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Margherita Stein

:: Georges Bataille: L'ano solare. Traduzione Margherita Stein/Di Scalzo fotografo
14 Giugno 2014


"Mano Eletta" - Foto Claudio Di Scalzo, 1978. Modella Margherita Stein
 

 


 

Georges Bataille

L'ANO SOLARE

(Traduzione Margherita Stein con contributo di CDS)

 

È chiaro che il mondo è puramente parodistico, qualsiasi cosa si guardi è la parodia di un'altra, o ancora la stessa cosa sotto una forma ingannevole.

Da quando le frasi circolano nei cervelli intenti a riflettere, ci siamo avviati verso identificazione totale, poiché per mezzo di una copula ogni frase connette una cosa all'altra; e tutto sarebbe visibilmente legato se con un solo sguardo si scoprisse nella sua totalità la traccia lasciata da un filo di Arianna capace di condurre il pensiero nel proprio labirinto.

Ma la copula dei termini non è meno stimolante di quella dei corpi. E quando io grido: IO SONO IL SOLE, ne risulta un'erezione integrale, perché il verbo essere è il veicolo della frenesia amorosa.

Tutto il mondo ha coscienza che la vita è parodistica

e che manca una interpretazione.

Così il piombo è la parodia dell'oro.

L'aria è la parodia dell'acqua.

Il cervello la parodia dell'Equatore.

Il coito è la parodia del delitto.

L'oro, l'acqua, l'Equatore o il delitto possono indifferentemente essere enunciati come il principio delle cose.

E se l'origine non è simile al suolo del pianeta che ci appare come la base, ma al movimento circolare che il pianeta descrive intorno a un centro mobile, una vettura, un orologio o una macchina da cucire possono ugualmente essere accettati come principi generatori.

I due principali movimenti sono il movimento rotativo e il movimento sessuale, la cui combinazione è espressa da una locomotiva composta di ruote e pistoni.

Questi due movimenti si trasformano l'uno nell'altro reciprocamente.

È così che si vede che la terra girando fa accoppiare gli animali e gli uomini e (poiché il risultato è la causa quanto ciò che lo provoca) che gli animali e gli uomini fanno girare la terra accoppiandosi.

È la combinazione o trasformazione meccanica di questi movimenti che gli alchimisti ricercavano sotto il nome di pietra filosofale.

È per l'impiego di questa combinazione di valore magico che la situazione attuale dell'uomo è determinata in mezzo agli elementi.

Una scarpa abbandonata, un dente guasto, un naso troppo corto, il cuoco che sputa nel cibo dei suoi padroni stanno all'amore come la bandiera alla nazionalità.

Un parapioggia, una sessuagenaria, un seminarista, l'odore delle uova marce, gli occhi abbagliati dei giudici sono le radici di cui l'amore si nutre.

Un cane che divora lo stomaco di un'oca, una donna ubriaca che vomita, un contabile che singhiozza, un vaso di mostarda rappresentano la confusione che fa da veicolo all'amore.

Un uomo messo in mezzo ad altri uomini è spinto a chiedersi perché non è uno degli altri.

Steso su un letto vicino a una fanciulla che ama, si dimentica di non sapere perché è se stesso invece di essere il corpo che tocca.

Senza sapere nulla, egli soffre a causa dell'oscurità dell'intelligenza che gli impedisce di gridare che è lui la fanciulla che dimentica la sua presenza delirando tra le sue braccia.

O l'amore, o la collera infantile, o la vanità di un'ereditiera di provincia, o la pornografia clericale, o il solitario di una cantatrice dirottano dei personaggi smarriti in appartamenti polverosi.

Avranno un bel cercarsi avidamente a vicenda: essi non troveranno mai che delle immagini parodistiche e si addormenteranno vuoti come specchi.

La fanciulla assente e inerte che è sospesa alle mie braccia senza sognare non è più estranea a me che la porta o la finestra attraverso le quali posso guardare o passare.

Io ritrovo l'indifferenza (che le permette di lasciarmi) quando mi addormento per incapacità di amare ciò che viene.

A lei è impossibile sapere chi ritrova quando la stringo perché persegue ostinatamente un oblio completo.

I sistemi planetari che ruotano nello spazio come dei dischi rapidi e il cui centro si sposta egualmente descrivendo un cerchio infinitamente più grande non si allontanano continuamente dalla propria posizione che per ritornare ad essa completando la propria rotazione.

Il movimento è figura dell'amore che, incapace di fermarsi su un essere in particolare, si sposta rapidamente dall'uno all'altro.

Ma l'oblio che così lo condiziona non è che un sotterfugio della memoria.

Un uomo sorge bruscamente come uno spettro sopra una tomba e si abbatte allo stesso modo.

Si rialza qualche ora dopo poi si abbatte di nuovo e così di seguito ogni giorno: questo grande coito con l'atmosfera celeste è regolato dalla rotazione terrestre di fronte al sole.

