:: Claudio Di Scalzo: L'amico Hermann Scherchen

                                       

 

 

Claudio Di Scalzo

L'AMICO HERMANN SCHERCHEN

Uno degli amici prediletti per le sere d'ottobre, nella piana alpina di San Cassiano Valchiavenna, è Hermann Scherchen. Un direttore d'orchestra che dirigeva per ottenere sempre e comunque, fino all'estremo della morte sul palco, 12 giugno 1966, un risultato sonoro. Un approdo estetico. Anche perché era un comunista eterodosso e credeva nel futuro di politica e arti al servizio della liberazione dell'individuo. Oggi, sapendo del fallimento d'ogni comunismo e d'ogni azione libertaria, anche sul web, delle arti, come non tenere caro questo amico imponente e inesauribile?

Potenza, allegria nel cogliere della vita l'impasto dei nervi con la fragola dei sensi, costruzione costruttiva solida che si posa sull'orecchio scolpita nel fiato... questa la Settima di Beethoven diretta da Scherchen. E, là fuori, verso la baita, la volpe in allegria cerca prede, e si genera tra le radici del campo il desiderio che la tana della bestia svella il loro attorciglio con unghioli taglienti e muso sporco di sangue.