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Arte e Contorni

:: ARTE e Dintorni d'ISOU. Cura Claudio Di Scalzo
27 Dicembre 2013

 

 

 ARTE e Dintorni d’ISOU

 

Parlare del Lettrismo è come accendere un cerino nella notte oscura e tormentata dell’estetica d’avanguardia. Se ne vedono brandelli.

Volevano riconsiderare il mondo, l’universo, ogni aspetto della vita. In Isidore Isou, follia e megalomania, estro e bassezze, e così fra i seguaci in perenne lite. Comunismo e narcisismo. Molte invenzioni estatiche saranno depredate dalla pubblicità e persino dalla moda. Il destino della lettera e della scrittura è di sminuzzarsi, evidentemente. Claudio Di Scalzo

 

Breve nota divulgativa sul Lettrismo

Movimento fondato nel 1946 da Isidore Isou (1925, Botosani, Romania) che ne è il maggior teorico. Dapprima si occupa di poesia, ben presto si apre a qualsiasi tipo di scrittura e al campo dell'arte plastica, quando l'esplorazione del segno grafico (all'inizio in latino, poi inventato) appare come l'apertura verso un campo nuovo che sfugge alla sterile opposizione tra figurazione e astrattismo. Dispiegando un'energia combattiva, Isou, presto raggiunto da Maurice Lemaître (1926, Parigi) e da molti giovani “lettristi”, moltiplica i manifesti (una ventina prima del 1967), i dibattiti, gli interventi nelle riviste, le mostre e le serate-spettacolo. Rinnegando i possibili predecessori (da Chlebnikov o Iliazd alla poesia fonetica di Hausmann), il lettrismo vuole essere la prima avanguardia capace di esplorare l'espressività del suono e sviluppare una creatività generalizzata. Accumula i concetti “teorici”: metagrafia, ipergrafia, ecc. per unificare pittura, scultura e scrittura e, come qualsiasi gruppo, produce i propri eretici che se ne allontanano (Dufrêne). Nella pittura lettrista, qualsiasi grafia interviene contemporaneamente come elemento pittorico e come segno espressivo, cellula a partire dalla quale si elabora l'opera, che si tratti di disegno, tela, volume od oggetto. Prendendo a prestito le sue impaginazioni dall'astrazione geometrica e al fumetto - dato che si tratta di solito di riempire di segni superfici definite -, la pittura lettrista, pur diversificandosi nei lavori di Spacagna, Sabatier, Satie o Curtay, sembra sprovvista di un impatto plastico, anche se dichiara di volersi collocare al di là della pura plasticità.

 

  

 

 

Isidore Isou

LE CREAZIONI DEL LETTRISMO

Il lettrismo è un movimento di creazione alla stregua del classicismo o del romanticismo, che si afferma capace di trasformare anzitutto l'insieme delle discipline estetiche del suo tempo, dalla poesia al teatro, passando attraverso la pittura, e di rinnovare quindi gli altri settori della cultura, tanto filosofici che scientifici. Si può menzionare il lettrismo nello stesso modo in cui si menzionano la cultura greca od il Rinascimento e lo si può altresì denominare creazionismo onovatismo.

1. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELL'AMBITO DELLA POESIA?

1) Considerando che la funzione della parola, nella poesia, si è ormai esaurita, il nostro movimento ha proposto l'impiego di un elemento più puro e più pro fondo di versificazione: la lettera. Separando integralmente ed impietosamente la poesia fonetica dalla poesia “di parole”, trasformando l'ordine autonomo e nuovo in una forza irreversibile, ricca di possibilità espressive che occorreva esplorare in ogni settore, “d'ampiezza” o “di cesello”, cosciente, automatico o distruttivo; dedicandovi opere e manifestazioni teoriche e liriche indipendenti, abbiamo dato vita alla più importante scuola poetica dopo quel la surrealista.

2) Procedendo oltre, il nostro movimento ha proposto il sistema afonico omuto in cui le particelle pronunziate sono inudibili o silenziose.

