:: Accio e Sara Cardellino: A sta' vicini gliè meglio. Di scangìo Hartmann e De Biran ner 'ascinale.


Sara e Accio




Accio e Sara Cardellino

A STA VICINI GLIE MEGLIO.
DI SCANGIO HARTMANN E MAINE DE BIRAN NER 'ASCINALE

Ir “Mese d’esiglio dorato con tanto periglio” passato in chiusa ‘ascinale con la mi’ ‘Ardellina m’à aperto a tante giuste ‘onsiderazioni e insegnato su ‘osa si basa ir nostro legame. Ma soprattutto di anto fu sciagurato - molto di più di ello che pensassi - ir mi vivere in estetia der passato. E ancor meglio le indiazioni per uscinne definitivamente grazie a quanto n’ò riavato stando accanto alla mi’ musicista.

Intanto ir mi’ amore s’è raddoppiato per ‘ome sa rapportassi a un’anziana donna malata di còre. Sentilla spiegà Puccini alla Nada. I passaggi dell’orchestra ‘ome der canto nella Butterfly. Vedelle ‘ommovisi assieme e io dietro la porta pure. Sentilla indìa quando in Mozart sòna l’oboe ir clarinetto nella “Gran Partita”. Ascoltà che inventa ar flauto quarche facile serenata per la donna che non è mai ita a un concerto salvo ando Lalo la portò a vedé all’aperto la Tosca a Torre del Lago e così Lucean le stelle anco per loro, è stato memorabile pemmé. M’à allargato e allagato ir còre. In cucina vedé elle belle mani lunghe e scattanti taglià le cipolle per i soffritti tutta ‘ontenta ner proporre ricette veneziane e io in gara l’Artusi declinato pisano on l’oglio che fa vacillà ar massimo ogni ‘olesterolo è stata gioia adatta a ‘ome son 'ombinato negli emisferi cerebrali.

Da vicino tutto si ‘apisce. Ome siamo fatti perdavvero. Ò passato anni ar telefono da lontano ad aggiustà con un'artra voce L’Olandese Volante e sempre a dovemmi interessà a quarcosa di ‘ulturale anche se sbandavo verso la pesca delle orate o la mi’ asa traballante negli infissi o le memorie con barbieri meccanici operai dell’inceneritore ed ovviamente di ciò non fregava niente a chi m’ascortava sennò nun sarebbe finita ‘ome ner 9 gennaio 2017 s’è rivelato catastrofio per me. E Robert Ford à svorto ir su' mestiere come da calco western.

Sara mi vor bene non perché posso esse bravo a disegnà scrive fotografà e ‘ome insieme riavanne frutto per quarche ‘arriera ‘ulturale... ma perché le racconto avventure col Pazzo Sundance Kid ed Etta Cantelli e der ‘amion di Lalo quando quindicenne lui dormiente stracco a cassetta valiata la Cisa guidavo in pianura verso Milano.
 


Campo alla Barra-Vecchiano Contea di Clay Missouri
foto di Jesse Accio James per Zerelda Zee Cardellino


 

In este giornate Sara à scoperto che so smontare un motore per annacquà ir Campo alla Barra, dà una mestolata all’intonao, ‘ontrollà la pressione alle gomme pulì le ‘andele der motore; sfortimmi i ‘apelli da solo; ‘ucinà ‘ome se stessi a rifinì un poema; vangà la tèra per cresce ogni ortaggio e accudilli; potà arberi; piantà fiori di vario nome e stelo; stuccà la arozzeria all’Ape alla mi’ Minor; ‘onosce i pesci di lago di mare; ogni ‘anto dell’uccelletti sugli alberi di ‘asa; sceglie le piante servatie in monte per ‘ucinalle... insomma mestieri che a lei garbano più, o a pari, di quanto scrivo e spennello o fotografo. Ma prima venghino per lei ‘esti mestieri alla Accio. Gliè la prima vorta nella mi’ vita che m'accade di scoprillo! Istesso successe a Fabio Nardi quando incontro la su' Karoline Knabberchen.

Mi sento ‘ome un piattello che vola e la pallottola tirata invece di spezzallo lo sospinge ancora più in alto a rotolà. Un miraolo.

Che felicità per me! Anco avé ‘omprensione e riceve interesse se invece di ragionà sur virusse sugli intellettuali di vario cònio che ne discutono anco in rete mi occupo di Eduard von Hartmann (1842-1906), facendo il Laforgue per lei Dama R o di Maine de Biran (1766 - 1824) per lei Zerelda Zee. Curiosa ‘ome gliè vor vedé duve vado a parà. Si diverte un mondo a sentimmi usà ir filosofo che sviluppo Sciopenhauere con le Figure dell’Inconscio che possino migliorà la persona e ir mondo ma se sono troppo fòri di noi spettaolarizzate allora succede che diventino inutili feroci ‘ome accade su Instagramme e su Faisbukke. Oppure ‘ome lo spiritualismo di Maine de Biran sia necessario oggi ‘ontro il materialismo medico e fisiologico. Lui ‘ombatté quello di Cabanis e Broussais noi possiamo ‘ombatte quello della casta cresciuta sur Virusse prodotto dalla tennia ‘apitalistia.

