:: Aglaia: Le Villi con finale diverso. Fondale lo stesso. |
Aglaia LE VILLI CON FINALE DIVERSO (Fondale lo stesso)
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Le Villi Presenze inquiete E cattive Pronte a vivere nella tregenda delle pulsioni (filare in vendemmia ogni stagione) Nell’altro continente del gelo portano Ricorrenza sul perduto amore d’Aglaia - Rami si tignon di luce Nell’ora estrema dell’alba Sui tronchi scivola la tenebra del confine Tra lato buono e vendicativo del melodramma - - - Fa ressa in me la perdita della raccesa figura Del Poeta Insolito E d’un tratto il cammino lontan Dal geranio muto cuore lutto - - - L’ultimo pianto sugge porporino le mani E mi vendico fantasma di me stessa In te dove il petalo cade. Le Villi nel meridiano turgore del perdono Scaccio, mi rialzo ti cerco, ancora t’abbraccio.
CDS/NOTA
I due fotogrammi identici della Chiesa degli Scalzi a Venezia dove ha inizio il romanzo anche visual-musicale di Aglaia e del Maestro delle Onde ben si adattano al rapporto autore/personaggio
clikka AGLAIA IN POESIA |