Così, benché il movimento della vita terrestre sia ritmato da questa rotazione, l'immagine di questo movimento non è la terra ruotante ma la verga che penetra la femmina e ne esce quasi interamente per rientrarvi.

L'amore e la vita appaiono individuali sulla terra solo perché tutto è spezzato da vibrazioni di ampiezza e di durata diverse.

Tuttavia, non vi sono vibrazioni che non siano coniugate con un movimento circolare, come la locomotiva che rolla sulla superficie della terra, immagine della metamorfosi continuata.

Gli esseri non trapassano che per nascere allo stesso modo dei falli che escono dai corpi per entrarvi.

Le piante si innalzano nella direzione del sole e s'abbassano successivamente nella direzione del suolo.

Gli alberi coprono il suolo terrestre di una quantità innumerevole di verghe fiorite drizzate verso il sole.

Gli alberi che si slanciano con forza finiscono bruciati dal fulmine o abbattuti o sradicati. Ritornati al suolo, si rialzano gli stessi sotto un'altra forma.

Ma il loro coito polimorfo è funzione della rotazione terrestre uniforme.

L'immagine più semplice della vita organica unita alla rotazione è la marea.

Dal movimento del mare, coito uniforme della terra con la luna, procede il coito polimorfo e organico della terra e del sole.

Ma la prima forma dell'amore solare è una nuvola che si alza al di sopra dell'elemento liquido.

La nuvola erotica diventa talvolta tempesta e ricade verso la terra sotto forma di pioggia mentre il fulmine penetra gli strati dell'atmosfera.

La pioggia si raddrizza immantinente sotto forma di pianta immobile.

 


 

 

La vita animale è derivata interamente dal movimento dei mari e, all'interno dei corpi, la vita continua a uscire dall'acqua salata.

Il mare ha giocato così il ruolo dell'organo femminile che diventa liquido sotto l'eccitazione della verga.

Il mare si accarezza continuamente.

Gli elementi solidi contenuti e agitati dall'acqua animata da un movimento erotico ne scaturiscono sotto forma di pesci volanti.

L'erezione e il sole scandalizzano come il cadavere e l'oscurità delle cantine.

I vegetali si dirigono uniformemente verso il sole e, inversamente, gli esseri umani, benché siano falloidi, come gli alberi, in opposizione agli altri animali, ne distolgono necessariamente gli occhi.

Gli occhi umani non sopportano né il sole, né il coito, né il cadavere, né l'oscurità, ma con reazioni differenti.

Quando è iniettato di sangue, il mio viso diventa rosso e osceno.

Esso tradisce nello stesso tempo, con dei riflessi morbidi, l'erezione sanguigna e una sete esigente d'impudicizia e di crapula criminale.

Così io non temo di affermare che il mio viso è uno scandalo e che le mie passioni non sono espresse che dal GESUVIO.

Il globo terrestre è coperto di vulcani che gli servono da ano.

Benché questo globo non mangi niente, rigetta spesso il contenuto delle sue viscere.

Questo contenuto sgorga con frastuono e ricade scorrendo sulle pendici del Gesuvio, spandendo ovunque la morte e il terrore.

Certo, i movimenti erotici del suolo non sono fecondi come quelli delle acque ma sono molto più rapidi.

La terra si scuote talvolta con frenesia e tutto crolla alla sua superficie.

Il Gesuvio è così l'immagine del movimento erotico che dà per effrazione alle idee contenute nello spirito la forza di un'eruzione scandalosa.

Coloro nei quali si accumula la forza di eruzione sono necessariamente situati in basso.

Gli operai comunisti appaiono ai borghesi così laidi e così sporchi come le parti sessuali e villose, o parti basse: presto o tardi di là verrà un'eruzione scandalosa nel corso della quale le teste asessuate e nobili dei borghesi saranno mozzate.

 




 

Disastri, le rivoluzioni e i vulcani non fanno l'amore con gli astri.

Le deflagrazioni erotiche rivoluzionarie e vulcaniche sono in antagonismo con il cielo.

Allo stesso modo degli amori violenti, esse si producono in rotta con la fecondità.

Alla fecondità celeste si oppongono i disastri terrestri, immagine dell'amore terrestre senza condizione, erezione senza sfogo e senza regola, scandalo e terrore.

È così che l'amore grida nella mia gola: io sono il Gesuvio, immonda parodia del sole torrido e accecante.

Io desidero essere sgozzato mentre violo la fanciulla cui avrei potuto dire: tu sei la notte.

Il sole ama esclusivamente la notte e dirige verso la terra la sua violenza luminosa, verga ignobile, ma si trova nell'incapacità di colpire lo sguardo o la notte anche se le distese terrestri notturne si dirigono continuamente verso l'immondezza del raggio solare.

L'anello solare è l'ano intatto del suo corpo di diciotto anni al quale niente di così accecante può essere paragonato a eccezione del sole, benché l'ano sia la notte.

 

                                                           

                   


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