3) Procedendo ancor oltre, il nostro movimento ha proposto l'estapeirismo (odestetica infinitesimale), disciplina basata sull'impiego di particelle prive di significato immediato in cui ogni singolo elemento in tanto esiste in quanto permette di immaginarne un altra, inesistente o possibile.

Mai in precedenza la storia della poesia aveva conosciuto un sistema che avesse prodotto un così gran numero di elementi inediti e di nuove strutture formali.

 

2. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELLA PITTURA E NELLA SCULTURA?

1) Registrando l'esaurimento della struttura figurativa e considerando approdo banale la struttura non figurativa od astratta, il nostro movimento ha proposto una nuova struttura formale: la lettera od il segno, distinta radicalmente dalle forme più antiche per farne un campo di lavoro autonomo, ricco ed inesauribile, attraverso il quale deve essere riveduta e nuovamente creata l'arte plastica del passato.

Non esiste, naturalmente, alcun rapporto fra - da un lato - le scritture o le calligrafie pratiche, fondate su una serie di segni stereotipati e - dall'altro - la super-scrittura lettrista che abbraccia miliardi di segni reali o possibili e che assume di trasformare in primis le discipline artistiche visive e, quindi, taluni aspetti filosofici o scientifici della comunicazione; non più di quanta ve ne sia tra le astrazioni primitive, di natura pratica, e l'astrazione estetica o fra i disegni dei folli degenerati e le opere surrealiste.

2) Considerando che tutti gli arricchimenti relativi ai materiali ovvero alla meccanica plastica apparivano frammentari o fasulli - poiché si ponevano carie rivolgimenti intrinseci alla for ma - il nostro movimento ha proposto la meca-estetica integrale che utilizza tutte le sostanze esistenti, già impiegate o meno, ne crea d'inedite, le colloca nell'ambito para-artistico loro proprio, impedendo in tal modo che la creazione plastica venga sviata dal suo obiettivo essenziale, la creazione di nuove forme (lettriste, ipergrafiche, infinitesimali) ed ampliando, nel medesimo tempo, l'impiego dei dispositivi estrinseci, limitato sinora ai un solo settore visuale, astratto o figurativo.

A partire dalla meca-estetica integrale, il nostro movimento ha forgiato inedite meccaniche frammentarie, quali il "mobile" vivente, la pittura a-ottica, la plastica polverista ecc..

3) Muovendo dall'idea che un'opera compiuta costituisce la negazione delle opere da realizzare, il nostro movimento ha proposto la meccanica laterale del quadro supertemporale od infinitesimale applicabile a tutte le arti e non soltanto alle arti plastiche, meccanica costituita da supporti sui quali gli amatori potranno realmente lavorare e ricominciare ad elaborare ciascuno dei dettagli formali per secoli e secoli.

Grazie al sistema basato sulla forma pura della lettera o del segno, fondata a sua volta sulla meca-estetica integrale e sul quadro supertemporale, il nostro movimento sarà considerato un giorno come il più importante sistema plastico sorto dopo quello del prima Bauhaus astratto.

 

3. QUALI APPORTI HA RECATO IL LETTRISMO NEL CAMPO DEL ROMANZO?

1) Considerando che le parole utilizzate nella prosa sono divenute logore dopo i giochi linguistici del Finnegan's Wake di James Joyce, la nostra scuola ha rivelato la meta-grafia od ipergrafia che nell'ambito della frase sostituisce i termini fonetici con dei 'disegni', introducendo nella scrittura alfabetica non soltanto l'arte pittorica bensì i grafismi e gli anti-grafismi propri di tutte le immaginazioni individuali; in seguito, questa nuova forma è venuta arricchendosi. della grafologia, della calligrafia, d'ogni genere di enigma e di rebus, della fotografia, delle possibilità offerte dalla sovrimpressione, dalla riproduzione sonora, dal cinema, dall'architettura così come dall'insieme dei materiali simbolici della vita e si è volta ad integrare tutte le filosofie e le scienze del seguo, dalla grammatica alle tecniche di stampa, passando per le matematiche.

2) Ovviamente, l'ipergrafia è superata dalla prosa infinitesimale, in cui le particelle sono prive di senso immediato ed esistono in quanto consentono d'immaginare altri elementi, inesistenti o possibili.

