:: Claudio Di Scalzo: Sui ritratti di Giovanni Boine 1

CDS: "Giovanni Boine nel plauso nello scotto autunnale"

Finale Marina, 12 IX 1887 – Porto Maurizio, 16 IX 1917

china e olio rosa su carta - cm 21 x 30 - 

 

 

Claudio Di Scalzo

PLAUSO E SCOTTO ALLA RITRATTISTICA PER GIOVANNI BOINE

(prefazione ai cinque ritratti del tisico Giovanni Boine)

Boine ritratto vien sempre “distratto” a piombo sulla sua malattia mortale. La tisi. La tosse. (Sarà anche per questo che per me ritrarre Karoline Knabberchen, che tossiva fino a stravolgersi i lineamenti, mi riesce difficile). I pennelli devono sopportare con la mano del pittore che li impugna il rischio dell’onta che si può produrre – col segno – all’evento della biografia poetica che volto non ha più.

L’unica possibilità è trovare, quasi per caso, il volto poetico ineluttabile come un fenomeno naturale: che so! La pioggia, i rivoli sui fossati, l’onda che modella la sabbia e scompare nel tempestoso. I cinque volti che ho dipinto, in questo settembre di Giovanni Boine (e un sesto per il racconto "I fatti di wittgenstein e di Boine" e un settimo per la prefazione), sono arbitrari e necessari in tutto e per tutto dissonanti alla perdita di senso della letteratura. Quando la fine del flusso vitale dà lo scacco. Alle ciglia alle pupille al naso alle labbra per l’ultimo singhiozzo nel gozzo.

 

 

Il volto di Boine dipinto non ha alcuna giustificazione, ai miei occhi, se non quella che una coloritura autunnale, è autunno mentre dipingo e io pure sono nell’autunno della mia vita, può consegnare a me da lui guardato appena dipinto, la confidenza amicale, che la letteratura custodente l’amore è una pura illusione. Frantumata caro Giovanni? Senza plausi caro Boine?

(sabato del 17 settembre 2016)