:: Claudio Di Scalzo: Il Custode di Giovanni Boine sulla panchina del cimitero di Porto Maurizio

 
Il Custode del Poeta Morto - Foto Sara Esserino, 28 Marzo 2011

 

 

 

Claudio Di Scalzo

IL CUSTODE DI GIOVANNI BOINE SULLA PANCHINA DAVANTI AL CIMITERO

L'uomo seduto sulla panchina, Custode atipico, si sta riposando nel mattino perché durante la notte è stato in giro con i suoi personaggi in un campo-santuario detto Campo alla Barra che sta in una piana pisana con il fiume che amava Ungaretti; ma l'importante è che stamani, il calendario segna l'11 febbraio, è che lui sia ancora lì davanti a questo cimitero dove ha un compagno. Non un amico. Oggi tutti hanno amici in Rete, ma non chi sta sotto una lapide in questo cimitero con accanto un cipresso che traluce il mattino, lui cerca me "compagno". Ma non per ideologia espressa, nemmeno io che sto su questa  panchina ho un partito, ma perché se lui aveva Papini e Prezzolini a volergli imporre la gerarchia feudataria nella cultura anch'io ho subito pressanti inviti, ma ho scelto di non appartenervi:  per cui disprezzo i Prezzolini  e i Papini di ieri e i loro eredi di oggi. Non mi ci intendo. Sto su questa panchina apposta per non incontrarli nemmeno di striscio! Però con il Poeta Morto sono compagno perché abbiamo conosciuto, in epoche diverse, lo stesso martello opprimente dei sapienti. 

Che si scateneranno quest'anno, da maggio in là. Per il centenario della morte. il 16 maggio 2017. 

Già li vedo, in qualche mesto incontro in università, o libreria, o assise con assessori alla cultura, e poi su riviste all'uopo condotte on line, compiere quello che più sanno fare . LO SPIRITISMO CON L'ECTOPLASMA DI GIOVANNI BOINE. MORTO ILLUSTRE. Lo evocheranno con qualche medium-sacerdote o sacerdotessa, con gli adepti della setta culturale, e al povero Giovanni Boine metteranno in bocca quello che interessa loro. la giustificazione dei loro studi, interpretazioni, libretti, curatele di mozziconi di testi,... insomma ne faranno una bamboccio ermeneutico ad uso  econsumo per le celebri "poetiche a posteriori".

Verso tutto ciò, come Custode sulla panchina del cimitero di Porto Maurizio, provo una nausea profonda. è tutta roba macabra come chi fa l'amore con i cadaveri. Una sorta di perversione intellettuale, stupida e inutile. Grottesca. E io cercherò di impedirla. Con tecnica da partigiano.

 E il mio compagno nel cimitero di ciò mi è grato. Più che mai perché quest'anno, come ho ricordato, son passati cento anni da quando un colpo di tosse più forte l'ha condotto lì dove sta adesso. Non sempre perché si sposta ma di solito sta li. Non cis tarà, però, nei giorni del centenario. E delle celebrazioni. E degli aspiranti poeti e critici intenti a ruffianarsi con qualche fiore  e libro le sue presunte complicità ectoplasmiche evocate da sacerdoti e sacerdotesse medium del suo "riscoperto" finalmente pensiero, utile a cambiare le sorti della poesia italiana e pure europea.

Caspita, mi dico, ne ho visti di usi di poeti morti, ma con Boine neppure il dottor Frankenstein avrebbe fatto lo scempio che s'annuncia.   

Sperò però di non essere solo, soletto, a difendere un minimo la Tomba di Giovanni Boine, vedendo l'ostia dell’opera poetica che fu del Poeta Morto, giocata dai critici per il suo centenario, on line, come un frisbee per ricevere commenti in rimbalzo, di mano in mano, e foto loro da accostare al volto poetico sfatto dalla malattia; commettendo un sacrilegio, sgangherato, bello e buono! e lo definiranno con tutta l’enfasi possibile utile, utilissimo, per la loro antologia poetica, con fulminante e mai pensata teoria letteraria, da pubblicare.

Insomma ne verrà fuori un’altra Agonia per il Poeta Morto. Infinita tante quante saranno le visite sui blog culturali. E gli eredi di Prezzolini non arretreranno dalle loro intenzioni, si scateneranno, e chissà cosa potrà fare per impedirlo io che son Custode sulla panchina!