Il nostro movimento ha promosso il sistema romanzesco più importante - per ricchezza creativa - dopo Marcel Proust e James Joyce.

 

4. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NEL CINEMA?

1) a - Nel montaggio, la nostra scuola ha superato il “sincronismo” ed altresì l'“asincronismo armonioso” per rivelare l'anti-sincronismo totale o montaggio discrepante che spezza l'unità fra i due "pilastri" del film: il suono e l'immagine, per presentarli in reciproca divergenza.

b - Quanto all'immagine, la nostra scuola ha svelato il sistema di cesello(système ciselant) che divide dalle altre ciascuna particella fotografica, perduta per il solito nel movimento, la riduce a sé stessa, la spezza, la scalfisce, la deteriora, l'approfondisce e, infine, le sovrappone segui ipergrafici ed infinitesimali.

c - Per ciò che concerne la colonna sonora, la nostra scuola ha escogitato ilsistema sonoro autonomo e letterario, che distacca il dialogo, sin allora giustificato dall'immagine ed incomprensibile per sé medesimo, elevandolo ad insieme indipendente, le cui ricercatezze stilistiche includono tutte le possibilità novatrici del Testo, dalla metafora simbolista e dal monologo interiore sino al lettrismo, all'ipergrafia ed all'estapeirismo.

2) Le successive creazioni lettriste hanno condotto, dopo numerose opere quintessenziali, alla realizzazione a-ottica che consiste nell'annientamento d'un cinema banalizzato e nella trasformazione del solo dibattito degli spettatori in opera costruttiva e distruttiva per sé stessa.

La nostra scuola ha svelato la più ragguardevole somma di creazioni che mai siano avvenute nella storia del cinema.

 

5. QUALE APPORTO HA RECATO IL MOVIMENTO LETTRISTA NELL'AMBITO TEATRALE?

1) Eliminando l'aneddoto, il nostro movimento ha ridotto la forma dello spettacolo ad una cornice di cesello (ciselant) composta: a) da una retta verticale o di scorrimento temporale (fatta di atti, scene, dialoghi à repliques) e b) da una retta orizzontale o spaziale costituita da testi, recitazione, scenografie e architettura; cornice che dev'essere curata per sé medesima.

a - Circa la retta verticale o di scorrimento temporale dello spettacolo, sopprimendo il dialogo composto di battute concatenate, vuote e logore, il nostro movimento gli ha sostituito il poli logo di frasi auto-implicanti (polylogue à impliques), vale a dire la successione ininterrotta di formule autonome e forti che concentra ogni particella ed ogni singola espressione presentata e la eleva al più alto grado di potenza formale.

b - Quanto alla retta orizzontale, o spaziale, eliminando la messa in scena armoniosa, il nostro movimento ha sistematizzato la presentazione discrepante o discordante degli elementi costituiti dal testo, dalla recitazione dell'attore, dalla scenografia (elementi plastici) e dall'architettura, nel cui ambito ogni disciplina è costretta a partecipare i suoi valori maggiormente innovativi, senza curarsi degli altri valori presentati contemporaneamente sulla scena.

Trasformando le particelle costitutive dell'antico sistema in un linguaggio di nuovi segni il nostro movimento ha dato inoltre avvio all'iper-teatro; infine

3) ha rivelato il teatro infinitesimale, fatto d'elementi privi di significato immediato che costituiscono semplicemente l'espressione immaginaria di altri elementi inesistenti o possibili.

 

6. QUALE APPORTO HA DATO IL LETTRISMO ALLE FORME DI SPETTACOLO CORPOREE (DANZA, MIMO)?

1) Denunciando le posizioni classiche, figurazioni arbitrarie che trascurano la maggior parte delle possibilità del corpo e denunciando altresì il caos del la danza libera, il lettrismo ha rivelato anzitutto un ordine nuovo e più profondo del "corpo coreografico", contenente la sauna di tutte le possibili particelle dell'anatomia, suddivise in due categorie dinamiche: le sezioni inerti e le sezioni mobili che, nella loro ricchezza diffusa, includono, riorganizzano e superano largamente le espressioni accademiche, “libere” o folkloriche, sinora contrapposte le une alle altre.

