:: Epigrammi di Malaparte: A cura CDS

 
 
 
 
Ho una vera e propria venerazione per i piccoli libretti, spesso manuali minimi, che trovo in cartolibrerie, scaffali di supermercati, bancarelle. Il più recente da me acquistato, al prezzo di Euro 3,50 è edito da Vallardi. Ha la grandezza di un taschino e in un taschino può stare. E’ un libro di epigrammi curato da Gaio Fratini: “La rivolta delle Muse”. Si può aprire a caso e affidarsi all’epigramma di turno (sotto i polpastrelli) corrosivo e vitalistico. Ho scelto quelli di Curzio Malaparte, maledetto toscano, (Prato 1898-Roma 1957) che scrisse questi epigrammi paradossali raccogliendoli nel libro Il battibecco nel 1949. Sono, naturalmente, del tutto attuali.  
 
 
 
 
CURZIO MALAPARTE: TRE EPIGRAMMI
(Per l’Italia di ieri e di oggi, per le stagioni che verranno)
 
 
 
          SERVI E PADRONI
 
         Gli italiani a che sono buoni?
         Non san far che il proprio danno.
         Esser liberi non sanno:
         o son servi o son padroni.
 
 
                                            IL VERME  E  IL LUPO
 
                                          Se il cuore è forte e il sangue è rosso e cupo
                                          anche in Italia l’uomo all’uomo è lupo.
                                          Oggi che il sangue è giallo e il cuore inerme,
                                          anche in Italia l’uomo all’uomo è verme.
 
  
 
                             IL COCOMERO
 
                             La Repubblica, ad esser sinceri,
                             a un grande e bel cocomero somiglia:
                             è tonda è verde è bianca ed è vermiglia,
                             e i semi del cocomero son neri.