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Imbecillità con Morte

:: Paul Eluard: Dama di quadri salata - 6
12 Giugno 2014

 

TRAD. SENZA COVA

Versi  d’amor spilli

Strofe corte

Di traduzioni imbecilli

Che civettan con la Morte

In tragicommedia anelante

Sorte e senso indietro e avante

La serie de “La trad. senza cova” (Traduzione? Tradimento? ) contiene poesie, a volte canzoni, tradotte alla meno peggio, covate poco cioè, con parecchia imbecillità, dai due protagonisti dell’assurda vicenda amorosa, che sono Covato Poco e Salata Maretta. Tutto ciò, ovviamente, porta con sé Morte, della poesia?, della serietà?, con rovinosa Sorte! Illustrata con indecenza a tre sporte, come si dice a Pisa.

 

 

 

 

 SALATA MARETTA TRADUCE PER COVATO POCO - 6

 Paul Eluard

LA DAMA DI QUADRI

(Salata cerca un vergine)

Giovanissima spalancai le braccia alla purezza. Fu soltanto un fremito di ali nel cielo della mia eternità, un battito accorato amante della mia eternità, un battito di cuore amante che batte nei petti conquistati. Non potevo cadere mai più.

Amando l’amore. In vero la luce m’abbagliò. Ne custodisco in me tanta da guardar la notte, intera notte, tutte le notti sommate.

Tutti i vergini son diversi. Io sogno d’un vergine sempre.

A scuola siede nel banco davanti al mio, col suo grembiule scuro. Quando si volge per chiedermi il risultato d’un problema matematico, l’innocenza dei suoi occhi mi travolge a tal segno che, pietoso del mio turbamento, mi posa intorno al collo le braccia.

Altrove mi sta lasciando. Sale sopra una nave. Siamo quasi indifferenti l’uno all’altro, ma tanto vasta è la sua giovinezza che quel suo bacio non mi procura alcuna sorpresa.

Oppure quando è malato, sua è la mano che stringo nella mia, fino a morirne, fino a svegliarmi.

Tanto più svelta corro ai nostri incontri, per sverginarlo, quanto più temo di non fare in tempo a giungere, prima che altri pensieri non mi abbiano celato a me stessa. (…)

 

 

 

 

Paul Eluard

LA DAME DE CARREAU

Tout jeune, j'ai ouvert mes bras à la pureté. Ce ne fut qu'un battement d'ailes au ciel de mon éternité, qu'un battement de cœur amoureux qui bat dans les poitrines conquises. Je ne pouvais plus tomber.

Aimant l'amour. En vérité, la lumière m'éblouit.

J'en garde assez en moi pour regarder la nuit, toute la nuit, toutes les nuits. Toutes les vierges sont différentes. Je rêve toujours d'une vierge.

À l'école, elle est au banc devant moi, en tablier noir. Quand elle se retourne pour me demander la solution d'un problème, l'innocence de ses yeux me confond à un tel point que, prenant mon trouble en pitié, elle passe ses bras autour de mon cou.

Ailleurs, elle me quitte. Elle monte sur un bateau. Nous sommes presque étrangers l'un à l'autre, mais sa jeunesse est si grande que son baiser ne me surprend point.

Ou bien, quand elle est malade, c'est sa main que je garde dans les miennes, jusqu'à en mourir, jusqu'à m'éveiller.

Je cours d'autant plus vite à ses rendez-vous que j'ai peur de n'avoir pas le temps d'arriver avant que . d'autres pensées me dérobent à moi-même. (…)

 


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