della realtà del suo tempo, reporter per le più importanti testate internazionali, ma anche maestro per molti fotografi, come Henri Cartier-Bresson, che da lui impararono ad usare il mezzo fotografico in modo naturale, rigoroso, privilegiando il “racconto” a scapito degli effetti speciali. Il suo percorso creativo viene diviso per aree cronologiche e tematiche più o meno così: Periodo ungherese (1894-1925), Periodo francese (1925-1936), Distorsioni (1933), Periodo americano (1936-1962), Periodo internazionale (1963-1985), Fotografie a colori.
 
La foto del Pont des Arts rientra nel periodo parigino. Il fotografo si trasferisce a Parigi nel 1925 e questo cambiamento caratterizza positivamente la sua vena creativa, raffinandone la costruzione delle immagini con una maggior forza espressiva.
Lo studio delle opere lasciate da André Kertész confermano l’influenza del Surrealismo la cui nascita avvenne in concomitanza con il soggiorno parigino del fotografo. Solo due anni prima, il 5 ottobre 1924, Breton redasse il primo “Manifeste du Surréalisme”: corrente estetica e politica che segnerà tutte le arti figurative e letterarie del periodo.
 
André Kertész si affida al frammento in una sorta d’illuminazione che unisce senso narrativo e istante.
Le sue foto attraversano oblique l’assurdo intriso di malinconia.
Sembra che nelle foto di Kertész l’inconscio sgusci fra le due fessure, due mondi?, dell’ironia e dell’amarezza.
Quanto ci sia di Diario nella foto del Pont des Arts lo rivela la minuziosa allegoria di uomini che vanno e vengono guardati da una statua e da un orologio nella scansione di stare, tutti costoro, nella logica dei passi verso la morte.