L'approfondimento dei valori inediti - che costituiscono la struttura della fase di cesello (ciselante) del balletto - conduce ad un completo rivolgimento in delle nozioni di base in questo campo, giacché la nuova forma combatte il numero ed il ritmo per imporre l'amorfo e l'a-ritmia, giacché lotta contro l'involo ed il saltoper preconizzare l'immobilità progressiva, presentimento di morte e distruzione dell'arte gestuale.

2) Andando oltre, al di là di questo periodo di purificazione e di annientamento, il nostro movimento ha sistematizzato l'ipergrafia coreografica, grazie alla quale ogni singola particella corporea rappresenta un segno e che imita l'opera inmessaggio di lettere gestuali.

3) Successivamente, prevedendo l'esaurimento della stessa ipergrafia fisica odipercoreografia il nostro movimento ha proposto un territorio ancor più nuovo, lacoreografia infinitesimale, nel cui ambito ogni singola espressione esiste solamente in quanto consente d'immaginare un'altra particella inesistente o permette di concepire la possibilità d'una sezione corporea impossibile. Così al balletto che non riesce ad uscire dai propri binari semplici, banali, il nostro movimento propone tre nuove sfere, ciascuna delle quali si dimostra più ricca di possibilità creatrici dell'intero passato di quest'arte, da Beaujoyeuls a... Lifar.

Nella pantomima la nostra scuola ha rotto con la fase d'ampiezza (amplique) che va da Andronico ad Etienne Decroux per proporre la fase di cesello(ciselante) in cui i gesti significativi sono complicati e distrutti per venire sostituiti da gesti sempre più insignificanti.

Quindi, mediante la pantomima ipergrafica ed infinitesimale, la nostra scuola rivela, in quest'ambito ancora, tre campi, ciascuno dei quali è più ricco di possibilità novatrici che non tutti gli svolgimenti di quest'arte, da Andronico ad Etienne Decroux.

 

7. QUAL È STATO L'APPORTO HA RECATO IL MOVIMENIO LETTRISTA NEL CAMPO DELLA FOTOGRAFIA?

1) Tutta la fotografia, da Daguerre e Niepce sino a Man Ray, si caratterizza per il rilievo attribuito al soggetto ed alle inquadrature ritmiche la cui funzione consiste nel rappresentare le apparenze o le profondità dell'oggetto figurale.

A partire dal 1951, il movimento lettrista ha formulato teoricamente ed ha intrapreso sul terreno pratico lo sforzo di cesellare, di porre in questione la fotografia; mediante righe, strappi, attacchi condotti con l'ausilio di mezzi diversi, l'immagine è stata elaborata, trasformata, sconvolta radicalmente.

Questa tappa "di cesello" è altrettanto importante per quest'arte quanto per la pittura l'analoga fase che si estende dagli Impressionisti a Mondrian ed a Kandinsky.

2) La nostra scuola ha proposto, quindi, la fotografia lettrista, nella quale l'oggetto di un temo, trasformato in lettera od in segno, viene ridefinito come semplice componente di un sistema di elementi divenuto alfabeto di una nuova scrittura. La fotografia ipergrafica apporta i sistemi di trascrizione acquisiti e possibili, ideografici, lessicali o fonetici, approdando così a miliardi di caratteri.

3) Andando oltre, il nostro movimento ha proposto la fotografia infinitesimale, costituita da miliardi di dati virtuali, nonché la fotografia supertemporale, fondata sulla vacuità del supporto, su cui e grazie a cui i fotografi-amatori debbono realizzare immagini "aperte" all'intervento continuo di operatori che cancellano o proseguono ciò che è stato tracciato sui clichés prodotti da amatori precedenti, opera perpetuamente proseguita o reiniziata attraverso i secoli.

 

8. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELL'ARCHITETTURA?

