:: Claudio Di Scalzo: Alberi cespugli neve web. Legge Kafka per il web

 
 
 
 
ALBERI E CESPUGLI NELLA NEVE
(Legge Kafka per il Web) (settembre 2011)
 
 

 

Perché siamo come tronchi nella neve. Apparentemente vi sono appoggiati, lisci, sopra, e con una piccola scossa si dovrebbe poterli spingere da una parte. No, non si può, perché sono legati, solidamente al terreno. Ma guarda, anche questa è solo un’apparenza.
 
Il racconto, in forma di aforisma, breve, brevissimo di Kafka, mi è tornato alla mente mesi fa mentre fissavo la piana dei prati di San Cassiano Valchiavenna oltre la mia casa. C'erano alberi, pochi, lungo i fossati, e poi cespugli, arbusti che emergevano dalla neve. Uso ancora racconto e immagine, di Kafka, caro lettore-navigatore, Aristalco, per rispondere alla tua domanda sulla poesia che viene pubblicata sul web in tanti siti e blog e giornali vari.  Ne faccio un uso didascalico, senz'altro improprio, ma la "Legge Kafka per il Web" ha un suo lato umoristico che forse sarebbe piaciuto al nostro impiegato dinoccolato come iato fra quanto appare e quanto è anche prima allegoria. Gli alberi sono la poesia che non si piega perché ha consistenza - la cui complessità tutta non afferro - per suggerire sia che la si possa spostare sia che possa accettare la mano per fermarne la corsa verso quanto non è curvabile nel tempo acerbo del freddo. Gli arbusti invece sono modellabili a piacimento sotto ogni urto, non hanno radici  e consistenza bastanti per varcare la stagione del gelo e stare nel ritornato calore rimanendo se stessi. Ecco, la poesia e la letteratura che ospitiamo sull'Olandese Volante la scegliamo fra gli alberi nella neve. E' la nostra regola e legge. Legge Kafka per il Web. Perché io stesso che ti scrivo e Sara Esserino accanto a me... siamo alberi.

 

Sara Metamorfosicope - ottobre 2011