:: Margherita Stein: Stilita Post-Moderno in Rock Pose.


Margherita Stein crudelmente in maschera - Foto CDS



 

Margherita Stein

STILITA POST-MODERNO IN ROCK POSE







 

Dalle porte-vertebre invertive della religo che prediligo accediamo al cranio-fornace della fede.

Guarda sotto di noi: la Cilicia che s’impenna e cinge il pube alla tue voglie! non ti pare tenda alla grattugia- fibra -di palma, che il pazzo di Dio, Simeone, adoperò nelle preghiere quaresimali? Il deserto imbizzarrisce e scuote il Santo nell’interezza del suo legno-resistere.

Pare la kundalini balli il twist su di un francobollo! Là, là in alto è cucito Dio! Così i pazzi che fan carriera diventan benedetti!

Il fastidio che m’avvelena la sera, una sorta d’eritema strisciante a tema, che s’arrampica su falangi falangine falangette, quasi fossero colonnacce d’un corinzio confuso effemminato: su su fino a saltarmi in groppa… e quel provare a gracidar preghiere! il Pàter ymòn, ad esempio, che frana dalla labbra contorcendosi sul costato; i cani che abbaiano, pare stiano in grazia di Dio. Allora me ne scendo in strada con la mazza: ne rincorro uno, due, dieci di quelle bestie, dispenso legnate nella disperazione d’una comunione: faccio il parroco del perro, lo confesso e gli do l’assoluzione e venti Ave Marie.

 Lo stilita t’avvelena la vita