Home Page Olandese Volante
Home page Site map
::

:: DINO CAMPANA: PROSPECTUS III
24 Febbraio 2013

   
 
   
 CDS "Nella notte cammino" - Inchiostro su carta
 
 
 
 
 
 
 
NEL TESTO DEL MAESTRO COME PASSERO NEL NIDO
(Esercizio d'accesso, ascesso?, Transmoderno numero uno)
 
A ciancicare della firma che volete scapponi? cambia ogni notte impuntata tra il vaso terroso del geranio e la polvere sfarinata dell’Orsa. Come potete intenderla? Sgorbio al presente che s’imbuzza con cancellazione per robusta malattia di nervi. Si dimena nel batacchio stellato sulle vocali, battuta dalle lontane, ghiacce bottoncine, per gioco d’equilibrio tra lo spirato e la barba del Cristo che ricresce. La nidiata coccolata da Soffici e Papini la chiamano simbolo, nella loro morfinomania, scambiano lazzeronismo per realtà da chiudere e aprire a piacimento. Femminilità idealista. Dolciastra canaglia morale. Sulla panca dell’ospedale trovo la mia firma: Cara mamma, l’artista ingenuo ha inciso sulla panca il ritratto della sua mamma abbandonata un occhio sù e l’altro giù. Ha modellato anche te? e me che son venuto da lì? Sulla panca incomincia nella lettera, nella punteggiatura, un mistero che non so spiegare. Claudio detto L'Olandese
 
 
 
DINO CAMPANA
 
PROSPECTUS III
 
Cara mamma
nella chiesa del mio paese gli arcipreti cantano con voce di bue. L’Italia siede nel porto d’Ostia sotto l’arco d’oltremare volta al limo del Tevere la faccia, ed eternamente giovane tra ortaggi mitologici passeggia col suo passo di belva niciana. A mezzogiorno nel vecchio chiostro a lunette imbiancate con affreschi di santi insulsi la voce dei caporali rintrona terribilmente. Al rombo del cannone. Il treno coi vagoni decorati di frasche sportive arriva. I vagono rossi coi nostri soldati. Dentro una persona gentile, certo una donna, ha messo dei mazzi di gigli che riempiono d’odore tutto il vagone. Il treno parte, cantano, la Falterona gira, sul solco, l’odore del giglio. Il treno batte con dei preaccordi di chitarra, per scalatura abrupta dei colli un grido di tre note lungamente canta.
 
 
 
da Taccuini, abbozzi, carte varie
a cura di Enrico Falqui


Commenti COMMENTI


Documenti Correlati DOCUMENTI CORRELATI