:: Jean Fautrier: La realtà nell'opera. Cura Claudio Di Scalzo

 
 
Jean Fautrier
LA REALTÀ NELL’OPERA
(cura Claudio Di Scalzo)

 
Nell’opera deve essere presente la realtà, diventarne la materia prima, l’opera viva che è sotto forma, che la regge e la muove.
Due soluzioni sono praticabili di fronte alla realtà. Opposte, e anche in prima apparenza, contraddittorie, tuttavia esse si ricollegano ad un certo punto tendendo per opposti cammini al medesimo fine. L’una segue la realtà, la bordeggia continuamente, l’altra la rifiuta e tende a ignorarla a ogni costo.
L’artista si può infatti abbandonare, ovviamente non senza qualche doppia intenzione, allo stimolo della cosa vista e percepita. Il reale offre la molla iniziale, l’abbrivio a tutto quello che seguirà. Non c’è altro da fare che lasciarsi andare. Quanto conta è la necessità di pitturare, cioè di provare un’emozione e di rappresentarla.
Però si può anche non accettare ciò che non ha alcuna realtà, alcun legame con il pesante reale, e, provate tutte le possibili combinazioni, trovarsi molto vicino al punto in cui son giunti i primi per vie naturali. L’irrealtà di un “informale” assoluto non apporta tuttavia nulla. Gioco gratuito. Nessun tipo d’arte può suggerire un’emozione se non vi si mischi un frammento di realtà: tanto sottile e impalpabile che magari sia vaga allusione; essa è tuttavia come la chiave dell’opera. La rende decifrabile: ne illumina il significato, schiude la sua realtà profonda, basilare, alla sensibilità che è la vera intelligenza.
Non si fa altro che reinventare ciò che è, restituire in sfumature emotive la realtà che è insita nella materia, nella forma, nel colore; risultati dell’effimero risolti in quanto non muta più.
 
Da  A’ chacun sa realité, inchiesta in XX Siècle, paris 1957, n. 9.
Traduzione di Claudio Di Scalzo
 
Cara Margherita, nei primi anni Settanta, da mio zio Lenino a Parigi, trovai molte riviste sulle bancarelle bighellonando sul Lungosenna. E siccome m’interessava la stagione dell’Informale e dei suoi protagonisti - che fra l’altro era stata spodestata dall’avanzamento della Pop Art - traducevo per divertimento alcune riflessioni di questi ultimi romantici novecenteschi. Consegno alcuni brani all'Olandese Volante. C.