Massimiliano Bardotti e Genny Momò Carusi
IO SONO TE, TU SEI ME – 14
Nel cielo elettrico si fissa il tuo sguardo. Sei affascinata. Il cielo si
accende a intermittenza e saette primordiali lo squarciano, come corsi d'acqua
nervosi, che percorrono una vastità infinita senza mai sfociare. Sono linee
fini e luminose, acute. Sono la geografia del cielo.
Non puoi fare a meno di guardare eppure, lenta e inesorabile, si insinua in te
una paura misteriosa. Qualcosa al quale non puoi dare nome. Sai che c'entrano
le origini e un'impotenza corporea. Noi che crediamo a volte di possedere
cose, case, persone. Detentori di un potere esercitato con disprezzo. E poi
basta un temporale...
La nostra vera natura trova nella carta geografica del cielo le tracce della
sua origine. E' questo che guardi con stupore bambino e terrore senza tempo
amore mio. Questa elettricità che ti agita, è parte di te.
E non temere. Il cielo stanotte ci ricorda di noi, ma il temporale resterà
lontano. Si farà sentire, temere, e poi, così come dal nulla è arrivato, nel
nulla svanirà.
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