:: Claudio Di Scalzo: Giovanni Giudici è morto... e allora?

  
 

 
 
 
 
Giovanni Giudici è morto. E allora? Aveva 87 anni! quanto doveva campare di più?
Aveva già il suo mausoleo di carta in un ponderoso Meridiano Mondadori che i devoti alla sua poesia potranno visitare! che sia vivo o morto cosa cambia?
Molte sono le sue raccolte, ma non ricordo una poesia memorabile! Dei tanti che piangono la sua dipartita on line invitando all’opera della lettura, sottolineando la sua grandezza, l’incolmabile perdita ... saprebbero farlo senza consultare qualche rivista per adornarsi nel mesto epitaffio?
Qualcuno saprebbe donarmi una sua poesia sulla Liguria, sulla zona di Porto Venere o delle Cinque Terre come ha fatto Montale? Capace di resistere nelle orecchie e nei sensi dei lettori oltre la palata di terra sulla cassa?
E’ stato il Signor poeta del Signor dei premi letterari... il Viareggio per decenni ... e mi chiedo: c’è qualcosa di poetico nel fare il giurato con tanta caparbietà? Qualcuno ricorda un poeta da lui premiato che abbia aggiunto alla poesia italiana qualcosa di necessario? come era negli auspici della nota che il morto scolpì sul giovane virgulto premiato?
 
Non ho tempo per piangere Giovanni Giudici. Personalmente sono in lutto per Majakovskij morto a 37 anni. Che si è sparato nel cuore per amore ieri 14 aprile 1930. Lasciando la sua barca fracassata a riva, e le dita gettate sulla sabbia come margherite che non davano il nome di chi amava, né un governo comunista come aveva desiderato.
 
Claudio Di Scalzo