Basandosi su una definizione nuova, non falsificata, di questo campo, che considera come arte dell'abitazione o della forma plastica dell'edificio articolata in una meccanica, una materia, un ritmo, ed una forma, la nostra scuola afferma che tutte le forme dell'architettura amplica (amplique), dalle Piramidi a Le Corbusier, sono state cancellate e sclerotizzate da una estrinseca finalità sociale che gli architetti hanno imposto a quest'arte.

1) Levandosi contro l'ignominia della costruzione cosiddetta moderna, gli architetti lettristi propongono:

a - l'architettura di cesello che si propone di esplorare e di esaltare ogni elemento e particella dell'edificio, resa autonoma sul piano espressivo, dislocata rispetto all'insieme e giustificata dalla specificità del suo apporto.

b - la politanasia dell'architettura od anti-architettura, che rappresenta il sistema di tutte le distruzioni possibili della costruzione;

c - il poliautomatismo dell'architettura che si ha nel compimento istintivo di ciascuna delle componenti dell'edificio.

2) Gli architetti lettristi hanno successivamente proposto la trasformazione dell'architettura in branca dell'ipergrafia, in modo che le forme costruttive si mutino in segni od in opere segniche, elementi del1'insieme dei caratteri fonetici, lessicali, ideografici - acquisiti o potenziali - organizzati in funzione di tutte le qualità del ritmo e del tema integrale di quest'arte. Al di là dell'arte figurativa o della geometria, sole forme cui l'architettura si richiamava in precedenza,l'ipergrafia è l'universo delle forme proposte ai creatori di edifici immortali.

Oltrepassando i supporti antichi, poveri e limitati, degli edifici, il nuovo sistema svela all'arte edificatoria la totalità meca-estetica, l'intero complesso dei supporti e dei mezzi costruttivi contenuti nella meca-estetica integrale e nell'anti-meca-estetica architettonica generalizzata.

3) e 4) Il nostro movimento ha rivelato, infine, l'architettura supertemporale e l'architettura infinitesimale od estapeirista che consta di costruzioni o di elementi costruttivi visibili od invisibili, spogliati di qualsiasi consueto significato reale ed ammessi nei limiti in cui consentono d'immaginare altri elementi inesistenti o possibili.

 

9. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELLA FILOSOFIA?

1) Mentre i filosofi del passato hanno esaltato valori parziali o misteriosi (le “regole dell'ordine classico”, la “passione romantica”, la “carità”, “Dio”, il “bene”, la “virtù”, il “soggettivo”, la “esistenza” quando non la “patria”, il “proletariato” ecc.) per la prima volta i lettristi hanno proposto come valore oggettivo, concreto, quintessenziale, la creazione ovvero la novazione della cultura, vale a dire la scoperta o l'invenzione moltiplicatrice di ricchezze, di territori e di mezzi, di branche della conoscenza artistica, filosofica o scientifica.

Una simile nozione ricomprende, quale insieme superiore, le rivelazioni frammentarie del passato, mantenendo tuttavia il sistema aperto ai esplorazioni e svelamenti inediti. Soltanto il succedersi delle novazioni ha recato all'umanità una gioia effettiva e durevole, inducendola a sperare in un sistema di creazione perpetua, in un paradiso di gioia che, attraverso ogni dottrina, giustifichi il procedere innanzi, lo sforzo dell'uomo per un mondo migliore, di felicità infinita.

2) Il nostro movimento ha collocato l'insieme delle branche culturali in unanuova struttura integrale, denominata - con riferimento al termine greco klados, branca - disciplina kladosica o kladica, che stabilisce i settori d'attività spirituale e definisce le ricchezze che ci si possono attendere da tali ambiti reali, evitando le illusioni e le perdite di tempo dialettiche - ai ricercatori ed ai produttori.

3) Inoltre, in numerosi ambiti filosofici, dall'etica alla metafisica, il nostro gruppo ha proposto espressioni inedite di capitale importanza.

4) Grazie alla fondamentale scoperta della creazione ed alla concezione dellacultura integrale, kladosica, il nostro movimento ha sviluppato il solo sistema filosofico capace di offrire una guida coerente alle vie della conoscenza e dell'azione, aprendo nel contempo all'uomo il cammino, costantemente ricercato, del Paradiso infinito nel cosmo.

