:: Margherita Stein: Fotografie mentali. Con Velata di Raffaele Monti a Chatsworth House nel Derbyshire

 
Raffaele Monti: Velata 
Chatsworth House nel Derbyshire

 

 

Margherita Stein

FOTOGRAFIE MENTALI

CON VELATA DI RAFFAELE MONTI A CHATSWORTH HOUSE NEL DERBYSHIRE

(Prefazione rapida come un clic)
 

Sono storia di vocazioni negate. Tradurre e scrivere di saggistica... la Vistosa. Non la più importante. D’essere fotografa al femminile in un mondo esteticamente maschile:  m’immaginai. Mio nichilismo pigro. Da frutteto. Contadina che spera nel seme senza germoglio. Potatrice insensata. Qualcosa ho fotografato. Con la scrittura. Ragnatela sui movimenti d’avanguardia. Pensavo una composizione e non avendo voglia di realizzarla ci scrivevo sopra.  A fine giornata la “foto” era scomparsa dalla percezione: le parole rimanevano. Oggi a rileggerle non so più evocare l’immagine se non ripensandola nuovamente. Di ciò non m’importa. Nella testa le mostre si sono succedute di continuo. L’atelier inesistente e spazioso. Dopo Henri Cartier-Bresson altro non hanno fotografato che oggettistica pubblicitaria, anche ideologica. Della mia, mentale, qui rendo conto. 

 




Margherita Stein con Claudio Di Scalzo - "LITIGIO" - 1978

 

 

Imito l’uomo compagno, fotografo dal perso mestiere, che in questa follia nei generi applicata mi supera, m’insegna. Nell’apprezzarne la distruttiva vocazione sua sorella-amica: in quanto non si può più leggere, tradurre, fotografare. (dall'annuario TELLUS: "Narrazioni per 4 stagioni", 2009)

 

 


Velata, Castello di Racconigi
 

dalla "Velata" di Raffaele Monti

STEIN VELATA ROSSA

Clikka

 

 Claudio Di Scalzo

NOTA SU MARGHERITA STEIN

Margherita Stein è nata nel 1960 a Lucca. Vive di rendita dalla coltivazione a frutteto dei terreni di famiglia, affittando la sua villa per sofisticati ricevimenti. Buona parte dell'anno risiede a Monaco. Traduce per diletto, scrive senza affetto, collabora episodicamente all'Olandese Volante per dispetto. (Sue notizie in IMMAGINARIO). Ha partecipato alla "Rotta del poema", poema visuale. 

Margherita Stein è un mio semi-eteronimo. Protagonista di un'opera inedita scritta e visuale, anche con me fotografo. Con Margherita Stein sono stato fidanzato. Abbiamo viaggiato in Inghilterra. Anche alla ricerca di altre donne velate in scultura. Come quella di Raffaele Monti, a Chatsworth House, vicino a Bakewell a sua volta vicino a Manchester. (Questa vicenda è narrata fotograficamente in IMMAGINARIO sull'Olandese Volante)

Traduttrice con originale talento visionario ha rinunciato a qualsiasi carriera universitaria. Soffrendo di stati nevrotici ha praticato un femminismo singolarmente controcorrente e spesso sulfureo. Diciannovenne è apparsa provocatoriamente sopra un giornale per soli uomini in topless e seminuda creando allora scandalo tra gli intellettuali pisani. Rovinandosi ogni carriera universitaria. Fu questo il suo modo di omaggiare Bataille e Artaud. Ha tradotto per le mie avventure editoriali "Spedizione notturna intorno alla mia camera" di F. Xavier De Maistre; "Lenz" di Buchner; "Lettera di Lord Chandos" di Hofmannsthal; "Il povero musicante di Grillparzer" poi da Kafka, Fichte, Trakl, Hoelderlin, Coleridge, Swift, Rimbaud, Apollinaire, ecc. Non mi ha mai perdonato la mia intesa amorosa, fino a scriverne un intero "Canzoniere", con Karoline Knabberchen fidanzata del personaggio e fotografo Fabio Nardi. Ha insomma riunito fotografo ed autore in una sola persona. Fregandosene dell'astuta narratologia da me praticata. Quando ci siamo reincontrati a fine anni ottanta ebbe a dirmi con quei suoi occhi al miele stregato: "Se mi fossi suicidata io, e avevo più ragioni per farlo dell'elvetica isterica, quanto avresti scritto sarebbe stato un capolavoro, così son tanti tuoi libri che continuano una tradizione petrarchista". A volte penso che abbia ragione. E ancora provo un sentimento amoroso per questa sua ferina selvatica sincerità che attiene al sangue misto tedesco-lucchese che ha nelle vene.