:: Claudio Di Scalzo: Guido Crepax politico. Sul ritorno di Valentina

 

 

 

Claudio Di Scalzo

 GUIDO CREPAX POLITICO

 

Ho notizia dai social e da altri media che torna Valentina di Guido Crepax. Interpretato da valenti fumettisti. Da quanto ho letto su Fumo di China i parenti hanno veicolato il ritorno. Sono buone notizie. Perché secondo me i personaggi devono proseguire la loro avventura. Staserà però voglio ricordare, sommessamente, con la copertina e la tavola in esergo, che Guido Crepax ha anche operato nel fumetto politico. Come in "Viva Trotskij". Che proprio negli anni dopo il '68 e nei primi Settanta era tornato in circolazione con i suoi libri e la sua storia comunista. Il tutto mentre i vari partiti comunisti europei, compreso quello italiano, continuavano a considerarlo una spia e un traditore del comunismo avendolo decretato Stalin. Fino a farlo uccidere.

 

 

Crepax in "Viva Trotskij" come altre avventure dove re-inventa il mito greco, sono esiti alti, molto, nella storia del fumetto. Meno convincente il Crepax degli ultimi anni, traduttore nel fumetto dei classici dell'erotismo o di Stevenson e James virati in scene esplicite di sesso.

Non ho ancora tra le mani la produzione ultima sul personaggio, ma se Valentina fosse spinta verso il Kamasustra anziché verso il piano politico o mitologico, la vedrei come l'ennesimo sequel che gioca sul sesso in un mondo dell'immaginario dove genitali e omicidi vari vengon sparsi fin dall'alba in ampia messe. Rendendo il tutto perfettamente inutile.