 

10. QUALE L'APPORTO DEL LETTRISMO IN PSICOPATOLOGIA E PSICHIATRIA?

1) Il nostro movimento ha proposto, in primo luogo, un'inedita visione delle dimensioni della psicologia che abbraccia:

a - la meccanica del corpo;

b - l'elementica delle immagini, espresse dal sistema ipergrafologico (o della super-scrittura);

c - il ritmo delle associazioni e

d - l'insieme tematico definito delle branche della Cultura (arte, filosofia, scienza, tecnica) e della vita e della Kladologia, contenuti svelati e schiusi dai creatori prima di essere accolti dai produttori e che possiedono un moto ed una finalità paradilogica.

2) Entro questa struttura, abbiano situato la poliagnoia o multignoranza, totalità della “inconsapevolezza” (totalité de l'“incoscient”) dinanzi all'insieme dei campi del sapere e non semplicemente di fronte alle esigenze della sessualità; così pure la multicensura, nata dalla rimozione delle conoscenze originali, capaci di turbare le nostre abitudini e di esigere dagli individui un difficile sforzo di riconversione. La poliagnoia conduce alla multialienazione dei nostri simili, derivante dai misconoscimenti creativi e produttivi degli apporti e delle componenti benefiche delle branche della cultura e della vita; nel sistema della multialienazione, la psichiatropatia, follia della scienza della follia o demenza degli psichiatri, occupa un posto privilegiato per la sua nosologia frammentaria ed erronea, fondata in generale su classificazioni meramente fisiche o meccaniche o su una visione sessualista, psicanalitica così come su metodi di trattamento ipernazisti: l'internamento forzato, gli elettroshocks, il sovradosaggio dei neurolettici, l'ergoterapia cretinizzante ecc. che non possono venire superati mediante la rivolta vacua e caotica - che conduce all'incremento della follia individuale e collettiva - della sedicente antipsichiatria.

3) Il nostro sistema, la psicokladologia o psicoteia, instaura una forma inedita di comunicazione con il malato, procedendo dalla determinazione delle sua conoscenze e dei suoi interessi, dalla sua ritmizzazione in una scala evolutiva che tende a condurlo verso l'ipergnosi e la vita nella gioia, sostituendo al la "comunità terapeutica", reazionaria o statica, un gruppo di creatori che si battono per una società migliore, un gruppo - in altri termini - di novatori.

 

11. QUALE APFORTO HA RECATO IL LETTRISMO IN ECONOMIA POLITICA?

1) Questa scienza non ha studiato sinora che il mercato od i rapporti di scambio dell'homo oeconomicus, vale a dire degli operatori attivi o degli individui che occupano un ruolo acquisito nella circolazione dei beni e delle ricchezze.

La nostra nova concezione ha svelato che attorno a questo mercato e questi operatori esiste una zona immensa, che include milioni di individui esclusi dai ruoli e dai mestieri dati, o che li rifiutano per poter giungere a livelli superiori. Questa zona comprende gli esterni od “elettroni”, che differiscono dagli interni, “atomi” o “protoni” della sfera sociale.

La prima categoria è composta anzitutto di giovani, moltitudine soggetta alla schiavitù dei genitori, le cui energie vengono dilapidate nelle carceri scolastiche o nell'economia familiare e di ipersfruttati gerarchici, che debbono compieresforzi gratuiti per “avanzare”, per “evolvere”, per “arrivare”; la seconda categoria si compone di operatori attivi soddisfatti della loro sorte od esausti.

2) La forza esterna rappresenta il solo fattore dinamico della storia che si manifesta nella creatività pura (moltiplicazione di ricchezze, invenzioni tecniche, culturali ecc.) o nella creatività distorta (distruzione moltiplicatrice di ricchezze, guerra rivoluzione).

Soltanto l'economia nucleare può offrire l'equazione della storia, attraverso il calcolo delle pressioni e degli sconvolgimenti esterni sui livelli dei prezzi interni.

