:: Claudio Di Scalzo: New-New Babylon Transmoderna

 


 
 


 

Claudio Di Scalzo

NEW-NEW BABYLON TRANSMODERNA

 

L’idea di una New-New Babylon Transmoderna modulare, on line, mi viene da un compagno artista e architetto, il situazionsita: Constant Nieuwenhuys. Nel 1956, Constant - che già aveva alle spalle varie esperienze sperimentali, i connubi con i lasciti del surrealismo, e soprattutto il COBRA con Appel, Corneille, Detremont e Jorn - capitò ad Alba dal pittore-farmacista Pinot Gallizio. Qui sarebbe nata L’internazionale Situazionista. Presente Guy Debord. Ma stiamo a Constant. Gallizio aveva un campo, vasto, sul quale faceva accampare, lui generoso libertario, gli zingari. Qui anche se in maniera un po’ primitiva, stavano tranquilli. Finche il loro nomadismo non li riconsegnava al viaggio. Constant pensò per loro un accampamento permanente, dove da un’ossatura stabile, anche partendo alcuni che lì stavano, si potessero aggiungere un numero potenzialmente grandissimo di elementi mobili. Varianti. Questa città in accampamento si poteva ampliare e restringere come voleva. In seguito Constant avrebbe farcito e teorizzato la sua New Babylon con teorie filosofiche e sociologiche ampie che qui non serve ricordare. Vale per L’Olandese Volante l’immagine mitica. L’idea transmoderna di una miriade di navi che in porti modulari si accostano dialogano si scambiano mutano ripartono mischiando linguaggi segni bandiere corpi miti. La New-New Babylon è accostabile alla Prua Editoriale a firma di Chiara Catapano e mia: “Transmoderne vele d’estate dov’è che andate?”

 

 


CDS - veliero musicalmente transmoderno



 

In questa estate, molto acquorea per me, amo pensare che l’utopia di Constant, di un comunista artista simile, possa trovare eco e prassi nella vicenda dell’Olandese Transmoderno.