:: Manutenzione nel gelo di “The Lord Bless You and Keep You”. Con Mondrian

 

 

Claudio Di Scalzo

 MANUTENZIONE NEL GELO DI “THE LORD BLESS YOU AND KEEP YOU”

(Con Mondrian complice)

In queste giornate di freddo che scortica le orecchie ammutolendo i cani nelle cucce mi dedico a investigazioni domestiche. Assai domestiche. Cerco, non so cosa, tra carte e pacchi di fogli, un rigo, una foto, un bozzetto che mi conduca ad altri scritti, altre foto, altri segni. Spesso un rigo porta con sé immagini ingiallite, disegni occultati forse distrutti, echi di musiche, e presenze. Presenze di persone che non ci sono più: non si sa dove sono finite. Vive? Morte? In un limbo dove se qualcuno non ti pensa nessuno ti può muovere a manifestarti a chi ti ha dimenticato. Un groviglio. Assai groviglio. Mi aiutano in queste spedizioni diurne con esiti serali dei pittori. Oggi il pittore più geometrico che esista. Mondrian. Tengo la riproduzione sul tavolo. “Composizione II con rosso, blu, giallo” del 1929. Quasi una guida razionale in quanto è decisamente senza logica e, a conti fatti, perfettamente inutile. Assai, inutile. Mi sono detto… rosso linea nera carte senza bandiera. Rosso non più sangue osso che langue. Ossicino. Meglio: ossicino di topolino. Tempo ridotto a puntino. Perché il biglietto riemerso, con una grafia esile ha i puntini sulle “i” ben ordinati. La ragazza che scrisse era meticolosa, e mi dice: “The Lord Bless You and Keep You è il canto di Natale più commovente che conosca. Ascoltalo prima o poi”. Tempo ridotto a puntino. Mi ci viene da sorridere per il doppio senso intravisto. Non ricordo il nome né la silhouette che vergò il foglietto. Il tempo è un puntino, come si dice a Vecchiano. Ma anche tempo ridotto a puntino, perché son sistemato a dovere. Niente, o assai poco, nella mente su di una donna forse amata forse frequentata. È terribile. Smemorato, in una soffitta foderata di libri con Mondrian che geometrizza l’universo e anche il mio pomeriggio inutile.

 

 

Con il giallo e il blu a cui non so dare un ruolo. Blu cielo inglese? Giallo oro come le volte della Saint Paul Cathedral Choir che visitai in compagnia? Ero in Inghilterra. Fine anni Settanta e poi negli anni Ottanta andavo da mio zio Lenino ribattezzato Beppino. Aveva un albergo. A Londra. Portavo con me chi amavo. Ma allora avrei più elementi: qualche foto, un quaderno, immagini presenti. Assai presenti. Chi ha scritto questo foglietto è stata assieme a me per breve tempo. Giorni? settimane? Però con abbastanza intimità, diciamo spirituale?, da volermi indirizzare verso il sacro. In corrispondenza del Natale. Stanotte ci penserò meglio. Accanto alla stufa dove getterò questa grafia che m’inquieta, assai. Sia che un volto torni, sia perduri inconoscibile, nella notte cenere posata sulla Valchiavenna, insolitamente non innevata, tanto che sembra un simbolo, tracce non ne rimarranno stanotte. Non scoprirò un bel nulla. Nemmeno sul biglietto le mie impronte mentali resteranno per ottenere risposta. Però seguirò l’invito, tanti anni dopo, assai dopo, di ascoltare “The Lord Bless You and Keep You”. Basta andare su You Tube. Chiudere il libro di Mondrian. Commuoversi per quanto mi è successo senza sapere cosa. (dicembre 2009, dalla raccolta "Amori a bassa quota")