Rispetto alla concezione atomistica dell'economia, che reputava di poter chiarire tutti i problemi di quest'ambito attraverso lo studio dell'operatore in quanto tale, libero; rispetto alla concezione molecolare dell'economia che pensava che lo stadio della massa degli operatori, diversa dagli elementi che la compongono, potesse chiarire i problemi sociali, il nostro sistema, l'economia nucleare, ha svelato un campo immenso di particelle elettroniche, di non-operatori, che solo ci consente, infine, di formulare integralmente i fenomeni statici e dinamici dell'umanità.

3) L'aspetto negativo della storia, la creatività distorta delle guerre e delle rivoluzioni, emergerà senza tregua, nella nostra collettività, sino a che non verrà introdotto il complesso di riforme che il nostro nuovo sistema esige, complesso definito con il nome di protezionismo giovanile (protegisme juventiste), vale a dire:

a - la riduzione degli anni di scuola per eliminare gli sbarramenti costituiti dagli operatori in carica, statici;

b - il credito di lancio per la creazione di nuove imprese;

c - la pianificazione nucleare od integrale cui prenderanno parte tutti movimenti di operatori (sindacati), dei giovani e dei creatori

d - la rotazione negli incarichi ammistrativi di responsabilità, che condurrebbe alla loro progressiva spoliticizzazione.

Soltanto il mondo ricostruito in base alle strutture del protezionismo giovanile, eliminate le distruzioni ed i parassitismi reazionari, potrà dare luogo alla società paradisiaca, provvista di ricchezze e di felicità infinite, moltiplicantisi senza sosta.

 

12. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO IN MATEMATICA?

1) Il nostro movimento ha offerto, in prima luogo, una nuova definizione di questa sfera, che è da noi considerata come la scienza degli elementi puri, oggettivi, delle loro descrizioni nonché delle loro combinazioni.

Il nostro sistema inedito suddivide il complesso di quest'ambito in:

a - Elementica o settore dei componenti;

b - Rapportica o settore delle associazioni e delle relazioni;

c - Calculica o Solutica, settore dell'individuazione dei risultati delle operazioni e dei problemi matematici;

d - Struttura di notazione ecc. .

3) a - nella dimensione dell'Elementica abbiano individuato il campo dei non-numeri o dei numeri molli, rispetto al quale l'ambito dei numeri acquisiti rappresenta una parte successiva, artificiale, frammentaria;

b - per quanto concerne la Rapportica abbiano enucleato talune leggi di supercomposizione, in cui vengono ricomprese altresì relazioni assurde, inesatte od iperesatte;

c - nella Calculica o Solutica proponiamo l'allargamento dei repertori e dei lessici di determinazione delle risposte ad esplorazioni inedite;

d - nell'ambito della Notazione, sveliamo la super-scrittura integrale odipergrafia.

Così il nostro movimento opera il rivolgimento e la dilatazione delle matematiche.

 

13. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO NELL'EROTOLOGIA?

L'erotologia di Isou costituisce una visione coerente, rigorosa, della sfera dell'amore, in cui le singole parti si concatenano in un ordine ad un tempo evolutivo e - non appena sedimentato

- organico, fondamentale.

1) Il settore dell'acquisizione sensuale (de l'acquis sensuel), comprendente i dati biologici, psicologici, economici e culturali, grazie ad Isou è stato definito per la prima volta come una meccanica ereditata dalla passione ed estesa attraverso la dimensione bio-fisio-eco-culturale immaginaria od infinitesimale, negativa o positiva; formulato algebricamente e considerato come frammento dell'insieme della voluttà o come ambito indipendente di tale insieme.

2) Il settore della conquista voluttuosa, comprendente la “meccanica delle donne” il cui rendimento è fondato sul calcolo possibilistico, arricchitosi successivamente della “meccanica della conquista passionale integrale" in cui sono inclusi tutti i mezzi di seduzione possibili ed impossibili, di tutti gli elementi sensuali concepibili ed inconcepibili.

3) Il settore dell'amplesso, comprendente l'amplesso ininterrotto puroarricchito dalle dimensioni dell'amplesso negativo e dell'amplesso suggerito.

