Stelio Fenzo

L'Angelo fumettista, nipote di Hugo Pratt

Caro Claudio,… sono stato molto amico, molto legato a Hugo Pratt. Siamo entrambi veneziani. In tanti nel corso degli anni, e ancor più dopo la sua morte, han rivendicato amicizie con lui, complicità, viaggi. Accade sempre così. Quando nel 1963 Hugo tornò dall’Argentina venne ad abitare con Anna, sua moglie, Silvina e Jonas al Lido al Lungomare Marconi vicino a casa mia. E certe volte, verso le nove del mattino, siccome lui si alzava verso le quattro o le cinque del mattino per disegnare, una volta che aveva finito, mi veniva a trovare. Entrava nella mia stanza/studio, e se ne usciva con sortite del tipo: "... lascia i pennelli Stelio, andiamo  a prendere un caffè a Parigi". Ma io avevo una famiglia da mantenere e sentivo l’imperativo categorico di curarla, lui era più giramondo. E se non andavo con lui partiva da solo. E riappariva quando gli andava di tornare. Ne so di storie. Alcune te le racconterò.

 

 

Questa è legata a suo nipote, Angelo, figlio di Silvina Pratt. Il bambino ha cominciato presto a disegnare. Ha del talento. Forse le matite che usa le protegge nelle sue mani il nonno geniale da dove se ne sta adesso. Cominciò disegnando delle balene che stupirono noi tutti. Anche per l’argomento tanto legato ai miti letterari di Hugo Pratt: Melville, i cacciatori di balene, le avventure di pesci e uomini. D’accordo con Silvina, che oggi vive in Francia, ti mando alcune fotografie per L’Olandese Volante. So che le ospiterai volentieri. Saluti, Stelio