:: Paul Nizan. Biografia con effrazione parentale - I

 
CDS: "Paul Nizan con effrazione parentale" - 9 ottobre 2013

 

 

Claudio Di Scalzo

PAUL NIZAN

Biografia con effrazione parentale - I

Nasce a Tours il 7 febbraio 1905. Originario della Bretagna, ex-contadino, il nonno di Nizan, era diventato operaio nelle ferrovie. Suo figlio, anch’esso ferroviere, riusciva  a raggiungere una posizione di modesto dirigente come capodeposito: di questa collocazione sociale del padre, faticosamente conseguita, Nizan ha lasciato una testimonianza narrativa nel romanzo “Antoine Bloyé” pubblicato nel 1933. La madre di Nizan è Anne-Marie Schweitzer. Il celebre “dottor Schweitzer” era cugino di Nizan.

Nel 1924 entra all’Ecole Normale, ” l’accademia” dello spiritualismo filosofico francese. Qui matura la riflessione e il conseguente rifiuto sulla società borghese e sui suoi funzionari intellettuali, i filosofi : “Le chiens de garde”. Il libro pubblicato poi nel 1933 è una requisitoria  contro i “professori” ufficiali. Stringe amicizia con Jean-Paul Sartre. Insieme divideranno la stanza durante gli anni di studio.

 La madre passa a nuove nozze con il direttore dei cantieri navali di La Rochelle.

Nel 1926 abbandona per un anno la Normale e si reca ad Aden, precettore presso una famiglia inglese nella colonia. Fu un’esperienza bruciante, un estremo ricorso alla soluzione individuale del rapporto con la realtà: nacque “Aden Arabia”, un saggio memorialistico pubblicato nel 1932, che denuncia oggettivamente il colonialismo, faccia “esotica” di quel capitalismo che Nizan ha creduto di lasciarsi alle spalle fuggendo dalla Francia. Tornato a Parigi, si presenta all’amico Sartre: “Entrò senza bussare; era livido, un po’ gonfio, sinistro: mi disse: Non hai un’aria allegra. Ho scritto il saggio filosofico L’Immaginazione. Ti fa ridere?”

Il ritorno da Aden segna l’inizio dell’impegno politico militante di Nizan. Rigettati gli atteggiamenti letterari e il ripudio estetico-esistenziale della società, egli entra, ed è il 1927, nel Partito Comunista accettandone integralmente le indicazioni di lotta contro il fascismo e contro la socialdemocrazia. VI° Congresso della III Internazionale, 1928. Espressione della fase di trapasso dal romanticismo rivoluzionario all’accettazione del partito, è il romanzo più avvincente di Nizan “La conspiration” uscito nel 1938.

Insegna per un anno a Laon. Decide di sposare Rirette, una brava ragazza di buona famiglia; nascono due figli. Vince la cattedra di filosofia al liceo di Bourg. La lascia per quella al liceo Pasteur di Parigi. E’ immerso nel lavoro filosofico e politico di quegli anni. Nel 1932 il partito comunista lo candida alle elezioni per la Camera, ma riporta solo qualche centinaio di voti. A Parigi gli vengono affidati numerosi incarichi culturali, tra cui quello del mantenimento dei rapporti con i gruppi cattolici; è di questo periodo, 1932-1935, la particolare acutezza dello scontro teorico con il Modernismo, anche nella sua versione “progressista”, il Personalismo. Nauseato dal quotidiano indecifrabile degli intellettuali maturano in lui i principi della filosofia esistenzialista.

Dal 1935 in avanti - VII° Congresso della III Internazionale – Nizan svolge un’intensa attività di intellettuale militante: l’anno precedente era intervenuto a Mosca al Congresso internazionale degli scrittori sovietici. Il soggiorno in URSS sembrerà rivelargli la scoperta di un mondo nuovo concretizzato in un’esperienza storica determinata. Il romanzo “Le cheval de Troie”, del 1935, sviluppa temi analoghi, innestati sull’episodio contingente dell’organizzazione di una manifestazione antifascista.

Il 1° marzo 1937 viene chiamato a far parte dela Redazione di “Ce soir”, quotidiano comunista della sera; con lui il poeta Aragon. Dirige la pagina di politica estera; il leit-motiv dei suoi articoli è l’unità democratica con l’URSS contro il fascismo tedesco. La necessità dell’intervento politico quotidiano non lo distoglie né dal lavoro letterario né dalla riflessione filosofica: nasce infatti “Les matérialistes de l’antiquité. E’ il 1938.

Il 24 febbraio viene firmato il patto Ribbentrop-Molotov fra Unione Sovietica e Germania. Non molti giorni dopo, il 17 settembre, Stalin attacca la Polonia e si appresta a invadere la Finlandia; Nizan con un gesto che fa clamore rassegna le dimissioni dal partito comunista. Rientrando a casa ritrova l’amico Sartre, sul ballatoio, che lo abbraccia piangendo e che mormora scriverò sul tuo gesto. Lo faro!

Paul Nizan muore in guerra il 23 maggio 1940 a Dunkerque, a 35 anni. Lascia incompleto il suo primo dramma “le mosche”.

 

 

 

NOTA

Ringrazio l’editore Bertani che negli anni Settanta pubblicò e diffuse in Italia i libri di Nizan. Che consulto e che mi ispirano. Anche in questa biografia con effrazioni. Allora esistevano editore che pubblicavano libri utili per il Movimento Operaio e le sue lotte e la sua storia. CDS