4) Il settore della perversione che comprende l'insieme delle posizioni possibili e impossibili degli elementi umani, animali, vegetali, materiali, noetici, comuni ed alterati, percepiti in tutti i sensi reali od immaginari, a gradi di tempo e di potenza diversi e formulati matematicanente.

5) Il settore dell'amore prodigioso che abbraccia la sauna dei fattori ideali complementari dell'esperienza o della meccanica, della seduzione, dell'amplesso e della perversione, basati sulla forza e sul tempo.

6) Il settore dell'anti-amore, comprendente l'anti-erotologia, arricchita dall'anti-amore negativo e dall'anti-amore frazionario od incompiuto.

 

14. QUALE APPORTO HA RECATO IL LETTRISMO IN TEOLOGIA?

1) La nuova visione della creazione divina. Mediante la concezione della creatività moltiplicatrice di ricchezze - in attesa del metodo di novazione permanente, sistema di divinità in marcia - abbiamo collegato, per la prima volta, la nozione di Dio all'attività dei creatori facendo di questi degli Iddii e contrapponendoli al clero delle religioni irrigidite e sorpassate.

All'accecamento mistico (ignoranza di Dio) ed all'accecamento nichihista (negazione di Dio) è necessario contrapporre il metodo creatore (isouiano) che è conoscenza della legge cui Dio obbedisce e delle vie attraverso cui si può divenire suoi eguali.

2) La nuova visione delle vie di manifestazione della divinità. Attraverso la concezione kladologica (klados in greco significa ramo), scienza di tutte le branche della cultura e della vita, abbiano dischiuso - per la prima volta - la visione dell'insieme degli ambiti e delle vie di manifestazione della divinità, vale a dire della Creazione.

3) La nuova visione della società paradisiaca. Grazie all'apporto della Paradilogia, sfera della felicità, sistema di elezione dei valori culturali e quotidiani degli di costituire la società paradisiaca, abbiano offerto la carta degli scopi dei creatori, oltrepassamento i fini dei preti sclerotizzati e delle masse abbrutite dai dirigenti e dall'insegnamento attuale.

La Paradilogia conduce verso l'universo della vita e della gioia eterne. Disprezzando un mondo in cui, a parte gli impostori, non v'è né Dio né maestro, la Paradilogia ci conduce verso una società in cui saremo tutti Iddii e tutti maestri.

Feuertach, Marx ed Engels hanno affermato che i poteri degli dei sono oggi assunti dagli uomini o dal popolo che rimpiazza per l'innanzi il mito, insufficientemente definito in precedenza attraverso una descrizione delle capacità reali.

È vero che il progresso della cultura ha via via permesso di sostituire espressioni riproducibili a piacere alle espressioni vaghe ed imprecise e che le strutture artistiche, filosofiche e scientifiche hanno eliminato senza sosta nozioni artificiali estranee ai dati effettivi.

Ma, ancora, occorrerebbe che il reale potere che agisce in qualche rara creatura di ciascuna generazione sia oggi, decifrato in nodo tale da poter essere offerto a tutti.

Soltanto la nuova concezione aiuterà gli uomini ad oltrepassare la loro condizione di “produttori”, di “cittadini”, di “proletari”, per divenire dei novatori moltiplicatori, degli Iddii, in una società divina, d'eterno autorinnovamento.

Esattamente come ogni pittura contemporanea o comunque posteriore all'Impressionismo, che ignori l'apporto di questo movimento - la frantumazione dell'oggetto - è superficiale e destituita d'interesse; esattamente come ogni poesia o letteratura contemporanea, o chiunque posteriore al Simbolismo, che ignori la densità di linguaggio di tale movimento è superficiale, così - oggi - ogni scrittore e, in generale, ogni artista attivo al tempo del lettrismo o successivamente a questo che non ne abbia assimilato le rivelazioni fondamentali si dimostra superficiale, incapace di andar oltre, di segnare il proprio campo specifico d'una espressione novatrice, realmente personale. Naturalmente i lettristi sono sempre all'avanguardia dell'avanguardia.

 

 

 

NOTA

ARTE E DINTORNI E' COPYRIGHT DI CLAUDIO DI SCALZO E DELL'OLANDESE VOLANTE

 

 


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