 


Zerelda Zee Cardellino al Campo della Barra Contea di Clay Missouri
Foto di Jesse Accio James


 

E ora che siamo distanti, lei sapendo che ò ancora la nausea, per sta' ar telefonino, da anto tempo ci ò passato con l’Olandese Volante, nun ci stiamo a chiamà più di tanto. Ci pensiamo. E pure di wattsappe e le videochiamate nun ne facciamo uso che molto pòo. Magari ci scriviamo lettere ‘ome un tempo in busta e francobollo. Se mai ci raggiungono e sennò pace!

Sara Ardellino à scoperto che ir figliolo di Lalo se non à frequentato intellettuali colti e artisti e artiste varie à però passato la vita a stà con la gente che gli à insegnato i mestieri che sa. Che però per mettili in pratia à bisogno, essendo sciagurato perdigiorno, della su' guida; e difatti ir cascinale ora è rattoppato meglio. Ordinato. L’orto ir campo seminato. I MESTIERI che so con lei han fruttato.

E ò scoperto dar vivo le ‘ose che lei sa di 'ultura veneziana ner mangià ner bere; la su’ sempricità ner parlare dei musicisti che li farebbe intende a un bambino duro: ‘ome mi riorda i su' genitori i su' nonni che onora le perdite drammatie che ebbe da piccina; le vàanze ar mare lì spedita a forza in collegio; le solitudini nella ‘ameretta sotto le 'operte; le angherie di maestri e maestre di musia; le ‘onoscenze che le mettevano la camicia a righe ‘ome dice nella su’ fiaba; i pasti rifiutati; il Tragico dietro la bellezza del suono che sa evocare.
 

clikka: Fiabe d'alfabeto per talento magro
 

Una bimba in questo vissuto non pòteva non può che intendisi con un lontano monello chiamato Accio che le medesime ‘ose visse da piccino. Però so anco che lei, Sara Earnshaw s’è sposata sì ma per 5 anni e 5 mesi senza sta ner sesso con Linton; e dicendosi “O con Accio Heathcliff o con nessuno” la spinse a non scrive più. Seppure le "fiabe per alfabeto magro" mostrino ir su’ talento.

Io nun son stato alla su’ artezza. Son stato proprio uno scemo. A buttà via tutto quer tempo a offrì la ciotola der mi' latte per vedecci piscià dentro! E me ne pento! Lei dopo 5 anni e 5 mesi à potuto guardammi anco severa. Io ò abbassato l'occhi. Mi sarvava ma era meglio di me. E a legge le su' fiabe so che m’è a pari se non superiore per i sentimenti che evoca. E se lei si sente a volte Oca bianca io allora son Papero son Piccione ch'à pensato di volà ma che gliè peso e se divento Falco m’impiombano con quarche sparo a tradimento dar basso. Fino a fammene morì se poi non viene la mi’ picciona ir mi cigno musiale a sarvammi.
 

Sono in pericolo Sara. Ho bisogno di te!

Quando salvai Jesse Accio James con l'Ave Maria di Schubert

 

Esta è la nostra vicenda. Che racconto con la lingua che uso coi pescatori a Bocca di Serchio. Che la sanno. E la sentono propria perché anche loro ànno avuto o ànno amori grandi da custodì da vive. Che non interessano poeti o scrittori.

Certo esto è anco melodramma. Nun è detto che altra gente artistia debba fa' istesso. Se garba loro procede in manèra diversa.

‘Ardellino a stammi vicino m’à migliorato a mille. E fo meglio ir mi mestiere di padre di figliolo e anco ir cacciucco mi vien meglio. Lo posso proprio dir in tutta ‘oscienza e sincerità. Sono felice. Ner mi autunno. E so che ir trapper e ir vècio pistolero che à appeso ar chiodo ogni linguaggio da bandito... à la su’ protezione: avélla intesa è la mi’ avventura più giusta cristiana comunista. Una VITA NOVA che non avrà pubbriazione o segno estetio ma che vale 'ome viatio per noi alla pari d'un versetto der Vangelo. Semprice e che sta ner Bene. Fino alla fine e anco più in là. Duve ritroverò chi m’aspetta. Che m’insegnò ir mestiere di omo di ‘ompagno di amante senza che intendessi del tutto ‘osa mi veniva donato. Se ò rimediato un po’ alla fine della mi’ avventura, l’ultima, è quanto ‘onta per me. Di più nun so dir e di meglio di ‘osì nun so fa' ner momento che mi firmo, anco fiero, col mi’ soprannome, Accio.